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Il Ministero del Turismo ha pubblicato un nuovo avviso pubblico per la concessione di contributi a fondo perduto destinati agli operatori del comparto turistico dell’Appennino, duramente colpiti dalla scarsità di neve nella stagione invernale 2023/2024. L’intervento, previsto dall’articolo 20 del decreto-legge 113/2024, mira a sostenere le attività localizzate nei comprensori sciistici della dorsale appenninica che hanno registrato un calo di ricavi pari ad almeno il 30% rispetto al periodo 1° novembre 2021 – 31 marzo 2022.
La misura prevede uno stanziamento complessivo di 13 milioni di euro per l’anno 2024, da ripartire tra le imprese ammesse in base all’entità delle perdite dichiarate. Le domande potranno essere presentate dal 11 giugno 2025 alle ore 12.00 fino al 10 luglio 2025 alle ore 12.00, esclusivamente via PEC all’indirizzo dedicato: fondo.appennini.2025@pec.ministeroturismo.gov.it.
Chi può accedere al contributo
I beneficiari del bando sono imprese e professionisti che operano nei comuni montani dell’Appennino, individuati dalle Regioni di appartenenza, e appartenenti a categorie economiche specifiche. Tra questi:
- esercenti impianti di risalita e innevamento artificiale;
- noleggiatori di attrezzature sportive invernali;
- maestri di sci e scuole di sci;
- imprese turistico-ricettive (alberghi, rifugi, B&B, villaggi turistici, campeggi, ecc.);
- imprese di ristorazione;
- agenzie di viaggio e tour operator;
- gestori di stabilimenti termali.
Per essere ammessi, è necessario dimostrare di aver registrato nel periodo novembre 2023 – marzo 2024 una perdita di almeno il 30% dei ricavi rispetto allo stesso periodo 2021-2022. I dati dovranno essere certificati tramite una perizia asseverata redatta da un revisore contabile, secondo uno schema fornito dal Ministero.
Come funziona l’erogazione
Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione, calcolata in base alla percentuale delle perdite subite e nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa sugli aiuti di Stato. In particolare, i fondi verranno ripartiti proporzionalmente alla perdita di ciascun soggetto rispetto al totale delle perdite dichiarate da tutti i richiedenti ammessi.
Il regime di aiuto applicato è quello “de minimis” (Regolamento UE 2023/2831). Tuttavia, alcune realtà di piccole dimensioni – come stazioni sciistiche con meno di tre impianti o con una ricettività limitata – potranno accedere ai ristori anche fuori da tale regime, se dimostrano una rilevanza esclusivamente locale.
Requisiti formali e modulistica
Le istanze devono essere firmate digitalmente dal legale rappresentante o da un delegato e accompagnate da tutta la documentazione obbligatoria, tra cui:
- modulo di domanda scaricabile dal sito del Ministero del Turismo;
- dichiarazione dei ricavi dei periodi 2021/2022 e 2023/2024;
- perizia asseverata;
- eventuale delega e documento d’identità.
Non saranno ammesse domande incomplete o presentate al di fuori del periodo indicato. Il Ministero potrà richiedere integrazioni formali, da produrre entro 10 giorni. Sono previsti controlli a campione e la possibilità di revoca in caso di dichiarazioni mendaci.
Una misura per salvaguardare l’economia montana
Con questo avviso, il Ministero del Turismo punta a mitigare gli effetti della crisi climatica sulle località appenniniche, sempre più penalizzate dalla ridotta disponibilità di neve. Il provvedimento è frutto del decreto interministeriale firmato il 5 novembre 2024 di concerto con il Ministero dell’Economia e si inserisce in una più ampia strategia di sostegno alle aree montane.
Tutti i dettagli, compresi codici ATECO ammessi e documentazione da allegare, sono disponibili sul sito istituzionale: www.ministeroturismo.gov.it. Per eventuali chiarimenti, è possibile contattare via PEC l’indirizzo indicato.