Il 20 febbraio si è tenuto alla Camera dei deputati il convegno “L’Italia e la sua reputazione: una potenza turistica” organizzato da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo

Il tema è stato il turismo, dove l’Italia risulta una potenza mondiale ma dove questo ruolo non trova adeguato riscontro nelle classifiche internazionali per l’ancora inadeguata disponibilità di dati in tempo reale e per l’arbitrarietà degli indicatori.

Nel corso del convegno sono state illustrate le iniziative in atto per dotare il Paese di sistemi di misurazione e valutazione e per accrescere l’innovazione del settore, anche attraverso la collaborazione tra pubblico e privato. Si è inoltre presentata l’ipotesi di un indice che, utilizzando indicatori peculiari, permetta di creare un modello italiano di riferimento, che possa valorizzare le specificità dell’Italia.

Come ha spiegato Patrizia Asproni, Presidente Confcultura, “L’Italia è un unicum mondiale, per le caratteristiche del suo territorio e della sua storia eppure la reputazione del Paese viene spesso catalogata come insufficiente proprio da rapporti sul turismo che si basano esclusivamente su questa omogeneizzazione, trasformando così in indici di negatività cioè che invece è (e sempre più può essere) un fattore distintivo unico e qualificante. L’Italia è considerata un paradosso. La sua diversità è spiazzante. Noi crediamo che invece debba essere riconosciuta come tratto rilevante e abilitante per definire la sua reputazione. La nostra proposta è quindi quella di creare noi un indice, un modello che contenga elementi di confronto che evidenzino quei punti di valore che il turismo più innovativo sta ricercando. Un indicatore affidabile che riconduca a dati oggettivi le peculiarità del Paese”.

Secondo Euro Beinat, Professore di Computer Science e Geoinformatica, Università di Salisburgo “Molte decisioni individuali, istituzionali o economiche nel settore del turismo sono basate sul confronto tra località, città o destinazioni. Così come le agenzie di rating possono influenzare le decisioni di investimento in un titolo, questi indici possono influenzare scelte strategiche ed investimenti nel turismo e nell’indotto del turismo. Non sono quindi informazioni accessorie: sono informazioni chiave per gestire una destinazione. Ogni indice di qualche validità è multidimensionale. Sintetizza le informazioni di una varietà di indicatori che vengono “pesati” per produrre un indice sintetico, che porta a dire che se Milano = 73 e Amsterdam = 81 allora Amsterdam è più attraente di Milano (chissà se EMA è stata assegnata anche su questa base).
Questo è un modello legittimo, utile e ampiamente usato ma i valori non sono mai giusti o sbagliati.
Nella pratica l’utilizzo di un qualsiasi indice dovrebbe essere affiancato alla massima trasparenza rispetto alla sua costruzione e alla trasparenza dei trade-off che esso rappresenta”.

Mirko Lalli, CEO e Founder di Travel Appeal, ha presentato come si stanno evolvendo i comportamenti e le preferenze dei viaggiatori contemporanei che si muovono e scelgono grazie ad internet e alla rivoluzione digitale.

Questi i trend principali:
⦁ La soddisfazione generale degli ospiti che soggiorna in Italia è pari all’83.9% di sentiment positivo, in crescita di 1.5 punti rispetto allo scorso anno.
⦁ I viaggiatori in Italia si muovono principalmente in coppia (46,2%), seguono coloro che fanno vacanze in famiglia (31,2%), con Amici/Gruppi (13,1%) e coloro che si muovono per lavoro (9,5%).
⦁ I turisti tedeschi sono i principali recensori delle strutture italiane, ma i più soddisfatti (e tra i primi 10 per q.tà di recensioni) sono i Russi con l’86.2% di sentiment positivo.
⦁ Gli appartamenti e l’offerta extra alberghiera ha una qualità dell’esperienza superiore rispetto alla ricettività tradizionale.
⦁ Cresce l’attenzione che gli operatori dell’ospitalità riservano alla gestione della reputazione online. ad esempio, il tasso di risposta alle recensioni ha visto incrementi compresi tra il 2 e l’8% sui vari canali di recensione e OTA.

Pierluigi Monceri, responsabile della Direzione Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo ha illustrato il recente accordo firmato con il Mibact “Patto per il turismo 4.0” a sostegno del sistema turistico italiano che ha un peso rilevante sull’economia del Paese sia in termini di Pil che di occupazione. “Per cogliere le opportunità rappresentate dalla crescente domanda turistica è necessario che il settore implementi investimenti, innovazione, piani di formazione e che sia in grado di proporre un’offerta integrata e digitale il nostro Gruppo crede fermamente nel Turismo e con il “Patto per il Turismo 4.0” ha messo in campo competenze e risorse per sostenere i progetti delle imprese che operano in questo settore.”

Valentina Quattro, Associate Director Communications e Portavoce in Italia TripAdvisor ha commentato: “Dall’immensa mole di dati a nostra disposizione, che fanno di TripAdvisor un osservatorio privilegiato sulle tendenze del turismo, emerge una fotografia positiva dell’Italia sotto diversi aspetti. In primis, l’interesse globale verso lo Stivale, che è in aumento: +11% di visualizzazioni globali dei contenuti Italia sul sito nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Poi, l’ingresso di nuovi mercati che, oltre a quelli più noti e consolidati (US, UK, Germania, Francia, Svizzera), hanno registrato una crescita di interesse per l’Italia anno su anno e su cui si può puntare per attrarli sempre più verso il nostro Bel Paese: Polonia, Svezia, Paesi Bassi e Danimarca. Anche dal punto di vista dell’apprezzamento, i punteggi medi delle recensioni dati dai viaggiatori globali alle strutture italiane nel 2017 sono ottimi (tenendo presente che il punteggio massimo è 5): 4.24 agli alloggi, 4.41 alle attrazioni e 4.05 ai ristoranti”.

Francesco Tapinassi Dirigente alle politiche del turismo MiBACT spiega: “Abbiamo ritenuto così importante dotare il paese di un sistema di misurazione più efficace dei dati turistici da aver dedicato al tema uno dei quattro obiettivi generale del Piano strategico del Turismo. Abbiamo ritenuto in questo modo non solo di rinforzare una modalità di programmazione che vede nell’individuazione di obiettivi misurabili un indicatore di credibilità della stessa pianificazione, ma anche sensibilizzare tutti gli attori della filiera sulla necessità di un nuovo sistema di business intelligence applicata al comparto, come supporto ad un corretto percorso decisionale sia nel settore pubblico che privato. In tal senso la rinnovata collaborazione con Istat, il supporto a nuove modalità digitali per la raccolta degli arrivi e presenze da parte delle Regioni, una progettazione su metodologie innovative digitali, e l’inserimento, nel Programma attutivo del Piano per gli anni 2017/2018, di tre linee progettuali finalizzate alla costruzione di dashboard in grado di restituire, in modo semplice e in campo reale, l’andamento del settore sono le prime risposte che il Ministero ha messo in campo per raggiungere questo obiettivo”.

Daniela Viglione, Direttore scientifico di italiadecide ha concluso: “La reputazione di un Paese, che è data dalla percezione delle sue qualità, dalle esperienze dirette, dagli stereotipi, dalla comunicazione, dalle valutazioni di parti terze, ha il suo impatto nel turismo, dove ogni punto di incremento di reputazione determina una crescita del 3% del numero dei viaggiatori in arrivo.
L’Italia si colloca al vertice dei desideri dei viaggiatori, ma in importanti classifiche viene collocata dietro a vecchi e nuovi concorrenti. Per questo italiadecide ha avviato una serie di analisi per capire le ragioni di questo posizionamento e alcune proposte per miglioralo, a partire da un nuovo indicatore “out of the map”, che dia valore misurabile all’unicità dell’Italia, in termini di ricchezza, varietà e specificità della nostra offerta turistica”.

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