L’Isola di Hawai’i pronta a conquistare il mercato europeo

credits photo: Island of Hawaii Visitors Bureau (IHVB) / Kirk Lee Aeder

L’Isola di Hawai’i, la maggiore dell’arcipelago americano nel Pacifico, conosciuta anche come Big Island, punta ad attirare nuovamente i visitatori dall’Europa dopo l’arresto dovuto alla pandemia.
È questo l’obiettivo del dipartimento Turismo e Cultura dell’Isola di Hawai’i (County of Hawai’i) che ha presentato la destinazione durante un roadshow a Parigi, Milano e Londra, in concomitanza con le sfilate di moda alle quali era presente per la prima volta lo stilista hawaiano, Micah Kamohoali’i.

Patrizia Di Patrizio The Luxury Lab e Frecia Cevallos County of Hawai’i

Ed è stato proprio Micah Kamohoali’i a presenziare la serata milanese organizzata Patrizia Di Patrizio della società milanese di rappresentanze turistiche The Luxury Lab che, insieme a Frecia Cevallos, Tourism Specialist di County of Hawai’i, hanno presentato la destinazione.
L’isola di Hawai’i è caratterizzata da una ricchezza naturale incomparabile e da paesaggi così differenti tra loro da essere considerata come un continente in miniatura. Qui si trovano parchi naturali, vulcani, foreste pluviali, spiagge di sabbia nera o verde, distese di lava e una comunità locale molto attenta a preservare la propria cultura e tradizione.

“L’Europa è molto importante per l’isola di Hawai’i – afferma Frecia Cevallos – e vogliamo tornare a ospitare nuovamente i turisti del Vecchio Continente. Dopo la pandemia, ci siamo concentrati sul mercato interno americano, e ad altri di prossimità come quelli canadese e giapponese; tuttavia quello europeo per noi è molto interessante perché i visitatori si fermano in media più giorni e hanno un elevato potere di acquisto”.

Il focus su cui punta la destinazione è la sostenibilità: “Desideriamo attirare viaggiatori interessati alla nostra cultura e tradizione e che vogliono apprendere di più sulla nostra storia, sui nostri costumi e sulle comunità. Viaggiatori con un senso di responsabilità nei confronti dei luoghi e che sposino anche il concetto di turismo rigenerativo, diventando viaggiatori socialmente consapevoli” prosegue Cevallos. Infatti, è in crescita il numero di visitatori che partecipano a programmi di Corporate Social Responsibility dedicandosi ad attività di volontariato incluse nelle esperienze turistiche.
E proprio al fine di preservare l’identità dell’isola e delle comunità locali, Hawai’i Tourism Authority ha investito in piani triennali di Destination Management, che prevedono la collaborazione tra pubblico e privato per ridefinire una strategia turistica che passi attraverso la formazione e puntando al viaggio rigenerativo coinvolgendo la popolazione.

Gli operatori italiani presenti all’incontro hanno espresso forte interesse per la destinazione che propongono per il 90% abbinata a un itinerario nella West Coast americana. Tuttavia, ultimamente alcuni operatori turistici hanno notato un incremento delle richieste di viaggi esclusivamente nell’arcipelago, per Hawai’i abbinata a una o più isole.
Il target predominante degli italiani che scelgono la destinazione è quello degli honeymooners, che viaggiano soprattutto tra aprile e ottobre, insieme a chi vuole celebrare anniversari di matrimonio o altre ricorrenze. Tuttavia, si sta registrando un incremento anche dei turisti interessati al turismo attivo e sportivo, come il segmento golf, oltre a quello culturale e legato alla sostenibilità.
Per il futuro c’è una importante novità per quanto riguarda i collegamenti che sicuramente contribuirà ad aumentare il numero dei turisti italiani. United Airlines dal 25 maggio 2023 opererà un volo diretto Roma San Francisco, con coincidenze sempre con United Airlines o con Hawaian Airlines per le isole dell’arcipelago.

Dati e cifre

Secondo i dati diffusi da Hawai’i Tourism Authority, nel 2019 sono stati 137.908 gli europei che hanno visitato l’isola, dei quali ben il 77,8% con voli domestici via USA o altre isole dell’arcipelago. Gli italiani avevano fatto registrare un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente.
Da gennaio ad agosto 2022, 1.129.687 turisti hanno visitato l’isola di Hawai’i con un calo del – 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Cresce invece la spesa media: sempre nei primi otto mesi del 2022, i turisti hanno speso $ 1,78 miliardi rispetto a 1,57 miliardi del 2019 (+13,6%).
Gli europei che hanno visitato l’isola da gennaio ad agosto 2022, sono stati 65.017 e di questi gli italiani 6.492, poco meno dell’1%.

Il primo mercato resta sempre quello interno dalla Costa Ovest Americana, seguito dalla Costa Est, da Canada e Giappone; per quanto riguarda l’Europa, al primo posto il Regno Unito, seguito da Germania, Francia, Svizzera e Italia.
Relativamente agli investimenti alberghieri, nel 2023, dalla ristrutturazione del Kona Village Resort, edificato nel 1965, danneggiato dallo tsunami del 2011 e chiuso fino a oggi, aprirà il Rosewood Resort, che disporrà di 150 Hale, le classiche costruzioni con tetto di foglie di palma intrecciate. Si trova sulla costa di Kona e ben si presta a ospitare eventi, meeting e celebrazioni. Alcuni hotel hanno convertito una parte delle loro camere in multiproprietà, come l’Hilton Waikoloa Village e il Waikoloa Beach Marriott Resort & Spa.

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