Dopo la tradizionale pausa invernale, il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci riapre le porte al pubblico nel 2025, anno in cui celebra il decimo anniversario dalla sua inaugurazione. Questo luogo unico, nato da una promessa fatta nel 1977 all’autore argentino Jorge Luis Borges, combina natura, arte e cultura in una sintesi straordinaria.
Realizzato a Fontanellato (PR) grazie alla collaborazione tra Ricci e gli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto, il labirinto è il più grande del mondo interamente composto da bambù: oltre 300.000 piante di 20 specie differenti si estendono su una superficie di otto ettari. Il complesso ospita, oltre al percorso labirintico, collezioni d’arte e di libri, una raffinata offerta gastronomica curata dallo chef Andrea Nizzi e due suite esclusive per un’esperienza immersiva tra natura e design.
Innovazione digitale per un decennale speciale
In occasione dei dieci anni, il Labirinto della Masone presenta un progetto di digitalizzazione per rendere l’esperienza più accessibile e coinvolgente. Grazie ai fondi dell’Unione Europea – NextGenerationEU, nell’ambito del PNRR, e alla collaborazione con Spazio Geco Società Cooperativa, il labirinto si dota di strumenti innovativi per garantire una fruizione inclusiva.
Un’APP dedicata integra la visita con contenuti multimediali e filoni narrativi tematici che raccontano il legame tra Franco Maria Ricci, l’arte e il bambù. Inoltre, mappe tattili e QR code posizionati lungo il percorso arricchiscono l’esperienza, rendendola accessibile anche a persone con difficoltà motorie, visive o uditive. Parallelamente, il sito web del Labirinto offrirà un tour virtuale e contenuti in streaming, ampliando le possibilità di partecipazione anche a distanza.
Un calendario ricco di eventi culturali
Il 2025 sarà segnato da un fitto programma di appuntamenti. Si parte il 28 febbraio con “Ora d’Arte. Salotti contemporanei per spiriti curiosi”, ciclo di cinque incontri serali ideati con Stefano Salis per esplorare storie e temi poco convenzionali della cultura contemporanea.
Dal 29 marzo al 13 luglio, la mostra Da Serafini a Luigi. L’uovo, lo scheletro, l’arcobaleno ripercorrerà la carriera dell’artista Luigi Serafini, autore del celebre Codex Seraphinianus, in un allestimento site-specific realizzato in collaborazione con la Fondazione Franco Maria Ricci.
Infine, il 4, 5 e 6 luglio torna LOST, festival dedicato alla musica elettronica e all’arte contemporanea, che trasforma il labirinto in un palcoscenico per performance immersive, tra suoni, luci e installazioni ispirate agli aspetti mistici del luogo.