Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato un disegno di legge che introduce significative modifiche riguardanti i passaporti e le carte d’identità. Queste novità mirano a incrementare la sicurezza dei documenti e a semplificare le procedure amministrative per i cittadini: Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, il sistema di emissione dei passaporti italiani viene rivisto per adeguarsi alle esigenze attuali e ai moderni standard di sicurezza. Una normativa necessaria, dato il crescente numero di persone che vuole viaggiare e richiede il documento, con conseguenti disagi nel trovare uno slot per un appuntamento. Non a caso il Governo è già dovuto correre ai ripari nei mesi scorsi, autorizzando il rilascio del passaporto da parte delle Poste con una sperimentazione che si sta estendendo sempre a più città.

Passaporti: principali cambiamenti, stop al rinnovo

Una delle modifiche più rilevanti riguarda la gestione dei passaporti alla loro scadenza. Innanzitutto è confermato che non sarà più possibile rinnovare il passaporto scaduto: con le nuove disposizioni vengono eliminati gli ultimi riferimenti alla vecchia normativa del rinnovo e si conferma che è sempre necessario prenotare un appuntamento per richiedere un nuovo documento, fermo restando le eccezioni per il passaporto urgente.

Tra gli interventi c’è anche la cancellazione di riferimenti ormai superati, come quelli agli ispettorati di frontiera, strutture non più operative da diversi decenni. Inoltre viene cancellata ogni menzione a comuni e comandi generali dei Carabinieri in relazione al rilascio del passaporto. Tali enti, infatti, non sono mai stati operativi né tecnicamente integrati nel circuito di emissione, e la loro presenza nei testi normativi risultava ormai priva di fondamento.

Il provvedimento si inserisce in un più ampio processo di digitalizzazione e semplificazione amministrativa, volto a rendere più efficiente il rilascio dei documenti e allinearlo agli standard europei.

Procedure in caso di furto o smarrimento all’estero

Le nuove norme semplificano le procedure per la denuncia e il rilascio di un nuovo passaporto in caso di furto o smarrimento all’estero. Le procedure vengono ora differenziate con maggiore chiarezza tra la fase di denuncia e quella di rilascio del nuovo passaporto, al fine di semplificare l’intervento dei consolati e rendere più efficace il servizio al cittadino. I cittadini dovranno presentare denuncia alle autorità locali del Paese in cui si trovano; successivamente, il consolato italiano potrà emettere un documento provvisorio per consentire il rientro in Italia.

Abolizione del passaporto collettivo

Il disegno di legge prevede anche l’abolizione del passaporto collettivo, un documento che consentiva a gruppi da 5 a 50 persone di viaggiare insieme per motivi culturali, religiosi, sportivi o turistici. Questa tipologia di passaporto era già in disuso poiché non conforme agli standard europei di sicurezza.

Carte d’identità valide per l’espatrio extra-UE

Un’altra importante novità riguarda le carte d’identità, che potranno essere utilizzate per viaggiare verso Paesi extraeuropei, grazie a nuovi accordi bilaterali. In caso di impedimenti legali all’espatrio, sul documento sarà apposta un’annotazione che ne vieta l’utilizzo per viaggi all’estero, garantendo maggiore trasparenza per i cittadini. Il Governo interviene sul quadro normativo elevando il livello della disciplina a rango primario, al pari di quanto già previsto per i passaporti, nel rispetto delle garanzie costituzionali previste in materia di libertà di circolazione.

La modifica riguarda il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Regio decreto n. 773 del 1931), che viene aggiornato per adeguarsi all’articolo 16 della Costituzione, il quale stabilisce che ogni limitazione al diritto di muoversi liberamente all’interno del territorio nazionale o di uscirne deve avvenire per legge. Fino ad oggi, infatti, la validità della carta d’identità ai fini dell’espatrio era regolata da un provvedimento di rango secondario, il Dpr 649/1974.

Con la riforma, si riconosce l’equiparazione sostanziale tra passaporto e carta d’identità valida per l’estero, consolidando una prassi normativa e amministrativa ormai radicata. Entrambi i documenti sono utilizzati per lo stesso scopo: consentire ai cittadini italiani di uscire dal Paese per recarsi all’estero. E nella realtà dei fatti, questa equiparazione è già largamente riconosciuta a livello internazionale.

Sono sempre di più, infatti, i Paesi che – anche al di fuori dell’Unione europea – accettano la carta d’identità come titolo di ingresso, grazie ad accordi bilaterali con l’Italia. Tra questi, figurano Stati come Svizzera, Norvegia, Turchia, Marocco, Tunisia, Montenegro ed Egitto, che consentono l’accesso ai cittadini italiani senza la necessità del passaporto, a patto che il documento d’identità sia in corso di validità e idoneo all’espatrio.

L’intervento normativo ufficializza dunque un’evoluzione già in atto da decenni e mira a fornire una base giuridica solida per le eventuali limitazioni, ritiri o dinieghi relativi all’uso della carta d’identità per viaggiare all’estero. Un passaggio che rafforza la certezza del diritto e rende più coerente il quadro normativo, alla luce dei profondi cambiamenti intervenuti nella mobilità internazionale e nella documentazione personale.

Cambiano le regole per i minori italiani che viaggiano all’estero

Il nuovo provvedimento, adottato nell’ambito della riforma sul rilascio dei passaporti, interviene su una casistica specifica che in passato ha creato non pochi problemi pratici in fase di controllo alle frontiere. Il nodo riguarda i minori di 14 anni che viaggiano con un solo genitore o accompagnati da terzi. Secondo l’articolo 14, comma 2, della legge 1185 del 1967, è sufficiente una dichiarazione scritta che indichi il nome del genitore accompagnatore, della persona o della compagnia incaricata della tutela del minore durante il viaggio, compilando un apposito modulo di autorizzazione al viaggio minorenni. Tuttavia, in diversi Paesi stranieri, le autorità di frontiera non ritengono questa documentazione sufficiente, richiedendo invece un’attestazione ufficiale da parte delle autorità italiane. Il nuovo intervento normativo recepisce questa esigenza, introducendo una procedura aggiornata e armonizzata con le disposizioni europee sui passaporti biometrici. In pratica, verrà rilasciata un’attestazione formale da parte della questura o del consolato, a conferma che – secondo la normativa italiana – il minore è autorizzato a viaggiare con uno solo dei genitori o con un accompagnatore specificamente indicato. Per le famiglie, questo si traduce in un passaggio aggiuntivo ma necessario per garantire viaggi sicuri e senza intoppi, specie nei Paesi più severi sul controllo dei documenti per i minori.

Aggiornamento delle sanzioni

Il provvedimento aggiorna anche le sanzioni per chi tenta di espatriare senza un passaporto valido, adeguando le multe all’inflazione e depenalizzando alcune infrazioni minori.

Autore

  • giorgia piras tonelli

    Giornalista e autrice freelance, Giorgia Piras Tonelli è nata a Nuoro nel 1994. Cresciuta tra le colline dell’entroterra sardo e il mare di Tortolì, ha sviluppato fin da giovane una passione per il racconto dei territori, delle persone e delle culture locali. Sensibile ai temi dell’inclusione, dell’ambiente e della rigenerazione urbana, è spesso coinvolta in iniziative che promuovono una narrazione più etica e partecipata del viaggio. Ama scrivere all’alba, leggere saggi e graphic novel, e alterna con naturalezza la vivacità milanese alle pause silenziose delle campagne sarde dove torna appena può.

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