«Il mercato italiano si posiziona al 4° posto dopo Germania, Russia, Uk,  ma vogliamo che torni fra i primi tre». Esordisce così Mohamed Farag – direttore del Tourism Board dell’Egitto presso l’Ambasciata di Berlino per Italia, Germania, Austria, Svizzera e Polonia – nel presentare i dati del suo Paese, che ha chiuso il 2023 con 14,9 milioni di arrivi (+27%).
«Ma ancora più straordinari sono i dati dell’ultima settimana di gennaio 2024 che ha visto ben 200mila visitatori, di cui 8mila italiani, – continua Farag. – Questo ci fa ben sperare per l’anno in corso, anche se dovremmo rivedere al ribasso l’obiettivo previsto di un incremento del 20%. L’anno scorso gli italiani sono stati 850mila, e ci auguriamo di arrivare a un milione. Perché il nostro Paese con 7.000 anni di storia, voli di 3-4 ore, le spiagge e il mare stupendo ha sempre attratto gli italiani».

La destinazione è raggiungibile con voli Neos, Egypt Air, Air Cairo e Ita Ayrways da diverse destinazioni come Roma, Milano, Catania, Bologna, Napoli e Venezia. Se l’Egitto è molto apprezzato per il mare, soprattutto d’inverno, con mete come Sharm El Sheick e Hurgada che non hanno bisogno di presentazioni, il focus dell’Ente è quello di spingere Il Cairo come meta a sé stante, per city break di 3-4 notti che permettono di visitare il Museo Egizio, in attesa del nuovo Grande Museo Egizio che aprirà nel 2024 a Giza, le famose piramidi di Giza, e gustare la gastronomia, lo shopping e le gallerie d’arte della città e di Old Cairo con le sue suggestive stradine. Cairo è anche porto di partenza per le celeberrime crociere sul Nilo, anche se il tratto più gettonato è quello che unisce i siti di Luxor e Aswan, davvero imperdibili.

Autore

  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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