Il 2018 di Quality Group si è chiuso con un segno positivo: una crescita del volume d’affari pari all’8%, rispetto allo scorso anno, con un fatturato intorno ai 150 milioni di Euro. In incremento anche il costo medio pratica che si è attestato attorno ai 6.000€ e le prenotazioni anticipate dei clienti, ora tra i 3/5 mesi dalla partenza, che rappresentano l’80% del totale del fatturato.

La clientela di Quality Group, con una forte propensione al consumo di viaggi culturali e un’età media sui 55/60 anni, nel 2018 ha premiato tutti i brand (Mistral, Il Diamante, Exotic Tour, Latitud Patagonia, Discover Australia, America World, Brasil World, Europa World, Italyscape) e la maggior parte delle destinazioni proposte dal gruppo torinese. Più che positive quindi le performance di tutti i prodotti a partire dalla Cina, Russia, Cile, Sri Lanka ed Africa Equatoriale.

Anche Italyscape, il brand dedicato all’incoming nato nel 2017 ha raddoppiato i fatturati grazie a una forte domanda da parte dei mercati del nord America e nord Europa; obiettivo tra l’anno 2019/20 è l’apertura anche ai mercati emergenti come l’oriente e il Sud America. Oltre alle città d’arte italiane la clientela, composta da molti repeaters che amano il Paese, predilige proposte di destinazioni di nicchia, di piccoli borghi e chicche che solo la nostra penisola offre.

“Lavoriamo costantemente affinché l’innovazione possa essere uno dei nostri fattori distintivi nel mercato. Il nostro obiettivo è infatti quello di migliorare costantemente il servizio offerto ed essere creativi in ogni ambito e talvolta pionieri”. – Dichiara Marco Peci, direttore commerciale.

“Anche se è presto per fare delle previsioni per il 2019, il buon andamento che stiamo registrando verso tutte le destinazioni promosse, ci porta a prevedere un anno caratterizzato da un mercato dinamico e quindi con buone performance per Quality Group. Per l’anno in corso ci aspettiamo una buona crescita dell’Asia in generale, con la Cina in testa, della Namibia e del Sud Africa, aree dove siamo coinvolti nello sviluppo di nuovi progetti, e degli Stati Uniti che sono sempre una fonte inesauribile di interesse per la clientela italiana”. Conclude Marco Peci.

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