Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficialmente iscritto Valtur nell’Albo dei Marchi Storici di Interesse Nazionale. Un riconoscimento prestigioso che consacra il brand come patrimonio collettivo italiano, accanto a nomi simbolo dell’eccellenza nazionale come Alessi, Loro Piana e Ducati.
Il riconoscimento arriva al termine di un accurato processo di ricostruzione storica, reso possibile grazie al lavoro del Gruppo Nicolaus, che nel 2018 ha acquisito il marchio con l’ambizione di avviare un nuovo ciclo di espansione nel turismo organizzato e nell’hôtellerie di fascia alta. Per ottenere l’iscrizione nell’albo era necessario dimostrare l’uso continuativo del marchio per almeno cinquant’anni, attraverso la raccolta di documentazione eterogenea: pubblicità, cataloghi, articoli, fotografie, cartoline, video, materiali promozionali e atti ufficiali.
Il risultato va ben oltre il traguardo formale: la ricerca ha portato alla luce un ricco archivio visivo e narrativo che testimonia l’evoluzione del brand Valtur, specchio delle trasformazioni del turismo italiano e della società stessa. Come sottolinea Sara Prontera, direttrice marketing del Gruppo Nicolaus, “il marchio ha dimostrato una vitalità sorprendente, capace di ispirare ancora oggi le nostre scelte comunicative, quasi avesse una sua voce propria, in dialogo con il presente”.
Valtur, infatti, non è solo un brand, ma un pezzo importante dell’immaginario collettivo legato alle vacanze. Nato per rispondere al desiderio di esperienze condivise e accessibili, ha saputo costruire nel tempo un linguaggio visivo e valoriale distintivo, tra storytelling innovativo, senso dello stile italiano e un’identità fondata sulla coerenza tra promessa e realtà. Campagne pubblicitarie non convenzionali, tonalità iconiche come il rosa Schiaparelli, e slogan memorabili come “Finalmente” hanno accompagnato generazioni di viaggiatori.
L’iscrizione nel registro dei marchi storici arriva dunque come coronamento di un lungo cammino, ma anche come spinta verso il futuro. “Quando abbiamo acquisito Valtur – dichiara Roberto Pagliara, presidente del Gruppo Nicolaus – sapevamo di avere tra le mani un pezzo importante di storia del turismo italiano. Oggi possiamo dire che quel patrimonio è stato valorizzato e rilanciato con progetti ambiziosi, dalla nuova identità di hospitality company al lancio del Valtur Cervinia Cristallo Ski Resort, fino alla sponsorizzazione della Valtur Brindisi Basket. Ma la nostra visione non si ferma qui: abbiamo già in mente nuovi traguardi”.
Il merito di questo successo va anche a figure storiche legate al marchio, come Emilio Lauria, anima dell’intrattenimento Valtur, ed Enzo Olivieri, scopritore di talenti come Fiorello, che hanno supportato il percorso di ricostruzione con testimonianze preziose. Un lavoro corale, che ha evidenziato il forte senso di appartenenza che il brand continua a suscitare.
Valtur rappresenta oggi un ponte tra passato e futuro, tra memoria condivisa e nuova progettualità. E l’ingresso nell’albo dei marchi storici non è un punto di arrivo, ma un ulteriore stimolo per continuare a innovare nel solco della tradizione. Un riconoscimento che celebra non solo un’icona del turismo, ma anche una visione dell’Italian lifestyle fatta di autenticità, bellezza e capacità di reinventarsi.