Veratour celebra in convention a Marsa Matrouh, al Veraclub Jaz Oriental, i buoni risultati dell’estate 2022, proprio nel paese che ha regalato le maggiori soddisfazioni al tour operator guidato dalla famiglia Pompili. Un cliente su quattro ha infatti prenotato l’Egitto quest’estate, portando il fatturato a un livello di poco inferiore a quello del 2019 quando il to incassò 47,5 milioni con 49.000 pax. Le previsioni 2022 parlano invece di un fatturato estivo previsto di 43,5 milioni con 38.000 passeggeri: l’aumento di scontrino medio ha permesso di recuperare i volumi ancora mancanti sul fronte dei passeggeri. Nel periodo giugno-settembre 2022 i volumi di vendita si sono fermati a una media dell’86% rispetto a tre anni fa. Inoltre guardando ai dati mese per mese, hanno patito solo giugno e settembre, mentre luglio e agosto hanno praticamente colmato il divario con punte del 95% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le destinazioni che hanno raggiunto i picchi di gradimento più alti per l’estate 2022 sono state: l’Italia che ha totalizzato il 37% di preferenze sul totale dei viaggi effettuati nel periodo primo giugno – 30 settembre, segue il Nord Africa con il 25%, la Grecia stabile al 12%, e chiude la Spagna con l’8%.
Interessanti anche i dati sulla spesa media per pax: l’Egitto, scelto da 33.000 turisti, si attesta a 1135 euro contro i 1480 dell’Italia (33.000 pax) e i 1273 della Grecia (11.000 pax) che perde il primato di meta economica per eccellenza.
Per quanto riguarda il fatturato annuale, Veratour prevede di chiudere a 170 milioni di euro, ancora lontani dai 250 del 2019 ma con cifre triplicate rispetto allo scorso anno. Il ritorno ai valori del 2019 è previsto nel 2024: si prevede per il prossimo anno un ulteriore recupero, spinto dal cambio sfavorevole euro dollaro e dalle tensioni internazionali sul prezzo di carburante ed energia.

In Convention si respira ottimismo: la politica di tenere il prezzo bloccato per la quota carburante è costato molto all’azienda ma ha permesso di fidelizzare ulteriormente gli agenti di viaggio e i suoi clienti che verranno presto coinvolti nella seconda fase del progetto Verastore. Spiega il CEO Stefano Pompili: “I dati per l’inverno sono molto incoraggianti in particolare sulle destinazioni di lungo raggio. Il 2022 si sta rivelando un anno positivo, di ripresa e rinascita: nel nostro percorso di risalita ai livelli pre-Covid, abbiamo già raggiunto e superato gli obbiettivi che ci eravamo fissati per quest’anno. Come tutte le aziende seguiamo con attenzione l’evolversi di questa fiammata inflattiva, soprattutto per gli aumenti dei carburanti, che impattano significativamente nel settore turistico. Abbiamo bisogno di tornare a correre come prima della pandemia, per questo stiamo seguendo la nostra linea di non scaricare interamente sui clienti gli aggravi di costi: rinunceremo a parte della marginalità pur di favorire i volumi di vendita”

La convention è anche il luogo dove confermare le novità della stagione invernale 2022: dal 19 dicembra apre negli Emirati Arabi a Fujairah il Veraresort Royal M, mentre passeranno da Veraresort e Veraclub il Veraclub Oasis Salinas Sea e il Veraclub Gangehi Island Resort & Spa, disponibili sul nuovo catalogo. Da febbraio 2023 partiranno inoltre le crociere sul Nilo, accolte con entusiasmo dal pubblico degli agenti.

Non è mancata un’attenta analisi della situazione distributiva che vede la sempre maggiore aggregazione delle agenzie in grandi network e la chiusura a causa della crisi di circa il 10% delle agenzie. La risposta di Veratour a questa situazione è quella di trasformare i Verastore nel “network virtuale” di Veratour. Questo vuol dire, in sostanza, far diventare i Verastore i distributori esclusivi del prodotto Veratour nei propri territori di riferimento: un modo per creare sinergie e che in ogni caso non prevede quote di affiliazione come nei network classici. ma piuttosto di avvicinare maggiormente chi produce e chi distribuisce per far crescere insieme l’azienda. Secondo i piani futuri di Veratour il 90% del fatturato del tour operator passerà dai Verastore nel prossimo triennio. Una chiara risposta anche a chi ha fatto polemiche sul tour operator per aver realizzato un sistema di multicanalità che non è ovviamente un segnale di diversificazione del business aziendale, ma semplicemente l’adeguamento a quello che già faceva il resto della concorrenza. Veratour sta infatti lavorando molto sullo sviluppo digitale e ha assunto personale preparato, proprio per affrontare la sfida della Digital Transformation

Autore

  • Domenico Palladino

    Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

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