Prima sales mission in Italia di NYC dall’inizio della pandemia. In un evento dedicato a T.O e giornalisti del settore che si è tenuto all’Hotel Excelsior Gallia, Reginald Charlot, Managing Director Tourism Market Development NYC & Company, ha condiviso gli ultimi aggiornamenti sulla città che non dorme mai.

«Neppure durante la pandemia» – ha detto a Quality Travel il manager – «ci siamo fermati completamente, anche se naturalmente c’è stato un rallentamento. Nel 2021, ad esempio, hanno aperto le porte 27 alberghi, aggiungendo alla capacità esistente 6mila camere. In progetto per i prossimi tre anni altre 12mila stanze suddivise fra circa 50 proprietà, per un totale di 130mila camere previste nel 2024. Tra gli hotel più attesi nelle prossime settimane, l’Hard Rock Café nella zona di Times Square, con 446 stanze in Music Row, l’Aman Hotel, esclusiva proprietà di 83 camere in Fifth Ave. e 57° Str con una Spa di 25mila mq, tanto per citarne alcuni. Nella promozione di NYC puntiamo sempre su tutti e cinque i distretti: Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island» – continua il manager – «perché non è vero che gli italiani vogliono fermarsi solo a Manhattan ma sono curiosi di conoscere anche altre realtà e altri quartieri, anche grazie ai legami culturali e familiari con abitanti di questi distretti. E noi puntiamo sulla cultura, la gastronomia, la multiculturalità, che è la vera essenza della città, e a sostenere le piccole imprese locali».

Reginal Charlot, Managing Director Tourism Market Development NYC & Company

«Neppure durante la pandemia» – ha detto a Quality Travel il manager – «ci siamo fermati completamente, anche se naturalmente c’è stato un rallentamento. Nel 2021, ad esempio, hanno aperto le porte 27 alberghi, aggiungendo alla capacità esistente 6mila camere. In progetto per i prossimi tre anni altre 12mila stanze suddivise fra circa 50 proprietà, per un totale di 130mila camere previste nel 2024. Tra gli hotel più attesi nelle prossime settimane, l’Hard Rock Café nella zona di Times Square, con 446 stanze in Music Row, l’Aman Hotel, esclusiva proprietà di 83 camere in Fifth Ave. e 57° Str con una Spa di 25mila mq, tanto per citarne alcuni. Nella promozione di NYC puntiamo sempre su tutti e cinque i distretti: Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island» – continua il manager – «perché non è vero che gli italiani vogliono fermarsi solo a Manhattan ma sono curiosi di conoscere anche altre realtà e altri quartieri, anche grazie ai legami culturali e familiari con abitanti di questi distretti. E noi puntiamo sulla cultura, la gastronomia, la multiculturalità, che è la vera essenza della città, e a sostenere le piccole imprese locali».

Il ritorno alla situazione pre-pandemia è previsto nel 2023 a livello globale, e nel 2025 a livello Italia, stabilmente nella top ten per quello che riguarda gli arrivi di turisti da tutto il mondo. Nel 2019 erano 66,6 milioni, di cui 13,5 internazionali; di questi 611mila erano italiani. Per il 2022 si aspettano 34 milioni di turisti e 317mila italiani. Il segnale positivo è sulla durata media della permanenza, che si allunga a 8 giorni, con una spesa pro-capite di 1.542 Usd. I collegamenti aerei dall’Italia sono davvero ottimi: ben sette compagnie aeree volano da Roma, Milano, Napoli e Venezia verso NYC: American Airlines, United, Delta, Emirates, ITA, Neos e La Compagnie, con un volo All Business. Dinamismo confermato anche negli aeroporti: a Newark aprirà il nuovo Terminal T1 per United e La Compagnie, JFK inizia la costruzione del nuovo Terminal One mentre La Guardia (che nel 2021 ha inaugurato il Terminal B) aprirà il Terminal C per Delta.

Per quello che riguarda il MICE, come in tutto il mondo, la ripresa è più graduale. Il fulcro rimane sempre il Jacob Javits Convention Center, sulle rive dell’Hudson,il cui progetto di ampliamento di 112mila mq su 5 livelli, adiacenti all’edificio precedente, si è completato nel maggio 2021, portando la superficie totale a più di 170mila mq di spazi, di cui 75mila dedicati alle fiere. Tra gli highlights del rinnovamento, compiuto con nel nome della sostenibilità e del risparmio energetico di cui il Javits è da sempre sostenitore, la creazione di una fattoria di 4mila mq al livello 4 dell’edificio, che produrrà 18 tonnellate di prodotti utilizzati nelle cucine del Javits Center per tutti gli eventi dell’anno, creando una incredibile esperienza culinaria a km zero per i partecipanti di congressi. A fianco c’è il Roof Top Pavillion di 1.400 mq per 1.500 persone con terrazza di 1.300 mq. Il Javits accoglie ogni anno più di 170 tra fiere, congressi ed eventi.

Alla sales mission di NYC hanno partecipato anche sei operatori: il Beacon Hotel, Bike Rent Nyc, Inside Out Tours, The Whitney Museum of American Art; Summit One Vanderbilt e Hudson Yards. L’Hotel Beacon, costruito nel 1928 nell’Upper East Side, tra la 75° e Broadway, ha 278 camere e suite con angolo cucina che lo rendono appetibile anche per i business traveller che si devono fermare per un long stay. Bike Rent NYC propone tour in bici, e-bike, monopattino e Segway a Central Park, a Manhattan e negli altri distretti, con visite tutti i giorni dell’anno in tutte le lingue, incluso naturalmente l’italiano. Inside Out Tours è un DMC fondato 12 anni fa da Stacey Toussaint, presente alla sales mission, che propone tour personalizzati che si focalizzano sulla storia meno conosciuta della gente che ha fatto la storia della città, la diversità, l’inclusione. Stacey ha l’obiettivo di dare voce alle comunità più marginalizzate, supportare economicamente le comunità locali e promuovere il senso di responsabilità civile e la sostenibilità. Ben Lipnick del Whitney Museum of American Arts – aperto nel 2015 nel Meatpacking District nella nuova location disegnata da Renzo Piano – mette in luce le collezioni permanenti di Edward Hopper e Alexander Calder e introduce la Whitney Biennal, intitolata Quiet as It’s Kept, che presenta un gruppo interdisciplinare di sessantatré artisti che riflettono le sfide, le complessità e le possibilità dell’esperienza americana di oggi.

Tra le attrazioni imperdibili per post congress o incentive c’è Summit One Vanderbilt chenon è solo un nuovo observatory deck in cima all’omonimo grattacielo – costruito dal 2016 al 2020 nei pressi della Grand Central Station – ma una vera e propria esperienza immersiva e multisensoriale. Tre piani con uno spazio interamente ricoperto da specchi, uno dove galleggiano palloncini d’argento, due passerelle di vetro nel vuoto, e infine la salita sulla cima dell’edificio in ascensori col fondo trasparente, che portano fino a 368 m. C’è anche Après, per cibo e cocktail vista MidTown.

Altro luogo spettacolare è Edge, lo sky deck all’aperto più alto dell’emisfero occidentale, sospeso al 101° piano di uno dei grattacieli di Hudson Yards, il più importante e il più nuovo progetto residenziale di New York sorto all’estremità nord della High Line vicino al Javits Center. Certificato LEED Gold, Hudson Yard ospita più di 100 diversi negozi e ristoranti, istituzioni culturali, moderne residenze, 20mila mq di piazze e spazi verdi e sette grattacieli, tra cui The Shed, e il primo Equinox Hotel® al mondo. Al Peak, che ospita un ristorante gastronomico, un lounge bar e uno spazio per eventi, si possono tenere ricevimenti in piedi, cene sedute ed eventi aziendali. Per un team building che toglie il fiato, c’è City Climb, una nuovissima attrazione, inaugurata a novembre 2021, in cui 8 persone imbragate salgono la scalinata di una delle pareti di cristallo all’aria aperta per poi sporgersi nel vuoto da una piattaforma. Adrenalina pura, viste spettacolari ed energia vibrante, in puro stile New York City!

Autore

  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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