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Il Canale di Panama è un’opera ingegneristica di fondamentale importanza che collega l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifico attraverso l’istmo di Panama. Inaugurato nel 1914, il canale ha rivoluzionato il commercio marittimo internazionale, permettendo alle navi di evitare la lunga e pericolosa rotta intorno al Capo Horn, all’estremità meridionale del Sud America.
Storia del Canale di Panama
L’idea di costruire un canale che attraversasse l’istmo di Panama risale al XVI secolo, quando l’imperatore Carlo V di Spagna valutò la possibilità di creare una via d’acqua per facilitare i commerci tra i due oceani. Tuttavia, solo nel XIX secolo si iniziarono i primi tentativi concreti di realizzazione. Nel 1881, una compagnia francese guidata da Ferdinand de Lesseps, già responsabile del Canale di Suez, avviò i lavori. Purtroppo, problemi tecnici, finanziari e sanitari portarono al fallimento del progetto francese.

Nel 1904, gli Stati Uniti presero in mano il progetto, affrontando sfide significative come malattie tropicali e difficoltà geologiche. Dopo dieci anni di lavori, il canale fu completato e inaugurato il 15 agosto 1914. Gli Stati Uniti mantennero il controllo del canale fino al 31 dicembre 1999, quando, in base ai trattati Torrijos-Carter firmati nel 1977, la gestione passò definitivamente a Panama.
Importanza del Canale di Panama
Il Canale di Panama è una delle vie di navigazione più trafficate al mondo, gestendo circa il 5% del commercio marittimo globale. La sua esistenza riduce significativamente le distanze di navigazione, con un risparmio di circa 8.000 miglia nautiche per le navi che altrimenti dovrebbero circumnavigare il Sud America. Questo non solo accelera i tempi di trasporto, ma riduce anche i costi operativi per le compagnie di navigazione.

Funzionamento e tempi del passaggio
Il canale si estende per circa 82 chilometri e utilizza un sistema di chiuse per sollevare e abbassare le navi, permettendo loro di superare le differenze di altitudine tra gli oceani e il lago Gatún, situato al centro del canale. Le chiuse funzionano come ascensori d’acqua: le navi entrano in una camera che viene riempita o svuotata d’acqua, consentendo il sollevamento o l’abbassamento dell’imbarcazione al livello successivo. Questo processo richiede circa 8-10 ore per il transito completo di una nave attraverso il canale.
Le dichiarazioni di Donald Trump sul Canale di Panama
Nel dicembre 2024, il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso l’intenzione di riprendere il controllo del Canale di Panama, sostenendo che le tariffe imposte alle navi statunitensi fossero eccessive e che la Cina stesse aumentando la sua influenza nell’area. Queste dichiarazioni hanno suscitato reazioni da parte del governo panamense, che ha ribadito la propria sovranità sul canale e ha respinto le accuse di interferenze straniere.
Il presidente panamense José Raúl Mulino già all’epoca aveva sottolineato che il canale è gestito in modo indipendente e che le tariffe sono applicate in modo equo a tutte le nazioni. Ha inoltre affermato che il canale rappresenta una parte fondamentale del patrimonio nazionale di Panama e che il paese non intende cedere a pressioni esterne riguardo alla sua gestione.
Ma la notizia è tornata di attualità il 20 gennaio in occasione dell’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli USA. Nel suo discorso inaugurale, il presidente Trump ha affermato che Panama aveva “violato” la promessa di rimanere neutrale, sostenendo che “La Cina sta gestendo il Canale di Panama. Noi non l’abbiamo dato alla Cina, l’abbiamo dato a Panama, e lo riprenderemo”.
Il presidente panamense José Raúl Mulino ha dichiarato di respingere le parole di Trump nella loro “totalità”, aggiungendo che da una parte non c’è presenza di alcuna nazione al mondo che interferisca con la loro amministrazione e dall’altro il canale non è il frutto di una concessione degli Stati Uniti ma di anni di battaglie. La questione però resta aperta e vedremo come evolverà.