Renato Scaffidi, country manager Italia di Air Europa

«Siamo molto soddisfatti» – annuncia Renato Scaffidi, country manager Italia di Air Europa nel primo incontro dopo due anni e mezzo con la stampa trade – «perché nei primi 5 mesi dell’anno abbiamo un fatturato addirittura superiore del 2% rispetto allo stesso periodo del 2019, pur con la metà dei voli settimanali su Madrid. Erano 56 nel 2019 (tre da Roma, tre da Milano e due da Venezia) e oggi sono 28 (due da Roma e due da Milano), ma sopperiamo con l’introduzione sulla tratta da Milano dei Dreamliner, che portano 120 passeggeri in più del 737. È certo la crescita si deve anche all’aumento delle tariffe, che mediamente hanno subito un rincaro da 50 € a 100 € causa costo del carburante – aggiunge Scaffidi – ma anche all’ottimizzazione dei riempimenti, con i nostri arerei che segnano un load factor del 90%. Intravediamo la possibilità di incrementare le rotazioni». Nel successo della compagnia c’è il fatto che anche durante la crisi non è stata mai abbandonata nessuna rotta (grazie al traffico etnico, che ha continuato a volare durante la pandemia) e anche il grande lavoro delle agenzie e dei Tour Operator che in Italia gestiscono il 90% delle pratiche.

Scaffidi ha anche annunciato che entreranno in flotta entro giugno 4 nuovi B787 Dreamliner acquistati direttamente sul mercato che avranno una configurazione diversa da quelli attualmente in flotta. Infatti i nuovi aerei – che saranno adibiti principalmente a destinazioni leisure – avranno solo la classe Economy e la Economy Premium, contrariamente ai Dreamliner già in flotta che hanno la business class con configurazione 2-2-2 sui 787-800 e la configurazione 1-2-1 sui 787-900. Una classe particolarmente apprezzata dai viaggiatori d’affari e su cui la compagnia ha investito molto. Il business travel mostra tra l’altro segnali di ripresa molto forti, tanto che in alcune tratte la domanda è superiore all’offerta, come ammette lo stesso Scaffidi. E questo anche grazie al lavoro svolto durante gli anni di pandemia che sono stati utilizzati per riflessioni sul miglioramento del prodotto e del servizio di bordo, fondamentale quando l’aereo ha un alto tasso di riempimento.

Per quanto riguarda la winter, oltre alla conferma di tutte le destinazioni estive, ci sarà la riapertura delle rotte sul nord est del Brasile, con Salvador de Bahia, Recife e Fortaleza, che sono stati momentaneamente messi in stand by sia a causa della diminuzione della domanda che per la carenza di aerei. Problema che sarà risolto con l’arrivo entro fine anno di 11 nuovi aeromobili, che porteranno la flotta a 50 unità.

Nessuna notizia ufficiale invece sull’acquisizione da parte di Iag, di cui si parla da novembre 2019, mentre sembra confermato il prestito da parte di Iberia di 100 milioni che dovrebbero garantire il diritto di prelazione sul 20% della compagnia. «Per adesso siamo concorrenti – commenta Scaffidi – e continuiamo ad agire con l’unico scopo di migliorare sempre le prestazioni, i servizi e il fatturato di Air Europa».  

Autore

  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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