L’associazionismo nel settore della meeting & event industry è in crisi e questo è evidente da tempo, sia in Italia sia all’estero, le aspettative dei soci o dei potenziali tali sono sempre più alte, e le iscrizioni o la partecipazione attiva sempre più in calo, i numeri parlano chiaro.

A mio avviso è una questione di modello che non si è più rinnovato nel tempo, nella forma e nel contenuto, ma soprattutto nell’obiettivo, al passo con quelle che sono le sfide dell’impermanenza dei mercati e dell’attenzione degli imprenditori alla relazione costo-tempo-beneficio.

Una risposta e un esempio da cui attingere lo offre BNI (Business Network International www.bni-italia.it, www.bni.com), l’organizzazione di marketing referenziale di maggior successo a livello mondiale, con oltre 200mila membri suddivisi in più di 7mila Capitoli in 60 Paesi, entrata nel suo undicesimo anno di presenza anche in Italia. L’anno scorso i Membri di BNI si sono scambiati tra loro più di sette milioni di referenze, che hanno generato complessivamente un volume d’affari di oltre 10 miliardi di dollari. II passaparola dunque è il perno su cui funziona la community, al fine di generare nuove opportunità di lavoro e di affari tra gli iscritti in tutti i campi e settori, dove ognuno mette a disposizione la propria rete di relazioni professionali e personali a beneficio dell’attività di ciascun altro membro del Capitolo di riferimento.

La peculiarità di BNI è che, all’interno dei suoi Capitoli (che nascono nelle diverse aree della città di riferimento) è ammesso un solo rappresentante per ogni categoria professionale. Questo permette a chi partecipa di essere l’unico destinatario e beneficiario del flusso di nuovo business che si genera grazie al metodo BNI. Di base una volta a settimana alle 7.30 del mattino gli iscritti al Capitolo si siedono attorno a un tavolo per circa due ore in una location che diventa il punto di riferimento del Capitolo, cercando di promuovere i loro servizi ai componenti del gruppo e agli ospiti invitati per l’occasione. Gli stessi soci possono partecipare a riunioni di Capitoli nella stessa città, in altre destinazioni e Paesi, amplificando la loro visibilità e la portata del loro business. La formula vincente di questo tipo di associazionismo è:

  1. La varietà e il numero di Capitoli presenti in una stessa città che agevolano la creazione di una rete economica locale ma che incide a livello nazionale e internazionale;
  2. Il monitoraggio da parte di un Director delle attività e delle presentazioni che si generano tra i professionisti e gli imprenditori, tra cui molte categorie appartenenti al settore degli eventi e dei congressi;
  3. La contaminazione tra i settori e le attività economiche;
  4. la trasversalità dei contatti;
  5. la conoscenza e la stima professionale alla base delle relazioni;
  6. la motivazione che spinge i soci a essere volontariamente e scientificamente proattivi.

A ciò si aggiungono momenti conviviali, convegni, meeting, percorsi formativi a supporto dell’attività e del business.

In buona sostanza lo scambio di referenze e networking associativo diventa strutturato, pianificato, organizzato, referenziato, monitorato, valutato, tutti aspetti che nel settore turistico e congressuale mancano e dove l’opportunità di business viene ancora affidata all’eventuale iniziativa del socio che ci crede, condivisa attraverso dati e ricerche di mercato periodiche che diffondono informazione ma non contribuiscono a raggiungere  un ritorno sull’investimento.

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