Il nuovo studio “Simplifying Managed Travel 2.0,” pubblicato dalla Association of Corporate Travel Executives (ACTE) in collaborazione con HRS, rivela che i responsabili dei programmi di viaggio sono determinati a semplificare l’esperienza del business travel, incontrando tuttavia molteplici ostacoli.
Oggi i viaggiatori d’affari sono abituati ad una esperienza di prenotazione dei viaggi personali molto intuitiva, resa ancora più semplice da app e siti web single-stop. Come già evidenziato dallo studio “Simplifying Managed Travel” del 2017, la nuova ricerca illustra che i travel buyer sono impegnati nella semplificazione dell’esperienza del business travel. Nel 2017, il 72% dei travel buyer indicavano che iniziative per migliorare l’efficacia dei loro programmi di business travel supportavano il raggiungimento degli obiettivi complessivi dell’azienda di appartenenza. Nel nuovo studio, il numero ha raggiunto la quasi totalità, con il 97%.
I responsabili dei viaggi hanno indicato tre obiettivi principali per la semplificazione: cost saving, migliore duty of care e maggiore produttività dei viaggiatori. Ognuna di queste può essere migliorata, su diversi livelli, semplificando il travel program.
Superare gli ostacoli e entrare in contatto con gli stakeholder più collaborativi
L’ostacolo più significativo è dato dalla definizione delle priorità aziendali, una sfida identificata da circa il 46% dei Travel Buyer. La seconda sfida è in funzione della dimensione del programma di viaggio: gli intervistati con programmi annuali dai 50 milioni di dollari in su hanno citato lo staff limitato, mentre programmi di dimensione media hanno riportato la mancanza di supporto da parte della leadership.
Per superare queste barriere è fondamentale l’allineamento con gli stakeholder interni ed esterni. L’identificazione degli stakeholder più utili nell’implementazione delle iniziative di semplificazione, mostra come il business travel sia cambiato negli ultimi due decenni: