La seconda edizione di “Rimini Incoming – Progettare il futuro” si è svolta al Centro Congressi del Grand Hotel di Rimini, con l’obiettivo di aggiornare gli albergatori sulle campagne e sulle strategie di promozione previste per il 2026. L’iniziativa, promossa da Federalberghi Rimini, Promozione Alberghiera e VisitRimini, ha riunito oltre duecento operatori del settore, interessati a conoscere le linee di lavoro attuali e future per incrementare flussi turistici e qualità dell’accoglienza nella destinazione. Particolare attenzione è stata rivolta all’analisi dei trend di mercato e all’individuazione delle possibili traiettorie di sviluppo.
I primi indicatori disponibili sul Capodanno fanno registrare un andamento favorevole rispetto all’anno precedente. Segnali positivi emergono anche dalle prenotazioni per l’Epifania 2026, che risultano in crescita anno su anno. Un ulteriore incremento riguarda il SIGEP, in programma dal 16 al 20 gennaio: le presenze, confrontate con quelle confermate al 1° dicembre 2024, segnano un aumento dell’8% sulla precedente edizione, pur considerando il calendario diverso. A maggio si prevede un forte afflusso nel weekend 29-31, quando coincideranno il Rimini Wellness 2026 e i due concerti inaugurali del tour “Vasco Live 2026”.
Nel corso dell’evento, VisitRimini, VisitRomagna e APT Servizi hanno illustrato le azioni predisposte per sostenere lo sviluppo del comparto ricettivo. La prospettiva condivisa è che la collaborazione tra pubblico e privato, insieme al lavoro delle realtà dedicate alla promozione del territorio, possa favorire ulteriori margini di crescita già dal 2026. Una visione richiamata anche dal sindaco Jamil Saadegholvad e dalla presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis, che nei saluti introduttivi hanno ribadito il valore della cooperazione all’interno della filiera turistica.
Il direttore di APT Servizi, Emanuele Burioni, ha presentato le attività previste sui mercati internazionali. Chiara Astolfi, per VisitRomagna, ha illustrato gli eventi strategici destinati al pubblico italiano. Coralie Delaubert, Destination Manager di VisitRimini, ha esposto le attività già avviate e i progetti in programma, con un focus sulle opportunità generate dall’evoluzione del mercato. Antonio Carasso, presidente di Promozione Alberghiera, ha poi reso noti i dati previsionali sull’occupazione alberghiera e le tendenze future. A seguire, l’amministratore delegato di AIRiminum, Leonardo Corbucci, ha delineato il quadro dei collegamenti aerei previsti per il 2026. La chiusura dei lavori è affidata a Roberta Frisoni, assessore regionale al Turismo.
“Saper interpretare l’andamento del mercato – hanno affermato Patrizia Rinaldis e Antonio Carasso – è oggi necessario per cogliere nuove opportunità imprenditoriali. Programmazione dei trasporti, valorizzazione degli eventi locali e accesso a dati aggiornati sono elementi che permettono agli operatori di definire strategie efficaci. Incontri come questo consentono di mettere a disposizione informazioni e strumenti utili alla pianificazione delle attività, favorendo continuità delle presenze e sostegno alle strutture ricettive”.
“Nel 2025 – ha spiegato Coralie Delaubert – abbiamo promosso Rimini con un linguaggio aggiornato, capace di rappresentarne l’evoluzione e il ruolo nel panorama contemporaneo. La destinazione è stata proposta su canali non ancora utilizzati, raggiungendo un pubblico ampio a livello nazionale ed europeo. La collaborazione tra VisitRimini, istituzioni e operatori ha permesso di costruire un’immagine più riconoscibile. Il 2026 vedrà un rafforzamento delle attività rivolte ai mercati collegati all’aeroporto, un aumento dei contenuti dedicati a una Rimini ‘tutto l’anno’ e un potenziamento del Rimini Pass e degli eventi”.
“Il 2025 – ha aggiunto Leonardo Corbucci – si chiude come un anno di svolta per l’aeroporto di Rimini, con un record nella gestione AIRiminum e un superamento dei livelli pre-Covid, pari a una crescita superiore al 30% rispetto al 2024. Il 2026 rappresenterà però la fase di espansione più significativa, con l’avvio di un piano pluriennale e l’introduzione di nuovi voli e vettori, sostenuti anche dai comuni della Riviera. Le strategie regionali sul sistema aeroportuale potrebbero incidere in modo rilevante sullo sviluppo dello scalo. Nel 2026 sarà inoltre presentato ad ENAC il Master Plan al 2035, che prevede l’obiettivo dei 3 milioni di passeggeri e investimenti per 140 milioni di euro. A maggio Rimini ospiterà anche Routes Europe, appuntamento di riferimento per la promozione delle destinazioni nel settore aviation”.
Analizzando il contesto generale, il sindaco Saadegholvad ha osservato che “nei primi dieci mesi del 2025 e nel 2024, la strategia orientata alla destagionalizzazione e alle campagne promozionali sui mercati esteri ha contribuito a mitigare l’impatto della contrazione dei consumi, che ha ridotto la possibilità di spesa delle famiglie italiane. Secondo i dati riportati dal Sole 24 Ore, nel 2024 il 27% delle famiglie non aveva effettuato vacanze estive; nel 2025 la quota è salita al 31%. Rimini è comunque riuscita a mantenere la propria posizione. Gli investimenti su fiere, congressi, eventi sportivi e sul rilancio dell’aeroporto, insieme al miglioramento della città, hanno contribuito alla stabilità dei risultati”.
L’assessore regionale Roberta Frisoni ha concluso sottolineando che “l’obiettivo comune è rafforzare la competitività del sistema turistico. Le imprese romagnole hanno sempre mostrato capacità di innovazione, ma oggi è necessario accompagnarle con un ulteriore miglioramento di strutture e servizi, puntando su un’accoglienza più inclusiva. Il percorso di aggiornamento della normativa turistica, costruito insieme alle imprese e agli enti locali, mira a introdurre regole più adeguate e strumenti stabili. Accanto agli interventi normativi, risultano fondamentali le risorse economiche: il bando Eureca, operativo da gennaio con 11 milioni di euro, e i fondi della legge 40, pari a 500mila euro, sosterranno la riqualificazione delle strutture ricettive. Rimane centrale il lavoro di promozione di APT Servizi sui mercati esteri e l’attenzione agli scali minori, elementi utili per gestire i flussi e supportare la competitività complessiva”.
