Estate 2022

Turismo, una stagione estiva da record rispetto al 2019 e che racconta una Puglia internazionale, sempre più innovativa ma al contempo custode delle sue tradizioni. E’ questo il ritratto che emerge dai dati dell’Osservatorio di Pugliapromozione, presentati al TTG di Rimini.
“La Puglia brilla in tanti settori, davvero le soddisfazioni sono tantissime. Siamo la regione che ha realizzato una delle migliori performance turistiche grazie al sacrificio degli operatori, alla promozione che la Regione Puglia ha realizzato e, soprattutto, grazie a questa meravigliosa umanità che ci ha raggiunto quasi da ogni parte del pianeta – ha dichiarato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia – . Oltre 2 milioni di arrivi durante l’estate, 10 milioni e duecentomila pernottamenti, con un incremento rispettivamente del 4,2 e del 3,1 per cento rispetto al 2019. Risultati del genere in un momento così difficile sono stati ossigeno puro sulle nostre aziende, sulla nostra economia, su tutto l’indotto del turismo e anche sull’immagine di una regione che continua ad attrarre non solo turisti ma anche investimenti, corsi di studio, grandi realtà di consulenza internazionale. Di questo, ovviamente, devo anche ringraziare la capacità di accoglienza dei pugliesi. Una cosa mi dicono sempre, al di là del fatto che si mangia bene, che il mare è il più pulito d’Italia, che ogni volta che c’è un problema tutti si fanno in quattro per risolverlo: la cosa più importante è che tutti qui si sentono a casa. Quando i pugliesi vedono qualcuno arrivare, scendere dagli aerei, arrivare in autobus, in treno, hanno la coscienza dell’importanza che questo grande viaggio ha, non solo per l’economia, ma per la pace, la solidarietà, la conoscenza fra i popoli. Insomma, siamo un punto di riferimento di una Italia in questo momento molto complicata e, forse, anche un po’ smarrita. Ma la Puglia sa dov’è e dove vuole andare”.

Dal 2019, pre pandemia, al 2022 ecco cosa è successo in Puglia. Il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi ha evidenziato +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre pandemia del 2019, a fronte di una crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale. Da giugno ad agosto 2022 in Puglia si registrano 2.181.102 arrivi e 10.221.699 pernottamenti con una variazione del +4,2% e del +3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato trainato dalla ripresa del turismo internazionale. Il mese di luglio è stato particolarmente positivo con un incremento del +16% degli arrivi e del +5,5% delle presenze; a giugno il trend è del +2,2% per gli arrivi e del +6,4% per le presenze. Ad agosto non solo sono state confermate le presenze del pre-pandemia, ma anche per questo mese c’è stato un importante incremento della componente straniera che ha superato il dato del 2019, sia per gli arrivi che per le presenze.

“La Puglia del turismo continua a crescere e i dati ufficiali del periodo estivo 2022 lo dimostrano – afferma Gianfranco Lopane, assessore al Turismo Regione Puglia. Numeri importanti che smentiscono voci a volte prive di fondamento: l’attrattività della nostra terra e di tutte le sue destinazioni è forte ed occorre continuare a lavorare insieme, in uno sforzo corale, per migliorare ancora. Oggi la crisi internazionale, il conflitto in Ucraina, il caro bollette mettono in difficoltà famiglie ed imprese e ci impongono di dare alle persone risposte concrete. Per questo chiediamo al nuovo Governo di attribuire un peso rilevante al Ministero del Turismo e di avviare i necessari confronti con le Regioni per mettere in campo una programmazione all’altezza delle questioni che incombono. Da parte nostra, come Assessorato al Turismo della Regione Puglia, porremo al centro delle prossime iniziative la sostenibilità, con investimenti su cammini ed ecoturismo, e la digitalizzazione. Ragioneremo con i territori parlando di governance: il turismo oltre ad essere comunicazione è anche organizzazione. Ci soffermeremo sull’integrazione dei servizi e sulla loro qualità, da questo dovremo trarre indicatori nuovi che superino il dato quantitativo. Fondamentale la relazione pubblico-privato e i progetti sperimentali che abbiamo già in cantiere. Con operatori, partenariato e amministrazioni, condivideremo presto la bozza del nuovo Piano strategico del Turismo e della Cultura, per confrontarci e cogliere osservazioni costruttive. Dopo Rimini porteremo avanti anche il lavoro sulla nuova legge regionale del turismo. Insomma, un periodo impegnativo, ma che parte da evidenze incoraggianti”.

“Siamo riusciti ad intercettare la ripresa del turismo straniero ed a convogliarlo verso la Puglia, con attività programmatiche che hanno riguardato tutti i target turistici – dice Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione. Il risultato è evidente: il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi è aumentato del +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre pandemia a fronte di una crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale. In particolare, il mese di luglio, anche contro chi parlava di cali a doppia cifra, è stato molto positivo con un incremento del +16% degli arrivi e del +5,5% delle presenze. Il tasso d’internazionalizzazione nell’estate 2022 ha raggiunto una quota di stranieri, sul totale dei viaggiatori, del 25% per gli arrivi e 21% per le presenze, superando anche se di poco i livelli pre pandemia”.

DATI IN SINTESI

Accanto alle destinazioni che abitualmente, in Puglia, attraggono i maggiori flussi turistici estivi ovvero la provincia di Lecce con il 31% e quella di Foggia con il 26%, si distingue la new entry di Bari che nel 2022 ha conquistato il 20%. Per l’incremento degli arrivi si distingue anche Brindisi con un + 14%, mentre Taranto spicca per l’incremento nella permanenza (presenze) nonché per il riconoscimento ricevuto di recente come migliore località del turismo crocieristico.

NEL 2022 I FLUSSI ESTIVI PROVENIENTI DALL’ESTERO SEGNANO UN NUOVO RECORD

I principali mercati di origine, in termini di arrivi, sono Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d’America.
Inflazione, caro carburante e contrazione del potere d’acquisto hanno parzialmente frenato i viaggi degli italiani, orientati verso mete di prossimitaà e soggiorni più brevi.
Per gli arrivi nazionali, i più consistenti sono quelli dei pugliesi che si muovono all’interno della Puglia, seguiti da Campania, Lazio e Lombardia.
Tra i Mercati emergenti Extra Ue 2022 si segnalano: Australia, Canada, Brasile.
La Russia, la grande assente dell’estate 2022, è scesa giù dalla decima posizione della graduatoria 2019 per numerosità degli arrivi, alla trentatreesima del 2022. Nell’estate del 2019 sono stati registrati 14.000 arrivi russi, in quella del 2022 poco più di 2.500. Una perdita importante se si considera che nel 2019 il mercato russo ha superato le 100.000 presenze e i 33.000 arrivi, posizionandosi tra i primi 10 mercati stranieri.
La variazione dei flussi provenienti dall’estero nell’estate del 2022, rispetto al 2021, ha registrato un +80% sia per gli arrivi che per le presenze. Gli incrementi maggiori sono quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti.

Veratour celebra in convention a Marsa Matrouh, al Veraclub Jaz Oriental, i buoni risultati dell’estate 2022, proprio nel paese che ha regalato le maggiori soddisfazioni al tour operator guidato dalla famiglia Pompili. Un cliente su quattro ha infatti prenotato l’Egitto quest’estate, portando il fatturato a un livello di poco inferiore a quello del 2019 quando il to incassò 47,5 milioni con 49.000 pax. Le previsioni 2022 parlano invece di un fatturato estivo previsto di 43,5 milioni con 38.000 passeggeri: l’aumento di scontrino medio ha permesso di recuperare i volumi ancora mancanti sul fronte dei passeggeri. Nel periodo giugno-settembre 2022 i volumi di vendita si sono fermati a una media dell’86% rispetto a tre anni fa. Inoltre guardando ai dati mese per mese, hanno patito solo giugno e settembre, mentre luglio e agosto hanno praticamente colmato il divario con punte del 95% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le destinazioni che hanno raggiunto i picchi di gradimento più alti per l’estate 2022 sono state: l’Italia che ha totalizzato il 37% di preferenze sul totale dei viaggi effettuati nel periodo primo giugno – 30 settembre, segue il Nord Africa con il 25%, la Grecia stabile al 12%, e chiude la Spagna con l’8%.
Interessanti anche i dati sulla spesa media per pax: l’Egitto, scelto da 33.000 turisti, si attesta a 1135 euro contro i 1480 dell’Italia (33.000 pax) e i 1273 della Grecia (11.000 pax) che perde il primato di meta economica per eccellenza.
Per quanto riguarda il fatturato annuale, Veratour prevede di chiudere a 170 milioni di euro, ancora lontani dai 250 del 2019 ma con cifre triplicate rispetto allo scorso anno. Il ritorno ai valori del 2019 è previsto nel 2024: si prevede per il prossimo anno un ulteriore recupero, spinto dal cambio sfavorevole euro dollaro e dalle tensioni internazionali sul prezzo di carburante ed energia.

In Convention si respira ottimismo: la politica di tenere il prezzo bloccato per la quota carburante è costato molto all’azienda ma ha permesso di fidelizzare ulteriormente gli agenti di viaggio e i suoi clienti che verranno presto coinvolti nella seconda fase del progetto Verastore. Spiega il CEO Stefano Pompili: “I dati per l’inverno sono molto incoraggianti in particolare sulle destinazioni di lungo raggio. Il 2022 si sta rivelando un anno positivo, di ripresa e rinascita: nel nostro percorso di risalita ai livelli pre-Covid, abbiamo già raggiunto e superato gli obbiettivi che ci eravamo fissati per quest’anno. Come tutte le aziende seguiamo con attenzione l’evolversi di questa fiammata inflattiva, soprattutto per gli aumenti dei carburanti, che impattano significativamente nel settore turistico. Abbiamo bisogno di tornare a correre come prima della pandemia, per questo stiamo seguendo la nostra linea di non scaricare interamente sui clienti gli aggravi di costi: rinunceremo a parte della marginalità pur di favorire i volumi di vendita”

La convention è anche il luogo dove confermare le novità della stagione invernale 2022: dal 19 dicembra apre negli Emirati Arabi a Fujairah il Veraresort Royal M, mentre passeranno da Veraresort e Veraclub il Veraclub Oasis Salinas Sea e il Veraclub Gangehi Island Resort & Spa, disponibili sul nuovo catalogo. Da febbraio 2023 partiranno inoltre le crociere sul Nilo, accolte con entusiasmo dal pubblico degli agenti.

Non è mancata un’attenta analisi della situazione distributiva che vede la sempre maggiore aggregazione delle agenzie in grandi network e la chiusura a causa della crisi di circa il 10% delle agenzie. La risposta di Veratour a questa situazione è quella di trasformare i Verastore nel “network virtuale” di Veratour. Questo vuol dire, in sostanza, far diventare i Verastore i distributori esclusivi del prodotto Veratour nei propri territori di riferimento: un modo per creare sinergie e che in ogni caso non prevede quote di affiliazione come nei network classici. ma piuttosto di avvicinare maggiormente chi produce e chi distribuisce per far crescere insieme l’azienda. Secondo i piani futuri di Veratour il 90% del fatturato del tour operator passerà dai Verastore nel prossimo triennio. Una chiara risposta anche a chi ha fatto polemiche sul tour operator per aver realizzato un sistema di multicanalità che non è ovviamente un segnale di diversificazione del business aziendale, ma semplicemente l’adeguamento a quello che già faceva il resto della concorrenza. Veratour sta infatti lavorando molto sullo sviluppo digitale e ha assunto personale preparato, proprio per affrontare la sfida della Digital Transformation

Con l’autunno ormai alle porte è giunta l’ora di tracciare una panoramica dei risultati di questa estate 2022, con un focus specifico sugli affitti brevi di ville e casali di pregio, che hanno assistito a un boom di richieste. Via la malinconia da rientro perché questa stagione estiva è stata all’insegna della ripresa: +52% di settimane prenotate rispetto al 2021 (stesso periodo di riferimento) e ritorno massiccio dei turisti stranieri, che con oltre l’86% di presenze nel Bel Paese fanno registrare un anno da record negli affitti brevi di tenute di pregio, a conferma di un trend del settore in ripresa.
Queste le prime stime della stagione turistica appena conclusa dell’Osservatorio Emma Villas, leader italiano nel settore del vacation rental (ossia affitti brevi di ville e tenute di pregio con piscina privata), realizzate analizzando le prenotazioni degli oltre 500 immobili gestiti in esclusiva tra ville e tenute di pregio nel nostro Paese, con circa 45.000 clienti italiani e internazionali ospitati nel corso della stagione.
Dai dati dell’Osservatorio registrati a metà settembre emerge come nel 2022 siano state oltre 7.200 le settimane prenotate di chi ha scelto una villa o un casale per le sue vacanze o momenti di relax. Un dato che supera il 2021 del 52% (nello stesso periodo si registravano 4773 settimane prenotate) e il 2019 del 70%.
Quale le regioni “regine” dell’estate, secondo i dati dell’Osservatorio Emma Villas? Al primo posto la Toscana, con 3.770 settimane prenotate e un indice di occupazione in alta stagione del 95%, al secondo posto, con oltre 1.200 settimane prenotate e un’occupazione delle strutture al 92%, l’Umbria. Completa il podio la regione Marche, con 434 settimane e un indice di occupazione che è arrivato al 92% in alta stagione. Ottimi risultati registrati anche per Sicilia ed Emilia Romagna, rispettivamente con 384 e 331 settimane prenotate. Ma se andiamo a guardare solo la percentuale del prenotato sul disponibile in alta stagione -la cui media nazionale è del 81%- scopriamo che c’è chi ha performato ancora meglio: è il caso delle ville in Abruzzo, occupate al 100% durante l’estate.

“Il soggiorno in ville di pregio è ormai un’opzione consolidata per il turismo internazionale e nazionale e i dati di quest’anno ci rendono ottimisti. Allo stesso tempo, però, il nostro ottimismo viene scalfito dalla preoccupazione per l”attuale situazione internazionale: l’inflazione, e quindi l’aumento del costo della vita, dell’energia, dei carburanti, e anche il rincaro dei voli italiani e internazionali, ad esempio, non fanno bene a nessun settore, in particolare quello del turismo. Il rilancio di questo settore rischia di essere vanificato, qualora non venissero apportate delle misure efficaci , in grado di tranquillizzare la clientela nazionale e internazionale e i proprietari delle strutture, preoccupati dal rincaro dei costi di gestione” spiega Giammarco Bisogno, Fondatore e CEO di Emma Villas. “Il tema dei costi energetici è cruciale per mantenere questa ripresa. Abbiamo assistito ad un vero e proprio boom di turisti stranieri e siamo molto contenti che dopo due anni di stop siano ritornati a trovarci i turisti inglesi e americani. Ma non solo, abbiamo registrato anche la conferma dei clienti europei e dei nostri connazionali che hanno dimostrato ancora un crescente interesse verso questa tipologia di vacanza. Una riprova che ci rende fieri e valorizza il nostro costante sforzo di elevare gli standard qualitativi delle strutture: ville dotate di tutti i comfort, alcune anche di area benessere, zona fitness, campi da calcetto e campi da tennis. Inoltre disponiamo di un servizio concierge dedicato, attivo 7 giorni si 7, per assistere i nostri ospiti dal momento della prenotazione alle fasi di check-out”.

A scegliere questa soluzione sono principalmente i turisti stranieri, che proprio quest’anno hanno registrato un record di prenotazioni. Inglesi (20%) e statunitensi (14%) al primo posto tra i clienti extra UE. Non mancano però nel Bel Paese coloriture europee, con i tedeschi (15%), in pole position. Nella classifica figurano anche gli italiani (14%), che provengono principalmente da Lombardia (42%), Lazio (14%) ed Emilia-Romagna (10%).

Ma perché scegliere questo tipo di vacanza? Il costo medio nazionale per l’affitto di una villa o tenuta di pregio è di circa € 4.173,00 a settimana. Si tratta di costi che diventano accessibili perché suddivisi tra più ospiti. Si possono quindi tradurre in una spesa media orientativa di circa 525 euro a persona per settimana, per soggiornare in dimore da “mille e una notte”. L’offerta di Emma Villas, ricca di un portfolio di oltre 500 ville e tenute di pregio, in 15 regioni, permette inoltre di riscoprire il territorio italiano da Nord a Sud, attraverso un vero e proprio “Grand Tour” del nostro Paese. A scegliere Emma Villas sono anche i proprietari: affidare una proprietà ad Emma Villas garantisce numerosi vantaggi come il reddito immediato e garantito nel tempo o la protezione assicurativa contro danni accidentali causati dagli ospiti fino a 20.000 euro. Oppure, per chi volesse attuare migliorie o interventi di ristrutturazione volti alla promozione di progetti virtuosi, come quelli per la sostenibilità ambientale, sono previsti anticipi e finanziamenti grazie a Emma Villas ReHome.

Amadeus Travel Pulse ha rivelato che per i primi quattro mesi del 2022 i volumi di ricerca in tutto il mondo sono aumentati, raggiungendo quasi i livelli del 2019.
Debbie Keller, Senior Vice President, Data e API Ecosystems, di Amadeus afferma, “È incredibilmente incoraggiante vedere un così forte interesse per i viaggi in tutto il mondo. Le query di ricerca dei viaggi aerei rappresentano uno dei principali set di dati che analizziamo per conoscere il sentiment dei viaggiatori e il modo in cui i mercati rispondono a situazioni in rapida evoluzione. Questa analisi dell’ecosistema dei viaggi rivela molto sulla fiducia dei viaggiatori e sulla loro volontà di viaggiare, e Amadeus è in grado di offrire questi dati grazie ai suoi strumenti avanzati di data analytics e alla sua presenza a livello globale nel settore dei viaggi.”

La ricerca turistica nel 2022 è vicina a quella del 2019

I volumi di ricerca a livello globale nell’ultima settimana di aprile hanno registrato una flessione di appena il 3% rispetto allo stesso periodo del 2019, confermando che la fiducia e la voglia di viaggiare continuano a crescere. In molti mercati principali si sono registrati aumenti a due cifre durante l’intero mese di aprile, con un incremento del 69% delle ricerche in Messico, del 29% in Canada e una crescita a una cifra negli Stati Uniti, con un aumento del 7%.
Le ricerche domestiche stanno guidando la ripresa, arrivando ad essere positive nell’ultima settimana di aprile con un aumento del 4% rispetto al 2019. Mercati come l’India (+47%) e l’Italia (+82%) sono in testa alla classifica.
Sebbene il mercato nazionale sia quello che ha recuperato di più, anche altri segmenti stanno mostrando una reale capacità di recupero. Le ricerche effettuate a livello intraregionale nell’ultima settimana di aprile sono calate solo del 4% rispetto al 2019, con una crescita straordinaria nel Regno Unito (+35%) e in Francia (+38%).
Anche le ricerche internazionali stanno registrando ottimi risultati. L’Argentina sta registrando uno dei migliori recuperi, con il 24% in più rispetto ai livelli del 2019.

Confronto tra le ricerche effettuate nel 2021

A livello globale, la ricerca è in forte rialzo se si confronta il 2021 con il 2022. I primi quattro mesi del 2022 hanno registrato un incremento medio del 69% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se si considerano i dati mensili, gennaio ha registrato un aumento del 37% rispetto all’anno precedente, febbraio del 77% e marzo del 67%. Infine, aprile è superiore del 94% rispetto alle ricerche dell’anno precedente.
Rispetto ai primi quattro mesi del 2021, le ricerche nazionali continuano a essere al primo posto, con un incremento del 73%, mentre le ricerche intra-regionali sono aumentate del 72% e quelle internazionali del 61%.

Combinazioni di città e rotte

I dati rivelano inoltre altri aspetti del settore aereo come un ritorno alla normalità. Ciò è vero per molte rotte, in particolare per quelle più consolidate in tutto il mondo. Delle 16 tratte più popolari, nove registrano volumi di ricerca paragonabili a quelli del 2019, tra cui Delhi-Toronto (+32%), Tel Aviv-New York (+90%), Seoul-New York (+10%), Buenos Aires-Madrid (+49%) e Montreal-Parigi (+60%).

Ryanair ha annunciato il più grande operativo sulla Puglia per l’estate 2022, con 75 rotte in totale, di cui 5 nuove da Bari verso Billund, Comiso, Edimburgo, Porto, Tel Aviv e sei nuove da Brindisi per Barcellona, Bordeaux, Genova, Perugia, Stoccolma e Zagabria.
Ryanair offrirà oltre 2,2 milioni di posti in partenza per l’estate 2022 (60% in più rispetto all’estate 2019) per fornire ai propri clienti pugliesi un’ampia scelta verso le principali destinazioni europee in Germania, Regno Unito e Italia, dando inoltre al turismo italiano una necessaria spinta dopo due estati perse.

L’operativo di Ryanair per l’estate 2022 sulla Puglia includerà:

  • 5 aerei basati in totale (3 a Bari e 2 a Brindisi) – 500 milioni di dollari di investimento
  • 75 rotte in totale -50 da Bari e 25 da Brindisi
  • 11 nuove rotte – da Bari verso Billund, Comiso, Edimburgo, Porto, Tel Aviv & da Brindisi per Barcellona, Bordeaux, Genova, Perugia, Stoccolma e Zagabria
  • circa 6,3 milioni di passeggeri previsti nel FY23
  • Oltre 4.700 posti di lavoro in totale (di cui 150 diretti)

Antonio Maria Vasile, Presidente Aeroporti di Puglia, ha dichiarato: “La forte comunione di intenti tra Aeroporti di Puglia e Ryanair continua a produrre risultati eccellenti per la nostra regione e per i settori economici che nei collegamenti aerei, rapidi, diretti ed economici, hanno un alleato fondamentale. Il forte interesse del vettore irlandese per la Puglia e per il turismo, settore trainante della nostra economia, si traduce in un operativo che copre oramai tutti i più importanti mercati. Un risultato che nasce da un ambizioso progetto di sviluppo della mobilità al servizio del turismo, della cultura e delle imprese pugliesi. L’espansione del network, nazionale e internazionale, rafforza l’azione di ripresa del traffico, già attestata a livelli prepandemia, e costituisce una straordinaria opportunità di sviluppo di una regione riconosciuta a livello internazionale quale brand di eccellenza e che ha dimostrato una straordinaria capacità di far fronte alla crisi pandemica”.