La stagione delle feste conferma un mercato turistico stabile, sostenuto da una domanda che resta solida nonostante l’attenzione crescente ai costi. È quanto emerge dall’Osservatorio Aidit di Federturismo Confindustria, che fotografa l’andamento delle prenotazioni per Natale, Capodanno ed Epifania 2025 e delinea le prime previsioni per il 2026.
Le agenzie di viaggio rilevano un incremento sensibile delle prenotazioni per il 17% degli operatori, mentre il 43% segnala un possibile ridimensionamento. La composizione della domanda non cambia: coppie, famiglie e piccoli gruppi dominano il mercato. Le coppie rappresentano il 50% delle pratiche, le famiglie il 42%, i gruppi di amici l’8%.
Sul fronte della spesa, è chiara la pressione esercitata dal prezzo. Oltre l’80% delle agenzie osserva clienti sempre più attenti al budget, con il 46,2% definito “molto sensibile” ai costi. La spesa media per una vacanza di fine anno oscilla tra 1.550 e 3.500 euro per pratica (pari a una media di 2,5 persone). Un quarto delle prenotazioni supera i 3.500 euro, mentre solo il 2,2% rientra sotto gli 800. Alla variabile prezzo si affiancano altri elementi di valutazione: accessibilità delle destinazioni, durata del viaggio, sicurezza e stabilità geopolitica.
Il quadro delle mete evidenzia una domanda diversificata e orientata al medio raggio. In cima alle preferenze figurano Egitto ed Emirati Arabi, seguiti da Europa continentale, Africa e Oceano Indiano, Americhe e Caraibi. Italia e Mediterraneo restano soluzioni apprezzate, ma non trainanti quanto le destinazioni internazionali.
Guardando al 2026, il costo del viaggio continuerà a rappresentare il primo elemento di freno. Per il 42% del mercato l’aumento dei prezzi è il principale ostacolo, seguito dall’incertezza economica e dalla contrazione dei budget familiari. Le aspettative degli operatori si dividono tra stabilità (54,8%), crescita (25,8%) e rischio di calo (19,4%).
Sul piano geografico, le destinazioni più richieste per il prossimo anno sono Asia, Medio Oriente e Mediterraneo. Seguono Americhe e Africa, mentre Italia e Nord Europa raccolgono un interesse più moderato. Tra le tipologie di viaggio emergono tour organizzati e crociere, indicati come le opzioni con la domanda più vivace; a seguire viaggi esperienziali, soggiorni mare, city break e itinerari di gruppo a tema.
Una tendenza consolidata riguarda l’anticipo delle prenotazioni: il 50,5% dei clienti sceglierà l’advance booking, mentre il last minute si ferma al 9,7%. Un dato che suggerisce una maggiore attenzione alla pianificazione, sia per motivi di risparmio sia per le dinamiche di disponibilità.
«I dati dell’Osservatorio sono incoraggianti. La propensione al viaggio resta alta, tuttavia è sempre più condizionata dal prezzo e dal contesto economico generale» commenta Domenico Pellegrino, Presidente Aidit Federturismo Confindustria. «Le agenzie registrano un mercato polarizzato, con una quota rilevante di clienti disposta a spendere per ottenere qualità, ma una maggioranza molto attenta al budget e ai fattori di rischio. Per il 2026 il vero nodo non sarà la voglia di viaggiare, che non manca, bensì la capacità di trasformarla in acquisto, in un quadro di costi crescenti e di pianificazione sempre più anticipata».

