TTG – INOUT 2023, il più importante marketplace italiano del turismo e dell’ospitalità, organizzato da ITALIAN EXHIBITION GROUP, rivela i visual creati per interpretare l’anno dell’UTOPIA, tema dell’edizione 2023. Frutto dell’integrazione fra intelligenza umana e artificiale, le immagini caratterizzeranno le manifestazioni in scena dall’11 al 13 ottobre presso il Quartiere Fieristico di Rimini.
2023: L’ANNO DELL’UTOPIA E DEL CONNUBIO CREATIVO TRA PASSATO E FUTURO
Il punto di partenza è stato UTOPIA. Live. Believe: tema portante e claim dell’appuntamento annuale dei key player delle community del turismo e dell’ospitalità. Il tema, rappresentato visivamente da un visual in cui la spirale aurea – da sempre simbolo di armonia e perfezione – si sovrappone ad un’immagine realizzata con i frattali, frutto dell’interazione tra art direction umana e intelligenza artificiale. Questo connubio tra la razionalità del pensiero greco e la progettazione creativa più attuale ha dato vita ad una spirale generativa di mondi utopici, molteplici e possibili ispirati ad un nuovo ordine per lo sviluppo del comparto, delle imprese, dei prodotti.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE APPLICATA AI VISUAL DELLA MANIFESTAZIONE
Con UTOPIA la fase creativa di TTG – INOUT 2023 era appena iniziata. L’impiego dell’Ai per la co-creazione delle rappresentazioni visive delle singole manifestazioni fieristiche era la strada giusta da percorrere per una fiera che ha fatto dell’innovazione il suo fattore diversificante. Partendo dalla spirale generativa innescata dal tema 2023 – UTOPIA, all’Ai sono state fornite le caratteristiche chiave delle manifestazioni TTG Travel Experience e INOUT The Contract Community, il marketplace che unisce le 4 manifestazioni del settore indoor e outdoor: SIA Hospitality Design, SUN beach&Outdoor Style, Superfaces e la nuova Greenscape. Ne sono risultate immagini stilisticamente omogenee, evocative dei diversi prodotti trattati dalla Divisione Tourism & Hospitality di IEG, in un costante rimando tra passato e presente, caratterizzato da una cifra stilistica che strizza l’occhio al linguaggio proprio della moda.
“La nostra Divisione è sempre stata animata da un approccio innovativo, un pensiero utopico che negli anni ci ha aiutato ad evolvere” – commenta Gloria Armiri, Group Exhibition Manager – Tourism & Hospitality Division di Italian Exhibition Group. “Il lavoro di analisi e strategia sul fronte della comunicazione dura mesi e le nostre ispirazioni sono le più ampie possibili. Ascoltiamo le nostre community, ma andiamo oltre per portarle oltre: una contaminazione positiva con mondi al di fuori dei nostri come la tecnologia, la fotografia, la moda, l’arte ci aiutano ad offrire prospettive fresche e talvolta disruptive. I visual del 2023 stupiscono, incuriosiscono, trasmettono una sottile ironia. Non sono visual che tradizionalmente accompagnano eventi fieristici, ma anche il nostro evento ogni anno si trasforma e non è più solamente un momento in cui la domanda e l’offerta si incontrano, ma è una stimolante piattaforma di comunicazione, un marketplace circolare che arricchisce attraverso forme e attività diverse”.
DAL RATIONAL ALLA GENESI DELLE SINGOLE IMMAGINI
L’immagine frattale suggerisce il dinamismo di un settore che sta ricodificando linguaggi, soluzioni, prospettive, prodotti. La spirale aurea è, per eccellenza, nel design l’elemento di costruzione con una ispirazione all’armonia e alla perfezione. Il tutto rimanda l’idea di un settore pronto a fornire nuove sorprendenti visioni per rispondere al tempo dell’Utopia. Il passo successivo è stato usare la piattaforma Ai Midjourney per visualizzare con uno stile fotografico concetti legati ad un immaginario di stupore e meraviglia, emozioni tipiche del viaggio. Per ogni manifestazione sono state selezionate e inserite descrizioni testuali coerenti con il singolo settore di riferimento e ispirazioni utopiche, proprie del tema portante 2023. Il risultato è stato unico e sorprendente. “TTG – INOUT 2023 trasporterà espositori e visitatori non in un solo mondo nuovo, ma in molteplici mondi utopici, proiettati al progresso e all’innovazione” chiude Gloria Armiri.