CornerJob, l’app leader nel settore della ricerca del lavoro attraverso dispositivi mobili, ha pubblicato oggi i risultati dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro per il terzo trimestre 2017 e le previsioni per il quarto.

In lieve discesa la ricerca dell’occupazione fra i giovani

Secondo quanto rilevato da CornerJob la percentuale dei giovani alla ricerca del lavoro nella fascia 18-24 anni rimane ancora alta (sopra il 55% e in aumento di quasi 15 punti percentuali rispetto al secondo trimestre 2017).  Un timido segnale di ripresa appare invece dalle rilevazioni in fascia 25-30, dove i giovani alla ricerca di un impiego scendono dal 18% del trimestre precedente al 16%.

Nella fascia over 30 invece la situazione è ancora preoccupante con una percentuale di chi cerca lavoro che supera il 30%. “È proprio questo segnale l’ago della bilancia” – commenta Mauro Maltagliati, Co Fondatore e CEO Italia di CornerJob. “Perché si riferisce a quella fascia socioeconomica che ha la necessità di intraprendere un percorso professionale vero. Non stiamo più parlando degli stagisti o di giovani in “esplorazione”, ma di persone ormai molto profilate spesso con almeno tre esperienze precedenti alle spalle e che ora vogliono qualcosa di più solido di un’occupazione con contratto trimestrale. Intendiamoci, la parola precarietà (in questi mesi diventata quasi una parola d’ordine), non fa più così paura. È qualcosa con cui ci stiamo confrontando da quasi un decennio ormai. II problema è la crescente instabilità a fronte di un’offerta che, da una parte chiede flessibilità, ma che strutturalmente si fa sempre più rigida”.

La Lombardia e il Lazio si confermano alla guida del mercato del lavoro.

La Lombardia conferma il suo ruolo di regione-guida del mercato del lavoro catalizzando quasi il 23% delle offerte (ma subendo una flessione di 9 punti rispetto al trimestre precedente). Al secondo posto, ma a meno quattro punti percentuali, si posiziona il Lazio che totalizza oltre il 19% delle offerte di lavoro. La Campania regge al terzo posto a quota 11,5% (in leggero aumento rispetto al secondo trimestre), seguita da Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Veneto sostanzialmente stabili con un ex-aequo a quota 6%.

Focus sul quarto trimestre 2017: bene, ma non benissimo.

Secondo CornerJob stiamo assistendo a un’inversione di tendenza: “Osservando i trend dei dati in nostro possesso”, osserva Mauro Maltagliati, “per i prossimi mesi ci aspettiamo una crescita più decisa soprattutto nelle capitali economiche: Milano, Torino e Roma e nei distretti industriali del Nord-Est, che sembrano aver superato con maggior vigore il guado. Passando ai settori, posso prevedere una crescita delle assunzioni nell’HoReCa, nella distribuzione e nel turismo in generale. Ma terranno molto bene anche l’immobiliare e i servizi alla vendita”.

“Detto questo”, conclude Maltagliati, “l’ago del barometro si posiziona ancora sul “variabile”. Per vari motivi. In primis, è vero che quantitativamente l’occupazione è aumentata, ma non si può dire lo stesso sotto il profilo qualitativo. I contratti a brevissimo termine (tre mesi) sono aumentati e destinati ad aumentare. Così come sono in aumento (e lo saranno, soprattutto per il settore del commercio) i contratti temporanei (meno di un mese). E infine, con l’autunno, risorge l’offerta del cosiddetto lavoro “low cost”: il mercato degli stage. Che di per sé non è un fattore negativo, se non fosse per il permanere del significato che questo tipo di posizione ha assunto negli anni della crisi. Passando cioè da momento di “tirocinio” (e quindi lavoro in cambio di formazione) a reperimento di manodopera a costo quasi zero. Quindi il fatto che i numeri dell’occupazione siano in aumento, per il momento coincide solo in parte con l’aumento del numero di occupati. Io ritengo, anche sulla base delle altre realtà in cui CornerJob opera, come Francia e Spagna, che la vera ripresa non possa che passare attraverso la modernizzazione del concetto di lavoro. Parlo di smart working, di organizzazioni collaborative, di digitalizzazione del recruitment. E non ne parlo solo io: il dibattito in Italia è aperto da molti mesi. Spero pertanto (ma non sono molto ottimista) di sorprendermi, nell’ultimo trimestre dell’anno. Nel caso di un passaggio un po’ più deciso di queste parole d’ordine dai tavoli dei convegni a quelli degli HR manager”.

Autore

  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

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