In questo articolo:
- Perché Genova è Best in Travel 2025?
- La connettività
- I Palazzi dei Rolli
- La Rolli Experience
- I musei di Strada Nuova
- La cena a Palazzo Imperiale
- Galata, il Museo del Mare che racconta Genova al mondo
- Boccadasse, il tempo sospeso
- I Parchi di Nervi e il polo museale
- Dove alloggiare
- Grand Hotel Savoia: un viaggio nella Belle Époque
- Hotel Bristol Palace: il fascino Liberty nel cuore di Genova
- Capitolo Riviera: il lusso sostenibile a Nervi
Mancano pochi giorni all’attesa apertura di Euroflora 2025, la grande kermesse internazionale che si terrà a Genova dal 24 aprile al 4 maggio, l’unico appuntamento italiano tra le floralies europee riconosciute dall’International Association of Horticultural Producers. Dopo le edizioni 2018 e 2022 nei Parchi e nei Musei di Nervi, Euroflora torna nella sua sede originaria, al nuovo Waterfront di Lavante, oggetto di un grande intervento di rigenerazione urbana del quartiere fieristico firmato dall’architetto Renzo Piano.
E intanto Genova si gode il titolo di Best in Travel 2025, la guida di Lonely Planet tradotta in sei lingue che suggerisce le destinazioni da visitare durante l’anno, presentata da Angelo Pittro, direttore di Lonely Planet Italia.

E le ragioni di questa scelta sono senz’altro evidenti a chi si prende il tempo di sostare qualche giorno nella città capoluogo della Liguria.
Petrarca la definì La Superba per la sua maestosità e la sua posizione di città grandiosa protesa verso il mare, ma merita il suo soprannome anche per la sua storia, la sua ricchezza e l’orgoglio di Repubblica Marinara “che non riconosceva alcuna potenza al di sopra di sé”.
Complice un clima mite anche d’inverno e scorci meravigliosi, l’impressione è quella di una città altera, ma anche operosa, sorprendente e ricca di spunti. E multiforme, perché multietnica fin dalla sua origine.
Perché Genova è Best in Travel 2025?
La scelta di Lonely Planet si deve al fascino storico, alla cucina deliziosa e al futuro dei trasporti in ottica di sostenibilità.
Aspetti e ragioni che sono stati ben evidenziati durante il Forum Best in Travel che si è svolto in febbraio nello splendido Palazzo Ducale di Piazza Ferrari per discutere su temi come Sostenibilità, Trasporti, Outdoor e Turismo esperienziale, culturale ed enogastronomico.
Ai quattro tavoli tecnici di sono alternati autorità ed esperti di settore con l’obiettivo di creare un dialogo con investitori e operatori del turismo.

Alessandra Bianchi, assessore al turismo e allo sport del Comune di Genova, riassume così: «Siamo pronti alla sfida dell’essere una destinazione Best in Travel. Sarà un’occasione unica per continuare a promuovere il nostro patrimonio storico-artistico-culturale unitamente alle eccellenze dell’enogastronomia e alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche. Stiamo implementando il nostro portale di destinazione turistica VisitGenova con l’inserimento dell’intelligenza artificiale a partire dal mese di maggio ed è stato firmato un protocollo di intesa, con Camera di Commercio e Città Metropolitana, per la creazione della DMO di Genova».

Tra i vari temi trattati, il turismo esperienziale costituisce senz’altro una grande attrattività, a cominciare dalla visita delle botteghe storiche che si susseguono nei caruggi alle spalle del porto, da percorrere senza meta.
Una narrazione autentica da integrare nella comunicazione della città che ha come punti di forza anche la gastronomia e i prodotti tipici, come il celebre Pesto di Prà e il progetto Liguria Gourmet che raccoglie i luoghi che offrono una ristorazione regionale di qualità nel rispetto della tradizione enogastronomica della regione.
La connettività
Tra i temi discussi, rivestono grande importanza la mobilità e i trasporti.
L’ampliamento dell’aeroporto Cristoforo Colombo con la nuova ala est di 5.500 mq. inaugurata il 17 marzo, permetterà di movimentare 3 milioni di passeggeri in più all’anno, a tutto vantaggio del turismo, grazie anche alle nuove rotte perviste per la stagione estiva.
Parallelamente saranno investiti 80 milioni per la realizzazione nel 2026 della stazione ferroviaria Genova Aeroporto, collegata da un ponte con tapis roulant, che consentirà di raggiungere facilmente il centro città.


I Palazzi dei Rolli
Per una visione d’insieme della città, indispensabile partire dal Belvedere di Spianata Castelletto che domina il groviglio di vie e tetti d’ardesia che si distende fino al porto vecchio, per poi scendere nella iconica via Garibaldi (ex Strada Nuova) punteggiata dai sontuosi Palazzi dei Rolli.

La visita di queste dimore nobiliari è una delle più straordinarie esperienze che offre la città, e che porta le persone a comprendere la portata storica di Genova nel XVI secolo.
Il Sistema dei Rolli – istituito nel 1576 su disposizione del Senato della Repubblica aristocratica rifondata dal principe e ammiraglio Andrea Doria – si può paragonare a una sorta di albergo diffuso ante litteram, in cui le famiglie nobili rivaleggiavano fra loro per offrire ospitalità alle alte personalità in visita ufficiale nella Repubblica Marinara, diplomatici, dignitari e aristocratici.
In realtà i palazzi, sulla base del loro prestigio, venivano sorteggiati in liste ufficiali, dette rolli, e i proprietari erano obbligati ad accogliere gli ospiti e il loro seguito facendosi carico di tutte le spese. Un modello di ospitalità pubblica del tutto peculiare e unico.
Quarantadue di questi meravigliosi palazzi, composti da tre o quattro piani, grandi scalinate di marmo, cortili interni e bei giardini, sono inseriti fra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
La Rolli Experience

In alcuni periodi è possibile aderire alla Rolli Experience, un’iniziativa culturale destinata a chi vuol vivere il sogno di trascorrere un long weekend a Genova vestendo i panni di un ospite dell’antica Repubblica, seguendo un programma ricco di appuntamenti esclusivi, fra arte, bellezza, storia e sapori.
L’Experience propone il pernottamento di due notti in strutture ricettive prioritariamente ubicate all’interno dei Palazzi dei Rolli – o, in alternativa, in strutture alberghiere selezionate, – visita di diversi palazzi, degustazioni e cena a tema rinascimentale. Le prossime date saranno nei weekend del 24 ottobre, 14 novembre e 12 dicembre 2025.
Parallelamente, durante i Rolli Days – i prossimi il 26-27 aprile e il 3 e 4 maggio – è possibile fare delle visite guidate a cura di divulgatori scientifici in alcuni palazzi solitamente non accessibili.
I musei di Strada Nuova
Tre dei palazzi dei Rolli sono anche sede museale: Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Doria Tursi, sede del Comune di Genova.

Costruito inizialmente da Nicolò Grimaldi, banchiere del Re di Spagna e antenato dei Prinicipi di Monaco, il Palazzo Doria Tursi su venduto alla fine del Cinquecento ai Doria del ramo Tursi, che lo cedettero al Comune di Genova alla fine dell’Ottocento. Una parte del palazzo fa parte dei Musei di Strada Nuova e qui è possibile ammirare, oltre a dipinti del tardo Seicento genovese e alla Maddalena Penitente del Canova, anche il celebre violino detto Il Cannone,appartenuto a Niccolò Paganini.
Il giardino pensile del palazzo confina con quello di Palazzo Bianco, una splendida pinacoteca che custodisce capolavori di pittori genovesi, spagnoli e fiamminghi come Rubens e Van Dyck e italiani tra cui Filippino Lippi, Giorgio Vasari, il Veronese. La pinacoteca custodisce anche L’Ecce Homo del Caravaggio, in assolutouna delle tele più importanti conservate a Genova.

Palazzo Rosso è una casa museo costruita nella seconda metà del Seicento per due fratelli, Rodolfo e Gio Francesco Brignole Sale, ed ha la particolarità di essere costituito da due piani nobiliari speculari. Al primo piano nobile si possono ammirare capolavori di Dürer, Veronese, Guido Reni e del Guercino. Il secondo piano conserva gli affreschi dei soffitti, tra cui le allegorie della Primavera e dell’Inverno, impreziositi da elementi tridimensionali, e arredi di gusto barocco, oltre alla collezione dei ritratti della famiglia Brignole Sale di Antoon Van Dyck. (A lui è intitolata una mostra che l’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale ospiterà dal 20 marzo al 19 luglio 2026).

Ultima tappa al Palazzo Nicolosio Lomellino, con la sua facciata azzurra decorata a stucco. Il grande ninfeo settecentesco, raccorda il cortile con il giardino segreto posto due livelli più in alto. Ampio e inaspettato, il giardino si sviluppa in lunghezza intorno a una fontana ottagonale con alberi di arance, aiuole geometriche di agapanthus e pergolati che conducono alla Grotta di Adone che caccia il cinghiale. Abitato dalla famiglia dei proprietari, il palazzo viene aperto in occasione di mostre e durante il weekend, con visita al giardino e al primo piano nobile decorato dagli affreschi di Bernardo Strozzi.

La cena a Palazzo Imperiale

Ma l’esperienza che meglio trasporta ai tempi dei Rolli è la cena a Palazzo Imperiale (così chiamato dal nome della famiglia).
Ed è un vero e proprio Doge, o così sembra, che accoglie gli ospiti all’esterno del suo palazzo. Che è diventata una splendida location per eventi dove Raoul Bollani, con i vestiti d’epoca, introduce i commensali in un’esperienza che coinvolge i cinque sensi. Dopo l’aperitivo, accompagnato da un vino speziato, viene servito a tavola un pranzo rinascimentale rivisitato che ricorda nei sapori quelli di quel periodo, basati soprattutto sulla selvaggina e le spezie. Anche l’allestimento si ispira al rinascimento, anche se all’epoca non si usava il tovagliolo, e sembra sia un’altra delle innumerevoli invenzioni che si devono al genio di Leonardo.
Durante il pranzo, il “Doge” racconta come il Sistema dei Rolli fosse principalmente un affare commerciale in cui la famiglia ospitante cercava di combinare matrimoni di convenienza o fare affari, o concedere prestiti vantaggiosi. Alle pareti, grandi affreschi che servivano per comunicare agli ospiti stranieri la grandezza della famiglia.

Galata, il Museo del Mare che racconta Genova al mondo

A pochi passi dal centro storico sorge il Galata – Museo del Mare, il più grande museo marittimo del Mediterraneo. Parte integrante della trasformazione del Porto Antico rilanciato dal progetto di Renzo Piano, con il recupero negli anni Novanta delle banchine portuali, il Galata ha aperto le porte nel 2004 in un edificio seicentesco completamente riqualificato dall’architetto spagnolo Guillermo Vázquez Consuegra, che lo ha avvolto in una struttura moderna di vetro e acciaio.
Simbolo della rinascita culturale e urbana della zona portuale, il Galata è molto più di una collezione di reperti, è un racconto immersivo che attraversa secoli di storia, dalle galere della flotta genovese ai transatlantici del Novecento.

Tra i suoi highlight spicca la ricostruzione a grandezza naturale di una galea genovese del XVII secolo, visitabile al suo interno, che restituisce al pubblico l’atmosfera di vita di bordo tra rematori e ufficiali.
Un altro punto di forza è l’allestimento dedicato all’emigrazione italiana, con l’installazione “Memoria e Migrazioni” che ripercorre attraverso lettere, documenti originali, fotografie e postazioni interattive le storie di chi, tra Ottocento e Novecento, partiva dal porto di Genova verso le Americhe in cerca di una nuova vita.

Da vedere anche la ricostruzione di un piroscafo, che si visita con tanto di passaporto che identifica diverse tipologie di persone, mentre un doganiere virtuale vi accoglie e vi distribuisce nelle varie classi.
Meritano una visita anche la terrazza con vista sul porto e la sala dei dipinti a tema marinaro.
Fiore all’occhiello della visita è il sommergibile Nazario Sauro, ormeggiato nella darsena davanti al museo e accessibile al pubblico con casco di sicurezza. Costruito nel 1976 e dismesso nel 2002, offre l’opportunità – unica in Italia – di conoscere la vita (claustrofobica) dei marinai negli anni delle Guerra Fredda.
Boccadasse, il tempo sospeso

Alla fine del lungo Corso Italia, da sempre la passeggiata dei genovesi, Boccadasse sembra uscita da una cartolina d’altri tempi. Questo piccolo borgo di pescatori, con le sue case variopinte, e la piccola spiaggia ghiaiosa, racconta una Genova che resiste al tempo. Qui la quotidianità ha ancora il sapore di salsedine e focaccia, ed è bello sostare in riva al mare ad ascoltare i dialoghi dei vecchi seduti al muretto, tra i gozzi tirati a riva, o salire tra le sue viuzze fino al Capo di Santa Chiara da cui si gode un bellissimo panorama che arriva fino al promontorio di Portofino.

I Parchi di Nervi e il polo museale

Proseguendo verso levante si arriva a Nervi, conosciuta per il suo clima mite e per la passeggiata Anita Garibaldi, un percorso lungo due chilometri a picco sul mare, scavato nella roccia, incorniciato da ringhiere liberty e panchine panoramiche. Progettata a fine Ottocento da un marchese che abitava in una delle ville per cui Nervi è nota, regala un momento di pace e viste spettacolari sul mare incorniciate dalla tipica vegetazione mediterranea.
Le sue ville ottocentesche sono circondate da un complesso botanico formato da parchi appartenuti a ville private, i Parchi di Nervi.


Alcune fra le ville più belle sono state trasformate in musei, come ad esempio la Villa Serra Saluzzo che ospita il GAM, la Galleria di Arte Moderna, o Villa Grimaldi Fassio sede della Raccolta Frugone, dal nome di due fratelli che regalarono al Comune una collezione varia ed eterogenea di opere di fine Ottocento e del primo Novecento, ordinata senza un progetto preciso essendo semplicemente opere che piacevano a loro. Qui, i grandi nomi – da Giovanni Boldini a Joaquin Sorolla, da Giovanni Segantini a Guglielmo Ciardi, da Giovanni Fattori a Telemaco Signorini, da Mosé Bianchi a Giuseppe de Nittis – dialogano con la luce che filtra dalle finestre affacciate sul verde del parco e sul mare.

Dove alloggiare
Grand Hotel Savoia: un viaggio nella Belle Époque

Situato di fronte alla stazione di Genova Piazza Principe, il Grand Hotel Savoia è un’icona dell’ospitalità ligure dal 1897. Costruito dal fondatore dell’Associazione Italiana Albergatori, l’hotel cinque stelle ha ospitato reali, politici e celebrità europee. Le sue 117 camere e suite, arredate individualmente con elementi d’epoca come valigie vintage e mappe antiche, evocano l’eleganza della Belle Époque. Il Grand Hotel Savoia dispone di 5 sale riunioni multifunzionali, due delle quali situate al settimo piano con spettacolare vista sul centro storico e il porto di Genova, tutte con luce naturale e dotate di moderne tecnologie: videoconferenza, connessione internet Wi-Fi, schermi, complete funzionalità video e proiezione dei dati, microfoni, radio- microfoni. L’hotel dispone anche della SPA La Spiaggia Segreta, con bio-sauna, docce aromatiche e vasca idromassaggio. Il Ristorante Salgari offre una cucina di mare in un ambiente suggestivo, mentre la posizione strategica consente di esplorare comodamente il centro storico e il porto antico. Bella la vista sulla città dalla terrazza dell’ultimo piano.

Hotel Bristol Palace: il fascino Liberty nel cuore di Genova

Affacciato su Via XX Settembre, l’Hotel Bristol Palace è un capolavoro in stile Liberty, recentemente rinnovato per unire eleganza storica e comfort moderno. L’albergo conserva originali arredi Déco, preziosi oggetti e complementi d’arredo dell’Ottocento, tra cui sontuosi salotti Napoleone III, restituiti a nuova vita grazie all’impegno del gruppo Duetorrihotels Spa.
Le 133 camere e cinque suite, arredate con mobili d’epoca restaurati, offrono un soggiorno raffinato. Tra gli elementi distintivi, lo scalone ellittico in marmo bianco, che si dice abbia ispirato Alfred Hitchcock per il film “Vertigo”. Il Ristorante Giotto, situato in una sala affrescata, propone piatti della tradizione ligure e genovese. L’hotel, membro dei Locali Storici d’Italia, è stato incluso tra le 100 Eccellenze Italiane da Forbes, confermando il suo status di simbolo dell’ospitalità genovese. Il Bristol Palace dispone di 8 sale meeting, la più grande delle quali vanta una metratura di 140 metri quadri.Attraverso le grandi finestre apribili entra la luce naturale, che esalta tonalità e decorazioni: tutte sono in stile liberty, offrono strumentazione, attrezzatura, possibilità di assistenza tecnica e sono dotate di Wi-Fi gratuito.

Capitolo Riviera: il lusso sostenibile a Nervi

Nel quartiere di Nervi, il Capitolo Riviera rappresenta una nuova concezione di ospitalità a cinque stelle lusso. Nato nel 2024 dalla riqualificazione dell’ex Hotel Astor, il progetto dello studio Parisotto+Formenton ha voluto creare un ambiente minimalista e contemporaneo che si fondesse con la natura circostante in un continuo dialogo tra esterno ed interni. Le 37 camere e suite, alcune con terrazze vista mare, sono arredate con pezzi su misura e sono caratterizzate da luci e arredi dai colori caldi e avvolgenti, con una dominante di toni che vanno dalle tonalità del beige, marrone e verde. La struttura, immersa in un parco di 1.800 mq, è plastic-free, utilizza materiali eco-sostenibili e impianti a basso impatto ambientale, come il fotovoltaico e il recupero delle acque piovane. Dotato di spa, piscina e sala eventi, il Capitolo Riviera è membro di Small Luxury Hotels.

