Le immatricolazioni di veicoli a noleggio, includendo auto e veicoli commerciali leggeri, hanno registrato un forte calo nel quarto trimestre 2024, con una contrazione del 20,85%. Il settore chiude l’anno con un decremento complessivo del 10,13%, secondo l’analisi di ANIASA e Dataforce. Il noleggio a lungo termine (NLT) ha subito la maggiore flessione, con un calo del 22% nel quarto trimestre, mentre il noleggio a breve termine (NBT) ha mostrato una riduzione più contenuta (-10,36%).
La quota di mercato del noleggio si attesta al 27% nel 2024, con il NLT che rappresenta il 21,3% del mercato e il NBT al 5,7%. Sebbene il noleggio a breve termine abbia registrato un aumento delle immatricolazioni nel corso dell’anno (+14,57%), la crescita si è rallentata nella seconda metà dell’anno. Il NLT, invece, ha visto un calo significativo dopo il record del 2023, quando aveva beneficiato di ritardi nelle consegne degli anni precedenti.
I modelli più noleggiati nel 2024
Sebbene nella classifica generale del 2024 la Fiat Panda rimanga il modello più noleggiato in assoluto sia nel breve sia nel lungo termine, con un totale di oltre 24.000 unità (-23%), la graduatoria del quarto trimestre è molto differente rispetto ai mesi precedenti. Nel noleggio a lungo termine, il modello più richiesto è infatti la Volkswagen Tiguan, con un notevole balzo in avanti delle immatricolazioni: rispetto al Q4 del 2023 le nuove targhe sono passate da 2.052 a 3.830 (+87%). A seguire Fiat Panda (che nel quarto trimestre perde quasi due immatricolazioni di NLT su tre, e nel cumulato annuo flette del 30%). Terza si piazza BMW X1, che sale del 72% in un mercato NLT del quarto trimestre che è in contrazione del 21,85%. Al quarto posto Toyota C-HR che ha più che raddoppiato le targhe. La quinta della Top 5 NLT è Kia Sportage, che però è l’unica della graduatoria a mantenersi sugli stessi livelli del Q4 2023. Tra i veicoli commerciali leggeri, il modello più noleggiato è una conferma: il Fiat Doblò (+73%). Nelle posizioni successive Fiat Ducato (-53%), Peugeot Boxer (+125%), Ford Transit (-15%) e Fiat Scudo (+10,5%).
Nel noleggio a breve termine la Top 5 delle vetture vede al primo posto MG ZS, anche se in flessione nel Q4 (-14,5%), seguita da un terzetto di Volkswagen: T-Cross (+14,2%), Taigo (+260%) e T-Roc (-50,5%). La quinta piazza è appannaggio di MG 3 (modello all’esordio nel 2024). In ambito LCV, Iveco Daily mantiene il primato, a seguire Toyota Proa
Tendenze per alimentazione e CO2
Nel NLT, il diesel ha recuperato la leadership tra le alimentazioni nel 2024, rappresentando il 39% delle immatricolazioni, mentre le full hybrid hanno mostrato l’unica crescita significativa (+26%). Le auto elettriche, nonostante una quota del 5,5% nell’anno, hanno subito un calo del 19% nel quarto trimestre. Per i veicoli commerciali leggeri, il diesel domina con quasi il 90% del mercato.
Per quanto riguarda le fasce di emissioni, il NLT mantiene una forte presenza nei segmenti più virtuosi (0-60 g/km di CO2), con quote di mercato superiori al 40% nel 2024.
Prospettive per il 2025
In attesa di conoscere l’effettiva applicazione del nuovo sistema di calcolo del fringe benefit, che ha portato alla rivoluzione nelle Tabelle ACI 2025, e di una decisione dell’UE in merito alle multe per lo sforamento dei limiti di emissioni nelle nuove immatricolazioni, è quasi impossibile prevedere come sarà l’andamento del mercato dell’auto nel 2025. Analogamente a quanto Dataforce ha proposto nel suo forecast complessivo sul mercato italiano, anche per il noleggio la previsione è sdoppiata in due ipotesi: una pessimista mantenendo le sanzioni (worst scenario) e una che prevede l’annullamento delle multe (best scenario).
Le previsioni per il 2025 sono dunque incerte, con due possibili scenari legati alle politiche europee sulle emissioni. Nel caso di un approccio favorevole, il NLT potrebbe limitare le perdite al 3,1%, mentre il NBT potrebbe crescere del 6%. Al contrario, uno scenario più restrittivo potrebbe portare a una contrazione drastica del settore, con il NLT in calo del 35,4% e il NBT del 27,9%.
“La non lieve riduzione di immatricolazioni a noleggio registratasi nel 2024 rispetto all’annata record del 2023 è dovuta non solo al calo fisiologico verificatosi dopo la consistente ripresa post- pandemia, ma anche alla complessa situazione che sta attraversando l’intero automotive nazionale ed europeo. Una situazione che vede peraltro il crescente apprezzamento della formula del noleggio, come attestato all’ininterrotto aumento della flotta circolante. All’orizzonte continuano purtroppo a pesare sul settore incertezze normative e regolamentari che con l’ultima Legge di Bilancio si sono ulteriormente radicate con un aggravio economico a carico di oltre 1 milione di lavoratori dipendenti che utilizzano l’auto aziendale. Un appesantimento che potrebbe comportare un’ulteriore frenata delle immatricolazioni nei prossimi mesi. Senza un cambio di rotta sulle politiche sull’auto a noleggio e sulla mobilità pay-per-use nel nostro Paese gli obiettivi fissati in termini di transizione ecologica della nostra mobilità e ripresa di un settore industriale centrale per l’economia sono destinati a restare sulla carta.” ha commentato Alberto Viano, presidente di ANIASA.