In questo articolo:
- 1 Budget in crescita e strategie sempre più sofisticate
- 2 Sfide crescenti e campagne multicanale più complesse
- 3 L’intelligenza artificiale ridefinisce il marketing delle destinazioni
- 4 Dall’approccio stagionale alle campagne always-on
- 5 Brand awareness e strategie full funnel
- 6 Dati e analisi: una risorsa ancora sottoutilizzata
- 7 Marketing cooperativo in crescita, soprattutto in Europa
- 8 Social media e nuovi formati video
Sojern, piattaforma leader nel marketing digitale per il settore turistico, ha pubblicato il nuovo rapporto “State of Destination Marketing 2025”, realizzato in collaborazione con Benchmark Research Partners e con il supporto di Brand USA, Destination Canada, European Travel Commission e Caribbean Tourism Organization. Il report analizza le principali tendenze che stanno ridefinendo le strategie delle Destination Marketing Organization (DMO), mettendo in evidenza l’evoluzione delle campagne pubblicitarie e l’adozione dell’intelligenza artificiale.
Budget in crescita e strategie sempre più sofisticate
Secondo il report, l’85% delle DMO ha mantenuto o aumentato il budget destinato alla pubblicità digitale rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la necessità di dimostrare il ritorno sugli investimenti rimane una priorità, spingendo gli operatori a sfruttare strumenti avanzati per migliorare il coinvolgimento dei viaggiatori. Basato su dati raccolti da quasi 200 DMO globali, enti turistici e dipartimenti governativi, il report evidenzia la resilienza della pubblicità digitale. Il 97% delle DMO utilizza annunci display, il 90% investe nei social media e l’80% si affida al search marketing per raggiungere il pubblico.
Sfide crescenti e campagne multicanale più complesse
Le DMO devono affrontare risorse limitate e pressioni crescenti per ottenere risultati tangibili. Il 60% degli intervistati usa i click come principale metrica di valutazione, ma il 54% segnala difficoltà nel dimostrare un ROI chiaro. Inoltre, il 37% indica il monitoraggio e l’attribuzione dei risultati come le principali sfide delle campagne digitali. L’83% delle DMO ha adottato la pubblicità programmatica, sfruttandone la tracciabilità e la precisione per ottimizzare gli investimenti pubblicitari.
L’intelligenza artificiale ridefinisce il marketing delle destinazioni
L’adozione dell’AI sta crescendo: il 63% delle DMO la utilizza per la creazione di contenuti, mentre solo il 28% la impiega per l’analisi dei dati. Questo evidenzia un’opportunità ancora inesplorata per migliorare le strategie decisionali attraverso l’intelligenza artificiale. La carenza di competenze e risorse rappresenta un ostacolo chiave, ma anche un’area di sviluppo cruciale per il futuro.
Dall’approccio stagionale alle campagne always-on
Se tradizionalmente le DMO hanno puntato su campagne stagionali, il 52% ora preferisce un modello always-on, contro il 40% che mantiene una strategia legata alla stagionalità. Questo cambiamento si traduce in una maggiore continuità nella brand awareness e in un coinvolgimento più stabile del pubblico. Un aspetto sempre più rilevante è la personalizzazione: il 66% delle DMO si concentra su target specifici, come gli appassionati di outdoor, ma solo il 15% utilizza tecniche avanzate di personalizzazione in tempo reale. Questo suggerisce ampi margini di miglioramento per creare esperienze su misura per i viaggiatori.
Brand awareness e strategie full funnel
Dopo la pandemia, le DMO hanno privilegiato campagne orientate ai risultati immediati per sostenere la ripresa del settore. Ora l’attenzione si sposta verso strategie di lungo periodo, con un equilibrio tra approcci mirati per singole fasi e strategie full funnel. Rispetto al 2024, quando il full funnel dominava per il 70%, nel 2025 si assiste a una distribuzione più bilanciata.
Dati e analisi: una risorsa ancora sottoutilizzata
I dati rappresentano un asset fondamentale per le DMO, ma la loro gestione efficace rimane una sfida. Il 51% delle DMO ritiene che l’analisi dei dati sia un problema significativo, mentre il 45% fatica a trasformare le informazioni in strategie attuabili. Tuttavia, il report evidenzia che l’84% utilizza i dati per migliorare il marketing digitale, il 75% per monitorare il comportamento dei visitatori e il 69% per ricerche di mercato.
Marketing cooperativo in crescita, soprattutto in Europa
Il marketing cooperativo tra DMO, hotel, attrazioni e compagnie aeree sta guadagnando terreno. In Europa, la partecipazione è aumentata del 16% rispetto all’anno precedente, segno di una maggiore collaborazione per ottimizzare risorse e ampliare la portata delle campagne.
Social media e nuovi formati video
I social media restano centrali per le strategie di marketing turistico: il 91% delle DMO li utilizza attivamente, con Facebook e Instagram ai primi posti tra i canali preferiti. Tuttavia, emergono nuovi formati come la TV digitale (CTV) e i video di breve durata, offrendo alle DMO nuove opportunità per creare contenuti coinvolgenti e visivamente accattivanti.