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Nonostante uno scenario internazionale segnato da incertezze economiche e tensioni geopolitiche, il desiderio di viaggiare rimane solido anche per l’estate 2025. A confermarlo è l’ultima analisi pubblicata da Sojern, piattaforma globale di marketing digitale specializzata in turismo e hospitality, che evidenzia una domanda in linea con i livelli del 2024 e orientata sempre più verso mete temperate, itinerari culturali e soggiorni più brevi o a distanza contenuta.
Secondo Daniele Manetti, direttore commerciale Italia di Sojern, i brand turistici che riescono ad adattarsi rapidamente al mutare degli scenari sono quelli che ottengono i risultati migliori. “In un contesto così fluido – spiega – la chiave è l’utilizzo intelligente dei dati sulle intenzioni di viaggio, per coinvolgere i viaggiatori con messaggi mirati, al momento giusto e sui canali più efficaci. Mai come oggi è cruciale affinare le strategie di acquisizione”.
Stati Uniti: turismo interno stabile, calano le partenze internazionali
Negli Stati Uniti, i viaggi domestici guadagnano terreno a scapito delle partenze all’estero. I dati mostrano un incremento del 2% nei voli nazionali, con un rafforzamento delle prenotazioni verso mete iconiche come New York, Orlando e Miami. A frenare i flussi verso l’estero contribuiscono dinamiche macroeconomiche e una maggiore cautela dei consumatori: in calo i voli verso il Messico (-9%), l’Asia (-4%), l’Europa (-4%) e i Caraibi (-2%).
Al contrario, eventi sportivi come la FIFA Club World Cup 2025™ in programma tra giugno e luglio promettono di attirare consistenti flussi sia interni che internazionali verso città ospitanti come Los Angeles, New York e Miami.
Sul fronte delle destinazioni estere preferite dagli statunitensi, il Regno Unito (8,8%) mantiene il primato, seguito dal Messico (7,8%) e dall’Italia (7,2%). In crescita anche i flussi verso il Canada (+6%), mentre i viaggiatori canadesi sembrano orientarsi verso altre mete del continente, privilegiando il Messico con un balzo tra il 10% e il 25% nelle prenotazioni estive.
Per quanto riguarda i flussi tra Italia e Stati Uniti, le prenotazioni in partenza dal nostro Paese restano stabili o in leggera crescita, con un +10% a maggio e un +3% a giugno rispetto al 2024.
America Latina: la riscoperta del turismo domestico e del patrimonio culturale
Il Messico conferma la sua attrattività estiva, soprattutto per i turisti nazionali (+15%). Tra le destinazioni più scelte figurano Cancun (55%), Città del Messico (16%) e Cabo San Lucas (14%). Gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato estero, con il 70% delle prenotazioni in entrata.
In Sud America, spiccano Perù e Brasile. Il primo registra un +7% nelle prenotazioni, grazie al traino culturale di Machu Picchu e al clima favorevole della stagione secca. Il Brasile, invece, fa segnare numeri record: +6% nei voli estivi, +17% nelle ricerche alberghiere e un boom dei viaggiatori latinoamericani (+71%), seguiti da statunitensi (+12%) ed europei (+21%). Le mete più richieste: San Paolo e Rio de Janeiro.
Europa: meno sole e mare, più mete fresche e appuntamenti culturali
Con le temperature in aumento e l’allarme per le ondate di calore, gli europei mostrano una crescente preferenza per le destinazioni del nord. Il Regno Unito registra un +12% nei voli in arrivo, grazie anche a un’offerta culturale particolarmente ricca: tra i principali eventi estivi, il tour dei Coldplay, la reunion degli Oasis e i festival musicali di Glastonbury e Reading.
Destinazioni come Estonia (+32%), Islanda (+17%) e Norvegia (+11%) beneficiano della tendenza alle “vacanze al fresco”, mentre Portogallo (+7%), Spagna (+3%) e Francia (+1%) restano tra i favoriti del turismo estivo tradizionale. In particolare, il Portogallo registra un +13% nelle ricerche di hotel, con una domanda USA in forte crescita (30% delle prenotazioni).
In Francia, Parigi continua a catalizzare i flussi estivi sull’onda lunga dei Giochi olimpici del 2024. Anche l’Italia mantiene la sua attrattività: Roma domina con il 34% delle prenotazioni di voli internazionali in arrivo, seguita da Milano (17%), Venezia (10%) e Firenze (7%). Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato d’origine per i viaggiatori estivi in Italia, con il 28% delle prenotazioni.
In lieve crescita anche la Svizzera (+2%), probabilmente sostenuta dal calendario calcistico europeo, con l’UEFA Women’s EURO 2025 in programma.
Asia e Medio Oriente: segnali positivi, ma la ripresa resta disomogenea
Negli Emirati Arabi Uniti si registra una crescita costante: +4% nei voli internazionali e +20% nelle prenotazioni alberghiere, con India, Arabia Saudita e Regno Unito come principali bacini di utenza.
In Asia, Singapore guadagna un +5% nei voli in entrata, con una domanda forte da Cina, India e Australia. Anche la Thailandia cresce (+2%), alimentata da mercati regionali come Cina, Giappone e Corea del Sud.
Permane invece un approccio prudente nei viaggi outbound dall’Asia orientale. I viaggiatori di Giappone e Corea del Sud preferiscono mete vicine come Shanghai, Taiwan e Bangkok, mentre perde quota Jeju, isola coreana che scende dal 25% al 14,6% nella quota di prenotazioni.
In Oceania, l’Australia registra un incremento del 10% nella domanda, con afflussi da Nuova Zelanda (+14,6%), Cina (+12,4%) e Stati Uniti (+9%). Le città più attrattive restano Sydney, Brisbane e Melbourne.