Copenaghen lancia DestinationPay: il turismo che premia i comportamenti virtuosi

Copenaghen scommette su un nuovo modello di turismo sostenibile e lo propone al mondo. Al Forum Europeo del Turismo, nella capitale danese, è stato presentato DestinationPay, l’evoluzione internazionale del progetto CopenPay, con l’obiettivo di trasformare i viaggiatori in alleati delle città che visitano. L’idea è semplice: chi compie azioni positive per l’ambiente e la comunità viene ricompensato con accessi gratuiti o agevolati a esperienze culturali, musei, attività e servizi.

Il meccanismo è già collaudato. Raccogliere rifiuti lungo i canali, spostarsi in bicicletta invece che in auto, scegliere mezzi pubblici o partecipare a iniziative ambientali non è solo una scelta etica, ma diventa una moneta simbolica che permette di ottenere benefici concreti. DestinationPay nasce per offrire alle città interessate una piattaforma operativa, completa di strumenti, linee guida e quadro metodologico, per replicare il modello su scala globale.

A svilupparlo è Wonderful Copenhagen, l’ente del turismo della capitale danese. «Abbiamo osservato come i nostri visitatori cerchino sempre più esperienze significative. Non vogliono solo vedere una città, ma sentirsi parte di essa. CopenPay ha dato questa possibilità. DestinationPay è il modo per portare questa mentalità nel mondo», spiega Søren Tegen Petersen, CEO dell’organizzazione.

Con il lancio ufficiale, Copenaghen invita apertamente città e regioni a entrare nel progetto. L’obiettivo dichiarato è generare un effetto moltiplicatore: anche premiando solo una parte dei visitatori, ogni destinazione può creare valore diffuso e migliorare la qualità complessiva dell’esperienza turistica. Per facilitare l’adesione, a febbraio è previsto un webinar gratuito rivolto agli operatori del settore, durante il quale saranno presentati strumenti, dati e un manuale operativo sviluppato negli ultimi due anni.

Il contesto globale rende l’iniziativa particolarmente rilevante. Entro il 2030, secondo le stime, gli arrivi turistici internazionali potrebbero raggiungere quota 1,8 miliardi. Un volume che impone nuove strategie per contenere l’impatto ambientale e sociale dei viaggi. Non a caso, oltre 100 destinazioni hanno già contattato Wonderful Copenhagen per replicare il modello, dando vita a una rete internazionale in espansione.

La prima città a muoversi è stata Berlino, che ha già annunciato il lancio estivo di BerlinPay. «Il cambiamento funziona meglio quando le persone lo vivono in prima persona», spiega Sabine Wendt, coinvolta nel progetto per la capitale tedesca. «A Berlino stiamo lavorando a una versione su misura, insieme ai partner del comparto turistico».

In Francia, anche la Normandia guarda con attenzione all’esperienza danese. La regione ha già avviato il Low-Carbon Rate, uno sconto del 10% per chi arriva in treno o autobus e utilizza mezzi sostenibili per spostarsi. Un’iniziativa nata dal Museo canadese di Juno Beach e oggi estesa a livello territoriale. «CopenPay ci ha ispirato a portare il nostro progetto su un altro livello. Le potenzialità di un’applicazione internazionale sono enormi», osserva Michael Dodds, direttore dell’ufficio turistico della Normandia.

Il progetto segna un passaggio culturale significativo: dal turismo come semplice consumo al turismo come partecipazione attiva. Un cambio di paradigma sostenuto anche a livello europeo. «Sosteniamo CopenPay dal principio perché interpreta la visione del nostro Transition Pathway for Tourism, dove innovazione e sostenibilità camminano insieme. Il passo globale compiuto da Copenaghen con DestinationPay può ispirare molte destinazioni», commenta Apostolos Tzitzikostas, Commissario europeo per i Trasporti e il Turismo sostenibili.

I numeri del progetto pilota parlano di un riscontro concreto. Oltre 30 mila partecipanti dal lancio, più di 100 partner locali coinvolti tra hotel, musei, ristoranti e attrazioni, incremento del 59% nel noleggio di biciclette durante l’iniziativa. Sette partecipanti su dieci dichiarano di aver cambiato abitudini anche una volta tornati a casa, mentre il 98% consiglierebbe CopenPay ad altri viaggiatori.

Secondo una recente indagine di Booking.com, sette persone su dieci vogliono lasciare le destinazioni visitate in condizioni migliori rispetto a come le hanno trovate. DestinationPay prova a trasformare questa aspirazione in un sistema strutturato. Non più solo “viaggiare”, ma contribuire. E, in cambio, vivere il territorio in modo più autentico.

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