Spese in viaggio: nuova ricerca ING People Insight Lab

C’è chi parte con la valigia piena di speranze, chi con l’itinerario già stampato, chi sogna spiagge esotiche e chi si perde tra bancarelle locali. Ma una cosa li unisce tutti: gli italiani viaggiano… con giudizio.
Lo conferma l’ultima ricerca ING People Insights Lab, realizzata da ING Italia insieme a YouGov, che ha coinvolto oltre 1000 italiani adulti per capire come viaggiamo all’estero. Partire è una passione e far quadrare i conti è diventata un’arte. Per questo gli italiani organizzano viaggi senza lanciarsi alla cieca: il 73% sceglie una destinazione all’estero almeno ogni tanto (4 italiani su 10 almeno una volta all’anno) e ben il 54% visita anche paesi con valuta diversa dall’euro. Ma la vera voglia di mondo ce l’hanno i giovani tra i 18 e i 34 anni: l’82% ha già messo il passaporto in valigia e le destinazioni con valute diverse dall’euro sono un richiamo irresistibile soprattutto per il 65% dei giovani viaggiatori.

Pianificare o vivere alla giornata? Italiani divisi ma attenti alle spese

C’è chi ama l’agenda piena e le giornate scandite da tappe ben definite: il 44% degli italiani si definisce un vero pianificatore meticoloso. Ma c’è anche chi parte con un biglietto e lascia che il resto lo decida il vento: il 24% si affida all’improvvisazione.

Eppure, quando entrano in gioco i soldi, anche gli spiriti liberi diventano prudenti. La metà degli italiani che viaggiano all’estero (50%) tiene d’occhio ogni euro, e solo 1 su 10 ammette di concedersi tutto ciò che desidera senza pensarci troppo. È una tensione continua tra voglia di libertà e attenzione al portafoglio. La maggior parte dei viaggiatori all’estero, si sente in parte bloccata dalle spese extra, solo 1 su 4 invece vive il momento e, in particolare, sono gli over 55 a sentirsi più liberi.

Le esperienze da sogno? Spesso restano nel cassetto

Lo sappiamo tutti com’è: hai trovato quell’escursione pazzesca, quel ristorante tipico, quell’esperienza unica. Ma poi pensi al costo… e rinunci. È successo al 68% degli italiani in viaggio all’estero. E, inutile dirlo, alcuni se ne pentono ancora una volta tornati a casa. Questa dinamica riflette la difficoltà di lasciarsi andare completamente, soprattutto quando entra in gioco una moneta diversa.

Quasi 8 italiani su 10 dedicato tempo allo shopping

E che vacanza sarebbe senza un po’ di shopping? Infatti, il 92% dei viaggiatori ammette di fare acquisti durante il viaggio. I souvenir, l’artigianato locale e i prodotti tipici (cibo e vino) sono i preferiti, specialmente dalle donne. Il ricordo, alla fine, batte la ragione. Solo una piccola minoranza evita di portare a casa qualcosa.

Ma attenzione: la parola d’ordine è non esagerare. La maggior parte degli italiani non vuole perdere troppo tempo né denaro tra negozi e bancarelle. Il ricordo, sì. L’eccesso, no grazie.

Carta di credito mon amour ma attenzione alle commissoni

Il modo più comodo per pagare all’estero resta la carta di credito, usata abitualmente dal 37% dei viaggiatori – una percentuale che sale al 45% tra gli over 55. Seguono le carte di debito (25%), mentre i contanti prelevati o cambiati in loco resistono solo nell’11% dei casi.

Tuttavia, secondo l’indagine ING People Insights Lab c’è un grande freno: le commissioni bancarie su pagamenti e prelievi in valuta estera. L’87% degli italiani che viaggia in Paesi Extra UE le trova molto o abbastanza fastidiose, tanto che al 44% è capitato di non usare la carta di credito in questi Paesi.

Eppure, una soluzione ci sarebbe: il 69% afferma si sentirebbe assolutamente più libero a usarla se sapesse di ricevere un rimborso sulle commissioni. E visto che, mediamente, chi viaggia fuori dall’UE è disposto a spendere almeno 1.000 euro per una settimana e che il 14% arriva fino a 1.500 euro ogni euro risparmiato fa davvero la differenza.

Cambio valuta? Occhi aperti e zero sorprese

L’indagine ING People Insights Lab mostra, inoltre, quanto i viaggiatori siano consapevoli e proattivi sul controllo dei costi quando varcano i confini dell’Unione Europea:

  • Il 89% controlla il cambio valuta prima degli acquisti o a inizio vacanza.
  • l’82% controlla sempre o ogni tanto le commissioni di prelievo e tasso di cambio.

Questo comportamento è particolarmente diffuso tra gli over 55, segno che l’esperienza porta a una gestione ancora più attenta del denaro in viaggio. Gli italiani amano viaggiare, sognano in grande, ma non vogliono brutte sorprese in banca. Si muovono tra razionalità e libertà, tra desiderio e budget. E se una piccola svolta – come il rimborso delle commissioni bancarie – può fare la differenza, allora il viaggio torna a essere ciò che dovrebbe: libertà, scoperta e leggerezza.

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