Il mondo piange la scomparsa di Sua Altezza il Principe Karim Aga Khan IV, leader spirituale dei musulmani ismailiti e figura centrale nella trasformazione del turismo di lusso in Italia. Deceduto il 4 febbraio 2025 a Lisbona all’età di 88 anni, lascia un’eredità di valore inestimabile, non solo per la comunità ismailita ma anche per il turismo italiano, in particolare per la Costa Smeralda, da lui fondata e trasformata in una delle destinazioni più iconiche a livello globale.
Una visione illuminata per la Sardegna
Nato il 13 dicembre 1936 a Ginevra, Karim Aga Khan assunse la guida della comunità ismailita nel 1957, succedendo al nonno. Oltre al suo ruolo religioso, si distinse come imprenditore, filantropo e innovatore. Alla fine degli anni ’50, ancora giovanissimo, giunse in Sardegna e intuì il potenziale straordinario della Gallura, allora una terra incontaminata e priva di infrastrutture turistiche. Il 14 marzo 1962 inaugurò Porto Cervo, trasformando la Costa Smeralda in un simbolo del lusso e dell’eccellenza turistica.
Grazie alla sua visione, la Costa Smeralda divenne un modello di sviluppo sostenibile e di alta gamma, mantenendo intatta la bellezza naturale della Sardegna e valorizzandone il patrimonio paesaggistico. La collaborazione tra Aga Khan, le istituzioni locali e alcuni tra i migliori architetti e urbanisti dell’epoca portò alla creazione di un sistema turistico che ha rivoluzionato l’intera regione, con ricadute positive sull’economia, sull’occupazione e sull’identità del territorio.
Un’eredità che continua
Il Consorzio Costa Smeralda e Smeralda Holding hanno ricordato con commozione la figura del Principe Karim Aga Khan, esprimendo il loro cordoglio alla Principessa Zahra e a tutta la famiglia le più sentite e affettuose condoglianze, sottolineando il ruolo chiave che ha avuto nello sviluppo della Sardegna. “Grazie alla sua straordinaria visione e al suo grande amore per il territorio, Karim Aga Khan ha costruito un modello turistico che è diventato famoso nel mondo, lasciando un segno indelebile nella storia di Arzachena, della Gallura e dell’intera Sardegna”, si legge nella nota ufficiale.
Dove prima c’era solo natura selvaggia, sono state realizzate infrastrutture moderne, porti turistici, hotel di lusso, ville esclusive e servizi di eccellenza, trasformando la Costa Smeralda in una delle mete più ambite dal jet set internazionale. Non solo una destinazione di prestigio, ma anche un esempio di come il turismo possa coniugarsi con la tutela ambientale e con la valorizzazione culturale.
Ancora oggi, il lavoro iniziato da Karim Aga Khan prosegue attraverso il Consorzio Costa Smeralda e le realtà che ne portano avanti la missione, con l’obiettivo di preservare e sviluppare questo patrimonio secondo i principi di qualità, sostenibilità e innovazione.
Un tributo istituzionale e popolare
La scomparsa di Aga Khan IV non è solo un lutto per la comunità ismailita, ma anche per tutti coloro che hanno beneficiato della sua lungimiranza. In segno di rispetto, i Comuni di Arzachena e Olbia hanno proclamato il lutto cittadino, riconoscendo ufficialmente il contributo inestimabile del Principe al territorio e alla sua crescita economica e culturale.
Il suo impegno filantropico e imprenditoriale, la sua passione per l’arte e l’architettura, il suo ruolo di innovatore nel mondo del turismo di lusso resteranno scolpiti nella storia della Sardegna e del turismo italiano. Karim Aga Khan IV ha saputo trasformare un sogno in realtà, regalando all’Italia una delle sue destinazioni più esclusive e amate, destinata a brillare ancora per le generazioni future.