Intesa Sanpaolo rinnova il proprio supporto al rilancio del settore turistico duramente colpito dalla crisi sanitaria attraverso iniziative mirate per accompagnare gli albergatori nel percorso delineato dal PNRR. Con l’obiettivo di favorire gli investimenti lungo la direzione del turismo sostenibile, il primo gruppo bancario italiano mette da oggi a disposizione delle aziende del comparto 1 miliardo di euro per affiancarle nel cogliere le sfide e le opportunità del cambiamento in coerenza con le linee guida indicate dall’agenda di governo e con la sua fase di attuazione. L’iniziativa rientra nel più ampio programma strategico Motore Italia lanciato quest’anno con un plafond da 50 miliardi e quale primo intervento diretto alle PMI del settore.
In questa fase di rilancio dell’economia e alla luce delle risorse destinate al pacchetto turismo per 2,4 miliardi di euro che con la leva finanziaria saliranno a 6,9 nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Intesa Sanpaolo si pone come fondamentale canale di trasmissione verso le PMI del sistema di incentivi per favorire un’ampia diffusione degli investimenti previsti anche in ambito locale. Il nuovo intervento annunciato dal primo gruppo bancario italiano, in coerenza con la spinta agli investimenti nel turismo introdotti dal PNRR, intende accompagnare le PMI del settore nella transizione principalmente lungo tre assi: riqualificazione e aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive; sostenibilità ambientale dell’offerta attraverso il rinnovamento di strutture e servizi e digitalizzazione del modello di servizio. Saranno integrate nell’iniziativa anche le misure previste dal Decreto Legge 43 relativo alle misure del PNRR Turismo.
In questa cornice si collocano le due nuove soluzioni di finanziamento di Intesa Sanpaolo ideate per rispondere alle esigenze del settore e contribuire al rilancio delle strutture ricettive italiane, in coerenza con i nuovi trend dell’offerta e con il mercato internazionale. In particolare, Suite Loan è pensata per le imprese turistiche che intendono migliorare il proprio posizionamento in termini di qualità della propria struttura ricettiva attraverso un meccanismo di incentivi economici grazie alla riduzione del tasso a seguito della condivisione di obiettivi di miglioramento. Un ulteriore riconoscimento economico viene concesso all’azienda a seguito dell’ottenimento dell’up-grade in termini di “stelle” grazie al miglioramento di struttura e servizi. La seconda proposta, S-Loan Turismo, mira a incentivare gli investimenti volti alla riqualificazione energetica della struttura alberghiera, con particolare attenzione agli impatti ambientali. Anche in questo caso è previsto un meccanismo di premialità correlata in termini di riduzione del costo del finanziamento e la possibilità di abbinare la garanzia SACE Green all’80%, che consente di allungare la durata del finanziamento fino a 20 anni, comprensivo di 3 anni di preammortamento.
Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo spiega: “Il turismo è stato inevitabilmente uno dei settori più esposti alla pandemia. Sin da subito abbiamo offerto il nostro sostegno mettendo a disposizione 2 miliardi di euro per far fronte alle immediate esigenze di liquidità delle imprese. Oggi è tra i principali driver che guideranno la ripresa del Paese e, anche grazie alle risorse destinate dal PNRR, tornerà ad occupare un ruolo chiave nell’economia nazionale. E’ per questo che abbiamo ideato, nell’ambito del Programma Motore Italia lanciato a marzo scorso, nuove soluzioni di finanziamento per favorire le PMI che intendono mitigare il proprio impatto ambientale attraverso investimenti volti alla riqualificazione e al miglioramento della classificazione alberghiera”.
Motore Italia corrisponde a una logica integrata con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: ammontano a 120 miliardi di euro le risorse aggiuntive per le PMI che il Gruppo mette a disposizione (su 400 miliardi complessivi) a integrazione delle risorse pubbliche nell’arco di tale Piano e specificatamente sulle missioni previste per il rilancio del paese (digitalizzazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute).
Bernabò Bocca, presidente Federalberghi ha dichiarato: “Apprezziamo la disponibilità di Intesa Sanpaolo nel
sostenere la ristrutturazione degli alberghi italiani, premiando le imprese che più investono sulla qualità.
In una fase così strategica per la ripresa del comparto turistico ciò equivale a dare linfa ai nostri imprenditori. Nel contempo, si contribuisce così a rimettere in moto pianificazione ed operatività del settore, dando impulso all’intraprendenza ed alla voglia di crescere che caratterizza da sempre la nostra categoria”. “Alla luce delle iniziative di Intesa Sanpaolo, concepite in sintonia con le linee guida attualmente indicate dal governo, siamo certi che si stia procedendo nella giusta direzione per dare concretezza ad una ripresa reale”.
“Il nostro dialogo con Intesa Sanpaolo si arricchisce di nuovi elementi e il pacchetto degli interventi individuati è calibrato molto bene per il settore come tra l’altro quello destinato alla sostenibilità ambientale. In una logica volta a favorire il futuro delle attività, le aziende che vogliono investire su efficientamento energetico e riduzione dei consumi avranno a disposizione, grazie anche alla possibilità di abbinare la garanzia SACE Green, un prodotto ad hoc in linea con gli obiettivi individuati dallo stesso Pnrr” ha aggiunto Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
Come evidenzia lo studio “L’evoluzione del turismo in Italia” elaborato da Bain&Company per Intesa Sanpaolo, il turismo rientra tra i settori per i quali sarà determinante investire in maniera strategica, rispondendo ai nuovi bisogni della clientela che, dopo la pandemia, si attende che l’industria turistica offra opzioni più sostenibili. Entro il 2023 si prevede che il turismo superi i volumi del 2019 con un impatto positivo previsto per tutte le città italiane. Con solo il 20% delle strutture con 4 o più stelle, in Italia il settore turismo ha ancora margine di sviluppo per migliorare l’offerta corrente. Il Trentino Alto-Adige, ad esempio, si posiziona come la regione con più strutture alberghiere mentre la Toscana la regione con più strutture alberghiere a 5 stelle. In generale dalla ricerca emerge un crescente interesse da parte dei viaggiatori verso strutture con standard di qualità elevati oltre che la volontà di usufruire di un’offerta arricchita dalle opportunità del digitale.