Il 30 Novembre, con la fine del BTO di Firenze è terminato il periodo delle fiere per il mondo dell’ospitalità. Sia la stagione turistica che quella degli eventi sono state molto positive. La prima per il ritorno di molti stranieri, europei ed americani, e per il clima che ha favorito un prolungamento del periodo di vacanze, la seconda perché gli spunti sia economici che di metodologie operative sono stati importanti premesse per un 2023 che prevediamo in leggerissima crescita, per l’Italia, rispetto al 2022, come numero di turisti. Pensiamo inoltre che possa anche diventare un anno molto positivo se si seguono le indicazioni che abbiamo raccolto durante gli eventi dai vari istituti di ricerca internazionali. Come è evidente dal grafico, infatti, pur in una situazione internazionale di incertezza, il nostro settore nel 23 avrà un trend in leggera crescita anche negli scenari più prudenti, ma senza raggiungere i livelli del 2019 per l’assenza del mondo asiatico e di gran parte del mondo dell’Europa orientale.

La rivoluzione dei Big Data e del revenue predittivo

Non esiste un revenue senza marketing

Vinicio Borsi

Non esiste un revenue senza marketing. 
Ho sostenuto questa affermazione per molti anni ma la prova definitiva è stata in questi ultimi tre. Chi ha inseguito le tariffe dei competitor in un continuo ribasso dei prezzi ha depauperato la località e l’economia della struttura stessa. Non è stato possibile, inoltre utilizzare le metriche degli anni precedenti in presenza di mercati completamente diversi.

I Big Data ci sono venuti in aiuto. Oggi, infatti, una buona programmazione delle tariffe non può prescindere dall’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale che operano su Data Lake enormi, per considerare, in tempo reale, tutti i fattori possibili che possano incidere sugli arrivi. Coerentemente con quanto ho sempre sostenuto, ogni struttura deve sviluppare proprie strategie di marketing esaltando i propri valori ed utilizzando una distribuzione appropriata che tenda a colpire le esigenze più interiori del turista/viaggiatore.
Il mercato infatti è profondamente cambiato: le esigenze di benessere, di relax, di momenti di svago uniti a momenti di lavoro in località diverse sono frutto di questo periodo post pandemico. Il nuovo segmento “bleisure” già nella stagione appena terminata, ha radicalmente modificato i vecchi paradigmi. I turisti/viaggiatori sono cambiati, hanno esigenze e formazione diverse rispetto agli anni passati. Occorrerà, forse, anche da parte degli albergatori innovare le metodologie, i software e le procedure?

Le previsioni per il 2023

Nessuno oggi può definirsi un esperto. Il ritmo del cambiamento è così veloce che ci rende tutti studenti, osservatori, a volte analisti.

Riccardo Scandellari

Osservo quindi che, se il mercato potrà avere un trend leggermente positivo, il nuovo anno potrebbe non avere lo stesso andamento per tutti. Anche in assenza del fenomeno denominato “overtourism” che ha caratterizzato gli ultimi anni del passato decennio, già nel 2022 abbiamo visto bilanci positivi pur in presenza di una minore occupazione rispetto al 2019, ma con un importante aumento dei prezzi e dei servizi offerti. Molti infatti, hanno recuperato utili con una minor occupazione ma con listini piu elevati. Siamo in presenza di un tasso di inflazione intorno, al 10%, ma con i costi dell’energia che spesso sono superiori a quella soglia. Sarà quindi necessario ritoccare le tariffe anche nel 2023, ma non lo si potrà fare se non rispettando tre condizioni

  • Un parallelo aumento dei servizi che seguano i principi del nuovo marketing che ricerca la soddisfazione dei bisogni interiori del turista/viaggiatore.
  • Un concreto cambio di passo nell’ utilizzare il dinamic pricing ed il revenue predittivo. Molti revenue manager infatti ancora oggi tendono a far prevalere i dati storici sulle analisi predittive semplicemente perché non le hanno.
  • L’inserimento nelle procedure del controllo di gestione in tempo reale, i dati contabili, indipendentemente dall’aspetto fiscale, che cura normalmente il commercialista, vanno direttamente prelevati dal gestionale ed inseriti in un apposito software secondo il metodo USALI.  Queste analisi sono diventate fondamentali per effetto dell’inflazione che erode utili se non si prendono provvedimenti adeguati e soprattutto con il controllo di gestione che deve essere effettuato da veri professionisti del settore

Conclusioni

Ho partecipato, a volte come protagonista a volte come osservatore, a tutte le fiere di settore nazionali ed internazionali negli ultimi tre mesi:  HOSPITALITY DAY, TTG, SIA, WTM, HICON, BTO.
Il mondo cambia rapidamente, i mercati nuovi emergono con forza. La popolazione mondiale ha superato gli otto miliardi. Il tempo libero tende ad aumentare nelle regioni ad alto reddito pro-capite. L’esigenza di salvaguardare il pianeta con comportamenti basati sulla sostenibilità è più sentita che mai, il climate change è una realtà visibile quotidianamente.
Tutti noi dobbiamo adeguarci alla nuova realtà e prepararci al 2023. Per questo abbiamo deciso di unire il marketing più avanzato ed i revenue predittivo di DB STRATEGY al controllo di gestione di BIPLAN. Un gruppo di dottori commercialisti associati che si occupano da molti anni di controllo di gestione nel settore alberghiero e della ristorazione con un portafoglio clienti veramente prestigioso e con una propria software house per gestire in autonomia i collegamenti in tempo reale con i più importanti gestionali del settore.
Nasce una nuova realtà, credo unica in Italia, che si occupa di management alberghiero ma con una visione olistica. Abbiamo infatti nei nostri uffici in tutta Italia personale specializzato con esperienze decennali nei tre settori vitali per il settore dell’ospitalità: il marketing, il revenue predittivo ed il controllo di gestione. Le considerazioni che ho espresso in precedenza circa la necessità di arrivare alla fine del 2023 con i bilanci in utile passano attraverso le collaborazioni con professionisti del settore di provata esperienza.

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