ILTM: crociere di lusso, cambia sta cambiando il pubblico dei viaggiatori

crociere di lusso

Le crociere di lusso stanno attraversando una fase di profonda trasformazione. Non solo cresce la domanda, ma cambia la tipologia di viaggiatore, cambiano le aspettative e di conseguenza l’offerta. A fotografare questo passaggio è il report “The Sail – A new era for luxe cruising” realizzato da ILTM in partnership con Altiant, che ha coinvolto 600 persone ad alto patrimonio (HNWI) tra Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania, appartenenti al top 5% della popolazione per ricchezza nei rispettivi Paesi

Il primo dato che colpisce è la diffusione del prodotto: quasi due terzi degli intervistati (63%) ha già fatto una crociera di lusso e la stragrande maggioranza si dichiara pronta a ripetere l’esperienza. Un altro 26% non ha ancora provato, ma dichiara interesse concreto a farlo in futuro. La vera nicchia ormai è costituita dagli “irriducibili”: solo un viaggiatore su dieci afferma di non essere interessato al mondo delle crociere

A sorprendere è soprattutto il dato anagrafico. Contrariamente allo stereotipo che associa le crociere a un pubblico maturo, il report mostra che gli under 45 non solo viaggiano quanto gli over 45, ma lo fanno più spesso. Il 69% degli under 45 ha fatto una crociera negli ultimi due anni contro il 64% degli over 45, ma il vero scarto è nella frequenza: il 39% dei più giovani viaggia oggi di più rispetto a due anni fa, contro il 23% degli over 45. Nei fatti, sono le nuove generazioni alto-spendenti a trainare la crescita del comparto

Navi grandi, yacht e spedizioni: convivenza di modelli diversi

Il lusso in mare non è un formato unico. Le grandi navi restano centrali: il 68% degli intervistati ha viaggiato su unità con oltre 1.000 passeggeri negli ultimi due anni. Allo stesso tempo cresce l’appeal delle imbarcazioni più piccole, considerate più esclusive e meno affollate. Il 42% ha già viaggiato su navi di medie o piccole dimensioni e il 26% ha sperimentato crociere esplorative o di spedizione, verso destinazioni remote come Alaska, Artico o Galapagos

La dimensione della nave diventa sempre più una scelta identitaria. Le unità grandi sono sinonimo di servizi, intrattenimento e ristorazione di alto livello. Le navi piccole e gli yacht, invece, rappresentano privacy, accesso a porti esclusivi e un modello più vicino a quello dell’hotel boutique galleggiante. Proprio su questo filone si inseriscono i grandi brand dell’hotellerie di lusso, da Ritz-Carlton a Four Seasons fino ad Aman, che stanno investendo in flotte di yacht con posizionamento ultra premium.

Due terzi del campione dichiara di essere interessato a crociere operate direttamente da catene alberghiere e allo stesso tempo mostra forte propensione verso formule ibride che combinino crociera e soggiorno in hotel appartenenti allo stesso gruppo. Il viaggio non è più solo spostamento, ma continuità di brand e di stile, dal mare alla terra

Il lusso oggi è personalizzazione, cucina e destinazioni “minori”

Il concetto di lusso in crociera è sempre meno legato all’ostentazione e sempre più all’esperienza. In cima alle priorità degli intervistati non ci sono gioiellerie o formalità, ma cucina e porti di scalo.

L’89% considera fondamentale la varietà di ristorazione a bordo. Il cibo non è più accessorio, ma elemento strutturale dell’esperienza, tanto che i programmi “chef in residence”, come quello annunciato da Four Seasons Yachts con cuochi stellati Michelin, sono indicati come una delle leve di attrattività più forti del mercato di fascia alta

Subito dopo arriva la destinazione. L’89% degli intervistati considera decisive le escursioni locali, possibilmente organizzate con guide del territorio. Non interessa più la visita “mordi e fuggi”, ma l’immersione culturale: il 72% indica una preferenza per mete meno battute dal turismo di massa. Lo stesso vale per l’autenticità gastronomica, con l’80% che vorrebbe ritrovare nei ristoranti di bordo i sapori delle destinazioni toccate dalla crociera

Il Mediterraneo resta l’area più frequentata (60%), seguito dai Caraibi (57%), ma crescono Medio Oriente, Sud America e destinazioni polari. Il viaggiatore di lusso non cerca più “solo mare”, ma geografie narrative, luoghi con una storia da raccontare e territori su cui costruire esperienze personalizzate

Cambiano anche le modalità di prenotazione: il consulente resta centrale

A dispetto della digitalizzazione, il ruolo del travel advisor nella crocieristica di lusso resta centrale. Il 37% degli intervistati ha utilizzato un consulente di viaggio per prenotare una crociera, spesso affiancandolo alla prenotazione diretta con la compagnia, che resta il primo canale (59%)

Il consulente non è scelto solo per gestire il viaggio, ma per costruire l’esperienza. Dalla selezione della cabina alle escursioni, fino alla gestione dei servizi accessori, emerge una forte richiesta di competenze specialistiche, soprattutto nel segmento alto, dove ogni dettaglio incide sulla percezione del valore.

Interessante anche il dato temporale: la prenotazione avviene mediamente tra i tre e i nove mesi prima della partenza, mentre solo il 9% pianifica con oltre un anno di anticipo. Il lusso, oggi, è anche flessibilità decisionale

La questione ambientale non è più un tema secondario

La sostenibilità non è una moda passeggera ma una vera discriminante. Il 47% degli intervistati dichiara di essere disposto a pagare di più per un prodotto più sostenibile, percentuale che sale al 56% tra gli intervistati tedeschi. Tuttavia, il 31% ammette che l’impatto ambientale delle crociere rappresenta un deterrente reale alla scelta del viaggio

Le compagnie sono quindi chiamate a dimostrare concretamente il proprio impegno, non solo attraverso il marketing, ma con innovazioni tecnologiche, combustibili alternativi e politiche attive di tutela degli ecosistemi, in particolare sulle rotte esplorative e nelle aree protette.

Il futuro del lusso in mare è “emotivo” e meno standardizzato

Dal report emerge una visione abbastanza coincidente tra domanda e offerta. I grandi player del settore – da Explora Journeys a Oceania Cruises fino a Ritz-Carlton Yacht Collection – parlano apertamente di una nuova stagione del lusso, meno legata al possesso e più all’intensità dell’esperienza.

Il viaggio in mare viene sempre più percepito come uno spazio di disconnessione consapevole, di equilibrio tra privacy e socialità, di consumo non ostentato ma emozionale. L’esclusività non è più nella dimensione dello yacht, ma nel dettaglio dell’esperienza, nella qualità delle relazioni, nella memoria che il viaggio lascia. In questo scenario, la crociera di lusso non è più un prodotto turistico tra gli altri, ma uno dei laboratori più avanzati su cui si sta ridefinendo l’intero concetto di ospitalità premium.

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