Christina Glaeser, direttrice di Svizzera Turismo Italia, davanti al nuovo logo

Dopo trent’anni con il fiore dorato su sfondo rosso, Svizzera Turismo volta pagina e si presenta con un nuovo logo moderno e inclusivo: la scritta «switzerland» in minuscolo, dove la lettera «t» viene sostituita da una piccola bandiera elvetica, che richiama anche i Plus dell’offerta, e utilizzando un font moderno denominato Allegra, come il cordiale saluto in romancio.
Il tutto declinato su uno sfondo con 5 diverse tonalità di rosso, ad indicare tutte le sfumature della destinazione e a simboleggiare la modernità, la diversità e l’indipendenza.
Il nuovo logo esclusivamente in inglese, definito digitale e moderno, aspira a essere «un marchio turistico globale» e vuole rappresentare quella che secondo Svizzera Turismo è la promessa di lunga data della Svizzera: natura, ospitalità e affidabilità.
Il rebranding è stato svelato alla stampa durante l’evento di presentazione dell’offerta estiva della Svizzera, in collaborazione con diverse realtà: la città di Zurigo, il Ticino, Interlaken, il Trenino Verde delle Alpi – bls, la Ferrovie Retica e travel switzerland, il sistema di trasporti una volta chiamato Swiss Travel System.
Punto focale di tutte le presentazioni, la sostenibilità, che è uno degli assett su cui si basa da tempo la comunicazione di Svizzera Turismo e che nel Paese non è solo uno slogan ma un modo di vivere, qualcosa che realmente è nel DNA della popolazione.
La Svizzera è campione a livello dei trasporti, campione del riciclo di materie di scarto, e campione nella produzione di energia grazie alla conformazione del suo territorio, con 1.500 fiumi e corsi d’acqua che vanno ad alimentare con l’energia idroelettrica i treni.
In un Paese che ha 65mila itinerari a piedi, la natura la fa da protagonista, ma nell’offerta della destinazione c’è anche tanta cultura, tra città medievali come Thun e festival come quello che segna l’arrivo della primavera a Zurigo, e tanto sport, con eventi come il campionato Mondiale UCI di ciclismo e paraciclismo (21-29 settembre a Zurigo) o la finale delle Golden Series di Trail Running in Ticino dal 17 al 20 ottobre.
C’è anche un record da Guinness dei Primati: la Ferrovia Retica, nell’ottobre del 2022, ha fatto sulla linea dell’Albula tra Preda e Alvaneu il treno più lungo del mondo, ben 2 km di vagoni!

«Marzo 2024 è stato un mese record per l’Italia, con +5,4% di pernottamenti rispetto al 2023 – racconta Christina Glaeser, direttrice di Svizzera Turismo Italia. – Analogamente, il primo trimestre segna un + 2,4% in termini di pernottamenti e un 5,6% in termini di arrivi italiani. In questo momento – continua la direttrice – vogliamo spingere soprattutto sulla destagionalizzazione, con promozioni come quella in atto attualmente (dal 21 maggio al 7 giugno) con la campagna 2×1 di Eurocity in collaborazione con Trenitalia che funziona molto bene ed è perfetta per chi voglia trascorrere un Svizzera un weekend. Da due anni si punta sulla sostenibilità con la campagna sugli spostamenti in treno di cui è ambasciatrice Michelle Hunziker. Gli italiani apprezzano soprattutto la bellezza dei paesaggi svizzeri e la possibilità di vivere esperienze in contesti naturali sia che si scelga una vacanza in montagna, sia che si opti per un weekend in una delle città, caratterizzate dalla presenza di parchi, giardini e di corsi d’acqua “puliti” e dalla capillarità dei trasporti che favorisce la mobilità green.
Tra i target di riferimento ci sono la Generazione Zeta, sensibile alle tematiche ambientali, e le famiglie con bambini, che sono i nostri clienti del futuro. Puntiamo anche sul calcio, con testimonial Yann Sommer, portiere dell’Inter, e con il Campionato Europeo Femminile di Calcio UEFA che si svolgerà in diverse località della Svizzera a luglio del 2025».
Le località più gettonate di questa prima parte dell’anno sono state Zurigo, Ginevra, Basilea, Berna e, tra le località sciistiche, St. Moritz e Zermatt, che hanno segnato una buona performance grazie anche alle buone condizioni di innevamento.

Autore

  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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