Stati Generali Europei del Turismo LGBTQ+ 2025: l’inclusione è la chiave tra Est e Ovest dell’Unione

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Si è conclusa a Milano la terza edizione degli Stati Generali Europei del Turismo LGBTQ+, evento centrale per il settore e per il dibattito sull’inclusione, organizzato da ELTA (European LGBTQ+ Travel Alliance) con il patrocinio del Parlamento Europeo, Fondazione IGLTA e Federturismo Confindustria, in collaborazione con partner come Airbnb, McArthurGlen Serravalle Designer Outlet, l’Ente Ellenico per il Turismo, BWH Hotels Italy & South West Europa e Queervadis.

Tema di questa edizione: “Europe’s Summit for LGBTQ+ Tourism: Inclusion Between East and West”, un titolo che riflette urgenza e complessità delle sfide attuali. Il presidente di ELTA, Alessio Virgili, non ha nascosto la preoccupazione per un’inversione di tendenza sui diritti LGBTQ+ in Europa: “Un tempo credevamo che l’uguaglianza fosse un percorso inarrestabile. Oggi, in molti Paesi occidentali, registriamo passi indietro nella programmazione sulla diversità, nella tutela dei diritti e nella normalizzazione dei discorsi d’odio. In alcuni Paesi dell’Est, come Ungheria e Slovacchia, leggi restrittive impediscono persino la celebrazione di Pride e limitano la definizione legale di genere”.

Virgili invoca quindi un ritorno alle radici europee: “Il turismo deve essere motore di ospitalità davvero inclusiva. Dobbiamo costruire un modello globale in cui nessun viaggiatore si senta escluso o giudicato: il turismo è identità, dignità, appartenenza”.

L’importanza strategica di una cultura davvero inclusiva è stata ribadita dagli interventi istituzionali: Gaia Romani, assessora al Decentramento e ai Quartieri del Comune di Milano, ha ricordato il progetto “Milano Loves You”, primo Destination Management LGBTQ+ d’Italia, e il peso delle presenze LGBTQ+ in città, pari al 7% degli arrivi. Bruno Castro, dalla Commissione Europea, ha messo l’accento sul ruolo dell’Unione nel sostenere le imprese inclusive e su un turismo che difenda i diritti umani. Alessandro Cecchi Paone ha sottolineato l’urgenza della pace come prerequisito per i diritti: “Senza la bandiera arcobaleno della pace non può sventolare quella dei diritti”.

Numerosi i dati condivisi da Sojern: Daniele Manetti, sales manager destinazioni e corporate, ha illustrato come l’inclusività rappresenti un vero traino economico per le destinazioni. Nel 2025, Barcellona (+637%), Dublino (+436%) e Parigi (+405%) hanno visto una crescita record nei flussi turistici grazie a Pride estesi e politiche di accoglienza, mentre città con restrizioni, come Budapest o Zagabria, hanno registrato cali drastici. “I dati del Sojern Traveler Ecosystem mostrano come l’inclusività si traduca in crescita per le destinazioni turistiche europee” ha affermato il manager. “Analizzando milioni di comportamenti di viaggio in tempo reale provenienti da oltre 100 aziende data partner del settore travel, emerge chiaramente il ruolo trainante degli eventi Pride nel modellare i flussi turistici”. Ad esempio le città dell’Europa occidentale, da sempre hub consolidati del turismo LGBTQ+ come Berlino, Madrid, Amsterdam e Londra, continuano a registrare i volumi più elevati. Un altro dato rilevante riguarda le abitudini di prenotazione: un terzo dei viaggiatori Pride prenota i voli con oltre 90 giorni di anticipo, con soggiorni medi di 2-7 giorni. Le città dell’Europa occidentale riescono a trattenere i turisti più a lungo, mentre in Europa orientale prevalgono visite molto brevi, segnalando una chiara opportunità di sviluppo per estendere la permanenza e valorizzare l’offerta locale.
“L’analisi conferma che l’investimento in inclusività non è solo un valore sociale, ma anche un motore di crescita economica misurabile per le destinazioni” ha concluso Manetti.

Il dibattito ha coinvolto anche i rappresentanti di Grecia, Spagna, Islanda e associazioni di categoria europee: “Il turismo LGBTQ+ è una leva di crescita, ma serve un cambio culturale nelle imprese e un lavoro costante sulle certificazioni e le buone pratiche”, ha affermato Giovanna Ceccherini di Sonders & Beach. Valeria Ghezzi, vicepresidente di Federturismo Confindustria, ha ribadito la necessità di lavorare su un cambiamento culturale profondo, anche laddove la politica non offre sufficiente sostegno.

Non solo turismo, ma anche sport, con i Gay Games e il richiamo di Artur Lengyel sul valore economico dell’evento e sulla necessità di accoglienza diffusa. Greta Barbone (Fondazione Milano Cortina 2026) ha sottolineato il lavoro per rendere ogni evento accessibile e inclusivo, dalle linee guida editoriali alla parità di genere.

La chiusura degli Stati Generali ha visto la firma di una partnership tra ELTA e EGLCC, a testimoniare l’impegno per rafforzare la rete tra advocacy, imprese e ospitalità in tutta Europa: l’obiettivo è promuovere nuove opportunità per le attività turistiche, alberghiere e del settore alloggi gestite da persone LGBTIQ+.

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