Andare d’accordo con i propri colleghi non fa bene solo alla vita personale ma anche alla nostra produttività sul posto di lavoro. È questa una delle principali evidenze emerse dalla ricerca Working Life condotta da PageGroup, società leader mondiale nel recruitment con i brand Page Executive, Michael Page e Page Personnel, che analizza le connessioni tra vita lavorativa e personale in contesti di lavoro sempre più connessi e flessibili.
Il sondaggio, condotto a giugno 2018 su 5.197 intervistati in Europa – di cui 775* in Italia, ha indagato l’equilibrio tra lavoro e vita privata, sempre più sovrapposte per la presenza di dispositivi connessi, smart working e la normale socializzazione fuori ufficio. È emerso infatti che più del 65% degli intervistati ha contatti con i propri colleghi fuori dagli orari lavorativi e il 34% di essi ha anche contatti extra lavorativi con i propri manager.
Le relazioni positive sul posto lavoro sono importanti per il 97% dei professionisti e proprio l’Italia emerge come uno dei primi paesi che dà maggiore importanza alle relazioni personali con colleghi e manager rispetto agli altri professionisti europei.
In Italia infatti l’89% delle persone ritiene che avere buoni rapporti con i propri colleghi sul posto del lavoro influisca positivamente sulla produttività, e il 77% considera che ciò valga anche per le relazioni con il proprio manager.
A differenza dell’opinione dei professionisti italiani, in altri paesi si è rilevata una correlazione minore tra rapporti interpersonali e produttività: Olanda (52%), Belgio (74%), Lussemburgo (71%), Francia (73%) e Portogallo (72%) per la relazione con i colleghi.
Alcuni aspetti tra cui la seniority e gli incarichi ricoperti sembrano, inoltre, influenzare molto le abitudini sul posto di lavoro: per esempio, solo il 38% delle persone sopra i 35 anni socializza dopo l’orario lavorativo, rispetto al 53% degli under 35 che risultano essere più propensi alla socializzazione extra ufficio. Il 17% degli under 35, inoltre, va in vacanza con i propri colleghi, percentuale che scende all’8% per i professionisti sopra i 35 anni.
Restano più difficili i rapporti tra i dipendenti e i propri manager: solo il 20% telefona o scambia messaggi non legati al lavoro con i propri superiori e appena il 17% trascorre del tempo con loro la sera o nei fine settimana, circa tre volte meno che con i colleghi di pari livello. La percentuale è altrettanto bassa se si analizza la percentuale relativa agli intervistati che scambiano informazioni e fatti personali con i propri manager (solo 2 su 10), dato che si alza notevolmente se l’interlocutore è un collega di pari livello (52%).