Viva Wyndham V Samana, Las Terrenas

Pioniere nello sviluppo del turismo in Repubblica Dominicana, Viva Wyndham Resort festeggia 35 anni di attività e lo fa ritornando al TTG sullo stand della Repubblica Dominicana, dove tutto è iniziato ad opera di Ettore Colussi, e del suo socio Rafael Blanco. Era il 1987 e l’apertura del primo villaggio all inclusive sulla splendida spiaggia di Bayahibe, il Club Dominicus, dava il via al grande amore tra i turisti italiani e la destinazione caraibica, ancora oggi tra le più richieste e apprezzate dal nostro mercato.

Allo stand del TTG abbiamo incontrato Dominique Colussi, figlia dell’imprenditore italiano, Vice President of Development Viva Resorts che – insieme a Giuliana Carniel, Vice President Sales and Revenue Management Viva Wyndham Resorts – racconta i dati più che positivi della catena alberghiera, presente in Repubblica Dominicana con 5 strutture (le atre sono in Messico, con due resort a Playacar, e alle Bahamas, con il Viva Wyndham Fortuna Beach), e sottolinea l’impegno dell’azienda in tema di sostenibilità ambientale e sociale.

Dominique Colussi, Vice President of Development Viva Resorts

Ma torniamo alla Repubblica Dominicana, il Paese nei Caraibi che più ha recuperato dopo lo stop mondiale, anche per le scelte lungimiranti del governo (vedi nostro articolo qui). «Comparando i dati gennaio-agosto, la Repubblica Dominicana ha ampiamente superato nel 2022 i dati del 2019 (4,9 milioni di arrivi contro 4,6) – commenta Ettore Colussi, Presidente Viva Resorts -. questo dato nazionale si specchia in quelli della nostra azienda. Constatiamo che la destinazione non “passa di moda”, anzi crea repeaters; il Paese offre esperienze e paesaggi variegati e noi ci impegniamo incessantemente per rinnovare e potenziare le nostre proprietà, in termini di infrastrutture e di servizi. Per la prima volta nella nostra storia abbiamo chiuso i resort durante il lockdown; abbiamo reagito allo shock – non era mai accaduto in 35 anni – sfruttando il tempo per modificare, rinnovare, abbellire, studiare come evolvere. In una seconda fase abbiamo modificato le partnership commerciali, aprendoci ai mercati internazionali che via via potevano tornare a viaggiare. È stato bellissimo renderci conto che appena possibile, le persone sceglievano Dominicana».

Viva Wyndham Dominicus Beach, Bayahibe

Si comincia con Bayahibe dove sorgono Viva Wyndham Dominicus Beach e Viva Wyndham Dominicus Palace, dove l’occupazione nei primi otto mesi dell’anno ha superato il 92%. L’Europa si è ripresa la quota di mercato che aveva in questa zona affacciata sul Mar dei Caraibi, in particolare Italia, Francia e Germania. A Samanà c’è il Viva Wyndham V Samaná, un resort adult only che ha avuto nei primi otto mesi dell’anno un’occupazione media dell’85%, superando in alcuni momenti i numeri del 2019, già ottimi. Dominique Colussi ha commentato: “Viva Wyndham V Samaná era stato per noi una scommessa. Quando lo abbiamo aperto nel dicembre 2015, non sapevamo se il prodotto sarebbe riuscito a rimanere operativo 12 mesi l’anno: la località non è di massa, il segmento solo adulti è di nicchia. Invece il prodotto, che rappresenta il top della nostra gamma, è piaciuto moltissimo, al punto che abbiamo deciso di ampliarlo. In novembre inaugureremo altre 78 sistemazioni, sul lato opposto delle esistenti, disporremo di un ristorante a buffet ampliato rispetto al precedente e di un beach club ancora più ampio”. 

Viva Wyndham Tangerine, Cabarete

A Cabarete – una delle mete mondiali più rinomate per il kitesurf – è attivo il Viva Wyndham Tangerine che ha riscosso ottimi consensi, in particolare grazie a Germania, Stati Uniti, Canada e al mercato locale. Sempre sulla costa settentrionale, precisamente a Puerto Plata, V Heavens ha avuto un buon marketshare da gennaio ad aprile fra Europa, Stati Uniti e Dominicana; è rimasto chiuso da maggio a metà novembre per lavori di ampliamento. I menu di uno dei suoi ristoranti sono creati da una nota chef dominicana, ambasciatrice della cucina dominicana nel mondo e protagonista di Master Chef.

Giuliana Carniel, Vice President Sales and Revenue Management Viva Wyndham Resorts

In Italia Viva Wyndham Resorts ha un rapporto di partnership molto forte con il Gruppo Alpitour, attraverso i suoi vari brand, ed è del gruppo Alpitur anche Neos, la linea aerea che opera attualmente l’unico collegamento diretto tra l’Italia e la Repubblica Dominicana. Commenta Giuliana Carniel Vice President Sales and Revenue Management Viva Wyndham Resorts: «Nel 2022 raccogliamo i frutti di quando seminato durante gli ultimi due anni. Non ci siamo mai arresi e ci siamo mantenuti sempre attivi, flessibili, aperti a nuove realtà, come ad esempio quelle dell’accoglienza di produzioni di film e reality, una dimensione a sé che però ha contribuito a sostenere i nostri resort a Samaná e Cabarete. Menzione d’onore al nostro staff, sempre presente, instancabile; abbiamo lavorato come non mai per cercare mercati, adattarci alle realtà e continuare a promuovere i nostri hotel».

Autore

  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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