Il Gruppo Bulgarella ha avviato i lavori di riqualificazione dell’Hotel Bristol a Viareggio, di proprietà del gruppo, e ha in programma anche un restyling dell’Hotel Viareggio. Per l’Hotel Bristol, questo progetto rappresenta un considerevole investimento da 10 milioni di euro e prevede la sua trasformazione in un hotel a cinque stelle, con l’obiettivo di riaprire nel 2025. Attualmente, i lavori si concentrano sulla rimozione degli arredi esistenti e sulla demolizione degli interni, ma si prevede un ampio restyling che includerà l’aumento della capacità ricettiva, il consolidamento strutturale, il rifacimento dell’impiantistica e una riorganizzazione degli spazi interni.
Il progetto, curato dall’ingegnere Ignazio Bulgarella per la parte strutturale e dall’architetto Giuseppe Cosentino per la parte architettonica, comporterà l’installazione di una struttura in acciaio sopraelevata, che ospiterà il ristorante, la cucina e una piscina a sfioro con vista mare. Al termine dei lavori, l’Hotel Bristol disporrà di 61 camere, spazi per ristorazione, reception, sale colazione e una piccola attività commerciale. Le camere, di diverse tipologie, saranno dotate di un sistema di domotica.
Nel frattempo, il Gruppo Bulgarella assumerà la gestione diretta dell’Hotel Viareggio, un hotel a quattro stelle situato a Viareggio, a partire da ottobre. Questa struttura, situata vicino al lungomare cittadino, presenta un design moderno basato su materiali naturali e tecnologie avanzate. Sarà rivolta sia a clienti business che a coppie e famiglie in cerca di relax in Versilia. Per l’Hotel Viareggio, il Gruppo prevede un intervento di ammodernamento delle parti comuni del valore di circa un milione di euro, con l’obiettivo di completare i lavori entro fine dicembre 2023 e offrire un servizio di ospitalità all’altezza degli standard moderni.
“L’obiettivo – spiega Ray Lo Faso, Direttore Generale del Gruppo Bulgarella – è chiudere il cantiere in tempo per la stagione 2025 e trasformare l’hotel in un 5 stelle. In questa fase i lavori si concentrano sullo smaltimento dei vecchi arredi per poi passare alla demolizione degli interni, ma il restyling è di ben più ampio respiro”.