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Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha aggiornato nei giorni scorsi il livello di allerta per i cittadini americani in viaggio in Italia, passando da Livello 1 (“Usare le normali precauzioni”) a Livello 2 (“Esercitare maggiore cautela”). La motivazione principale dietro questa decisione è il possibile rischio di attentati terroristici in aree pubbliche, soprattutto in vista dell’estate e dei numerosi eventi internazionali in programma in Europa. Allo stesso livello dell’Italia, in Europa, ci sono Germania, Francia, UK, Belgio e Spagna: tutte hanno ricevuto l’aggiornamento del livello di allerta durante il mese di maggio 2025. Si tratta di una mossa che fa discutere, anche per le sue ricadute in termini di percezione della sicurezza e di impatto sui flussi di incoming verso l’Europa.
Come funziona il sistema di Travel Advisory
Il sistema di Travel Advisory del Dipartimento di Stato USA prevede 4 livelli di allerta per i viaggi all’estero:
- Livello 1 – Normali precauzioni: il Paese è considerato sicuro, basta comportarsi con attenzione generale. Esempi attuali: Svizzera, Malta, Giappone, Repubblica Ceca
- Livello 2 – Maggiore cautela: esistono rischi specifici (terrorismo, criminalità, disordini). Viaggio possibile, ma con vigilanza.
- Livello 3 – Rivalutare il viaggio: rischio elevato. Si consiglia di evitare viaggi non essenziali. Esempi attuali: Uganda, Bangladesh, Colombia
- Livello 4 – Non viaggiare: rischio estremo (guerre, terrorismo, crisi umanitarie). Viaggio sconsigliato in modo assoluto. Esempi attuali: Russia, Corea del Nord, Venezuela, Siria, Yemen
I livelli sono aggiornati in base all’evolversi della situazione internazionale.
Implicazioni per il turismo europeo
L’innalzamento del livello di rischio – pur non accompagnato da restrizioni di viaggio – potrebbe avere un effetto deterrente per una parte della clientela americana più sensibile al tema della sicurezza. Secondo le stime dell’European Travel Commission, gli Stati Uniti rappresentano una delle principali fonti di turismo extraeuropeo, con l’Italia che solo nel 2024 ha accolto oltre 6 milioni di turisti americani, molti dei quali attratti da arte, enogastronomia e itinerari culturali.
Nel breve periodo, tour operator e albergatori temono cancellazioni last-minute o una intensificazione del calo di prenotazioni dagli USA, già in atto per ragioni geopolitiche. Diversi enti del turismo hanno già iniziato a rassicurare i viaggiatori, ribadendo che l’allerta è precauzionale e che le condizioni di sicurezza nel Paese restano sotto controllo.
Una misura di sicurezza o un’azione protezionistica?
Il provvedimento ha suscitato anche interpretazioni critiche. Alcuni osservatori si domandano se l’avviso non possa rientrare, almeno in parte, in una strategia più ampia per favorire il turismo domestico statunitense o dirottare le scelte di viaggio verso destinazioni americane o dei Caraibi, considerate “più sicure” secondo le stesse classificazioni del Dipartimento di Stato.
Va ricordato che l’amministrazione USA utilizza queste scale di rischio non solo per motivi di sicurezza ma anche come leva diplomatica o segnale politico, in un periodo in cui le relazioni transatlantiche sono influenzate da temi complessi come la gestione della guerra in Ucraina, il conflitto in Israele e le politiche sui dazi. Non ci sono però prove concrete che indichino una volontà di penalizzare l’Europa turistica per motivi economici o politici, trattandosi di un innalzamento a livelli bassi. Più probabilmente, la decisione riflette una maggiore prudenza generale dell’amministrazione USA in un contesto globale percepito come instabile.
Cosa succede ora
Per il viaggiatore americano medio, questo significa solo una maggiore attenzione richiesta durante gli spostamenti, ma nessuna limitazione formale. Le ambasciate e i consolati statunitensi continuano a operare normalmente e i voli non sono soggetti a modifiche. Le compagnie assicurative, tuttavia, potrebbero aggiornare le condizioni delle polizze viaggio in funzione del nuovo livello di rischio. L’effetto sull’estate 2025 sarà misurabile solo nelle prossime settimane, in un trend generale che vede già cautela nelle prenotazioni da parte dei turisti USA: