In questo articolo:
Cosa accadrebbe se a dover affrontare un viaggio lungo, pericoloso e privo di certezze fosse nostro figlio? È la domanda alla base della nuova campagna di sensibilizzazione lanciata da Terre des Hommes alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra il 20 giugno. Con l’iniziativa Brave Paths, la fondazione ha scelto di scuotere le coscienze attraverso una provocazione potente: creare una finta agenzia di viaggi che propone agli adulti italiani di far vivere ai propri figli lo stesso percorso affrontato da migliaia di minori migranti non accompagnati.
Il risultato è un video esperimento, girato in una vera agenzia nel centro di Milano, in cui i genitori vengono messi di fronte all’idea di prenotare un viaggio per i loro figli che prevede attraversamenti in barca, camminate nel deserto, violenze e abusi. Le loro reazioni – tra sgomento, incredulità e commozione – sono la testimonianza più autentica della brutalità di un’esperienza che nessuno sceglierebbe volontariamente. Il messaggio è chiaro: nessun bambino lascia la propria casa, la propria famiglia, la propria infanzia, se non perché è costretto.
Il dramma silenzioso dei minori soli
Secondo i dati UNICEF, negli ultimi 18 mesi oltre 15.000 minorenni non accompagnati sono arrivati in Italia, spinti da conflitti, crisi umanitarie, disastri ambientali e povertà. Dietro questi numeri si celano storie di bambini e adolescenti esposti a enormi rischi: tratta, sfruttamento sessuale e lavorativo, violenze fisiche e psicologiche, isolamento.
È in questo contesto che Terre des Hommes ribadisce il proprio impegno a favore della protezione dell’infanzia migrante. Da oltre 13 anni, attraverso il Progetto FARO, la fondazione garantisce assistenza, accoglienza e supporto multidisciplinare a chi arriva in Italia da solo. Attivo in particolare in Sicilia e Calabria, il progetto ha già raggiunto oltre 46.000 persone, diventando un punto di riferimento nel sistema di accoglienza.
Il Progetto FARO: accoglienza, ascolto, protezione
Il progetto si fonda su un modello di intervento che accompagna i minori in ogni fase del percorso: dal momento dello sbarco alle prime ore negli hotspot, fino all’inserimento nei centri di accoglienza. Le attività prevedono supporto psicologico, educativo e legale, formazione di équipe multidisciplinari composte da psicologi, educatori, mediatori culturali e operatori legali, e la prevenzione di tratta e sfruttamento, con percorsi mirati di autonomia e integrazione.
«Nessun genitore sceglierebbe un viaggio simile per i propri figli. Ma molti bambini non hanno alternativa», ha dichiarato Federica Giannotta, responsabile Progetti Italia di Terre des Hommes. «In un momento storico in cui il fenomeno migratorio è spesso strumentalizzato, è nostro dovere riportare al centro dell’attenzione l’aspetto umano, e i diritti fondamentali di chi arriva nel nostro Paese cercando soltanto sicurezza e futuro».
La campagna e i suoi protagonisti
La campagna Brave Paths è stata ideata dall’agenzia creativa ACNE – A Deloitte Business con la produzione di Blackball e la regia di Claudio Gallinella. Il video, diffuso su YouTube e sui canali social della fondazione, rappresenta un’operazione di storytelling coraggiosa che punta a cambiare la percezione pubblica sui minori migranti attraverso l’immedesimazione e l’empatia.
L’intero progetto ha coinvolto una squadra creativa articolata: dall’ideazione al montaggio, dalla strategia social alla realizzazione visiva. La location scelta per le riprese è stata una vera agenzia di viaggi in via Statuto, a Milano, con la collaborazione del Gruppo Gattinoni.
Un invito all’azione
Nel giorno in cui il mondo celebra il coraggio e la resilienza dei rifugiati, Terre des Hommes ricorda che la protezione dei minori migranti non è una scelta, ma un dovere. La campagna Brave Paths è un invito a guardare il fenomeno con occhi nuovi, partendo da una semplice domanda: se fosse tuo figlio, cosa faresti?
La campagna “Brave Paths” è nata grazie a un’idea dell’Agenzia Creativa ACNE – A Deloitte Business che ha sposato questo progetto e con passione ha ideato la campagna; e grazie alla casa di produzione Blackball, che ne ha permesso la realizzazione insieme al regista Claudio Gallinella, che ha saputo trasformare in immagini la forza del messaggio trasmesso.
Credits:
Agenzia Creativa: ACNE – A Deloitte Business
ACNE Country Lead: Emanuele Viora
Executive Creative Director: Andrea Jaccarino, Daniel Jacques
Copywriter: Valentina Marri
Art Director: Ines Graca
Motion Designer: Gabriele Silvestro
Account: Riccardo Berticelli
Social Media Strategists: Alexia Guida, Maria Vittoria Brienza
Regia: Claudio Gallinella
Casa di produzione: Blackball
Executive Producer: Federico Salvi
Producer: Carlotta Grimaldi
Junior Producer: Nina Asti
Editors: Clara Dubau, Matteo Maggi, Ilaria Fusco
Direttore di produzione: Lorenzo Calzeroni
Colorist: Simone Ciocca
Mix: Sample
Compositore: Enzo Casucci
Fotoreporter: François Struzik
Location: Gattinoni Group, via Statuto, Milano