Norwegian ha registrato nel 2018 il più alto numero di passeggeri trasportati in un solo anno, più di 37 milioni, e un load factor dell’86%. Il lancio di 35 nuove rotte, la consegna di 25 nuovi aeromobili e un sostanziale incremento del traffico intercontinentale hanno contribuito considerevolmente alla crescita della compagnia e a una sua immagine globale più forte. Allo stesso tempo, il 2018 è stato caratterizzato da importanti investimenti, una forte concorrenza e un alto prezzo del petrolio. Norwegian ha, inoltre, messo in pratica una serie di misure di riduzione dei costi per poter incentivare il proprio business nel 2019.
La compagnia ha trasportato 37,34 milioni di passeggeri nel 2018, un incremento del 13% rispetto allo scorso anno. Il load factorrelativo al 2018 è stato dell’85,8%, in calo rispetto all’87,5% del 2017.
Durante il 2018, Norwegian ha ricevuto 25 nuovi aeromobili e ha lanciato 35 nuove rotte, principalmente tra l’Europa e gli Stati Uniti. Anche il Sud America è entrato a far parte del network di destinazioni raggiungibili a bordo del vettore, grazie al collegamento senza scali Londra-Buenos Aires e ai nuovi voli domestici in Argentina.
Norwegian ha, inoltre, incrementato il numero di frequenze su alcune rotte, a seguito delle richieste dei suoi passeggeri: tra queste anche alcune tra le più popolari da e per Londra Gatwick. A supporto del piano di espansione globale pianificato, il gruppo Norwegian ha assunto oltre 2.000 nuovi dipendenti.
“I dati sul traffico del 2018 dimostrano quanto la nostra immagine internazionale continui a rafforzarsi, in linea con la strategia del gruppo Norwegian – ha dichiarato il CEO di Norwegian Bjørn Kjos. – Quest’anno la società ha compiuto notevoli investimenti e ora entrerà in un periodo di crescita più lenta: abbiamo adeguato e ottimizzato il nostro portfolio di rotte e la nostra capacità futura. Abbiamo, infine, apportato modifiche stagionali anche per l’inverno”.
“La continua concorrenza, gli elevati prezzi del petrolio e le sfide operative nel 2018, combinate con le problematiche riscontrate ai motori Rolls Royce che hanno colpito in particolare le nostre operazioni a lungo raggio, hanno avuto un impatto sui nostri risultati finanziari nella seconda metà del 2018 – aggiunge Kjos -. Abbiamo varato una serie di misure di riduzione dei costi per rafforzare il nostro business nel 2019 che avranno effetti positivi, immediati e continui durante tutto l’anno”.