Dopo anni di incertezze, il desiderio di partire non solo resiste, ma si rafforza. Gli italiani tornano a pianificare le vacanze con anticipo e guardano con ottimismo ai ponti primaverili. A rivelarlo sono i dati dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG, secondo cui saranno oltre 21 milioni le persone in viaggio tra aprile e maggio, con più di 27 milioni di partenze complessive grazie a chi approfitterà di più di un’occasione per concedersi una pausa.
Pasqua, 25 aprile e 1 maggio si confermano momenti centrali per il turismo nazionale, con una netta preferenza per mete italiane, in particolare le località di mare e le grandi città d’arte. Le vacanze saranno soprattutto brevi o di media durata, da vivere in coppia, con soggiorni distribuiti tra alberghi, b&b, seconde case e abitazioni di amici o parenti. La Toscana si impone come regione regina per entrambi i formati di vacanza – breve o prolungata – mentre tra le destinazioni estere prevalgono Spagna e Francia.
Per la sola Pasqua si stimano oltre 10 milioni di italiani in partenza, il 25% in più rispetto al 2023. L’81% resterà entro i confini nazionali, con viaggi concentrati tra le località costiere, le città d’arte e alcune destinazioni di montagna. La durata media sarà di 3-4 notti e la spesa pro capite si aggira attorno ai 335 euro. Si viaggerà soprattutto in coppia (64%), mentre il 19% sceglierà una meta fuori dall’Italia.

Il ponte del 25 aprile, cadendo pochi giorni dopo Pasqua, garantirà una finestra perfetta per un’ulteriore vacanza: sono circa 9 milioni gli italiani interessati, molti dei quali hanno già scelto destinazione e struttura ricettiva. L’Italia rimane la scelta principale, anche se uno su quattro ha pianificato una fuga all’estero. In cima alle preferenze, ancora una volta, le mete balneari di Toscana e Lazio.
Per il ponte del primo maggio sono attesi oltre 8 milioni di viaggiatori, con una crescita del 13% rispetto al 2024. Anche in questo caso la maggior parte resterà nel Paese, optando per le classiche mete marittime e urbane. A dominare l’ospitalità saranno alberghi e bed & breakfast, con Lazio e Toscana nuovamente protagoniste.

Non mancano, però, elementi di preoccupazione. A sottolinearlo è Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio con delega al Turismo:
“I numeri sono incoraggianti e confermano una voglia diffusa di spostarsi, soprattutto all’interno del nostro Paese. Tuttavia, i dazi e le incertezze economiche stanno minando la fiducia delle famiglie. Serve una strategia politica chiara, che tuteli il turismo come motore della crescita nazionale”.
In sintesi, l’Italia sembra pronta a muoversi, a scegliere con più consapevolezza e a premiare le destinazioni che garantiscono esperienze, bellezza e prossimità. Una primavera che promette di segnare, per il turismo, un’ulteriore tappa sulla strada della normalizzazione.