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Il turismo congressuale e fieristico conferma la sua centralità per il sistema economico italiano. A dimostrarlo sono i dati presentati da ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo in occasione di IMEX 2025, la principale fiera europea dedicata al settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences, Exhibitions), in corso a Francoforte fino al 22 maggio.
Nel 2024 l’Italia ha accolto circa 850 mila viaggiatori internazionali in occasione di eventi fieristici e congressuali, con una spesa turistica complessiva pari a 800 milioni di euro e oltre 2,75 milioni di pernottamenti registrati sul territorio nazionale.
ENIT partecipa a IMEX con un proprio stand istituzionale che ospita 78 co-espositori, tra cui 10 Regioni italiane e una selezione di aziende del settore, testimoniando la forte sinergia tra pubblico e privato nella promozione dell’offerta MICE del Paese.
Fiere e congressi, crescono flussi e impatto economico
Nel dettaglio, nel 2024 sono stati 340 mila i viaggiatori stranieri arrivati in Italia per congressi (+22,7% sul 2023), mentre 500 mila hanno partecipato a fiere (+18,3%). I pernottamenti legati ai congressi hanno raggiunto quota 1,15 milioni (+14,5%) e quelli legati alle fiere 1,59 milioni (+18,4%).
La spesa turistica generata da questi flussi ha segnato un importante balzo in avanti:
- 270 milioni di euro per i viaggi legati a congressi (+20%)
- 530 milioni di euro per quelli legati alle fiere (+27,7%)
“Il MICE rappresenta un segmento strategico per la nostra economia turistica – ha dichiarato Ivana Jelinic, Amministratore Delegato di ENIT –. Oltre agli effetti diretti in termini economici, fiere e congressi alimentano il turismo di ritorno e valorizzano la reputazione dell’Italia come destinazione di qualità, in grado di rispondere a esigenze diverse, tra business, cultura, enogastronomia e accoglienza”.
I principali mercati esteri: Germania in testa, USA primi per spesa
A livello di provenienza dei flussi internazionali legati al MICE, la Germania guida la classifica con il 13% degli arrivi e dei pernottamenti. Seguono:
- Francia (10,3% viaggiatori; 6,7% notti)
- Regno Unito (7,9% viaggiatori; 8,2% notti)
- Spagna (7,7% viaggiatori; 7,2% notti)
- Stati Uniti (5,7% viaggiatori; 8% notti)
Dal punto di vista della spesa turistica, invece, sono proprio gli USA a generare l’impatto maggiore (14,5% del totale), seguiti da Germania (10,6%), Francia, Regno Unito, Giappone e Spagna.
“Essere presenti a IMEX significa non solo posizionarsi nel mercato MICE globale, ma anche consolidare relazioni chiave – ha sottolineato Massimo Darchini, Console Generale d’Italia a Francoforte –. L’Italia dimostra ancora una volta la capacità di fare sistema e di valorizzare il connubio tra istituzioni e imprese private per promuovere l’incoming ad alto valore aggiunto”.
Focus Germania: un mercato prioritario anche per il leisure
Particolare attenzione è riservata proprio al mercato tedesco, strategico non solo per il MICE ma anche per il turismo leisure. Nel 2024 i viaggiatori tedeschi hanno speso in Italia quasi 9 miliardi di euro, segnando una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati ENIT, nel periodo maggio 2024-aprile 2025, sono stati 31,3 milioni i turisti tedeschi in viaggio all’estero, e l’Italia si conferma la seconda meta europea preferita, con l’8,3% dei flussi complessivi, in crescita del 10%.
Per il 2025, le previsioni stimano un +4,3% negli arrivi dalla Germania, con una predominanza del turismo leisure (41,6%), ma con una componente business significativa (19,1%).
L’Italia guarda al futuro del MICE
La partecipazione a IMEX 2025 rappresenta per l’Italia una vetrina strategica per rafforzare il posizionamento internazionale del Paese nel segmento MICE. Con la crescente domanda di eventi sostenibili, esperienziali e diffusi sul territorio, ENIT punta su una promozione integrata che valorizzi non solo le grandi città congressuali ma anche le destinazioni emergenti, capaci di offrire autenticità, servizi e infrastrutture all’altezza delle aspettative dei buyer internazionali.