16 ottobre 2017 – Viasat, primaria realtà europea per i sistemi di sicurezza satellitare, viaggia con BePooler, società leader nel settore del corporate carpooling, scegliendo di far sperimentare il servizio alla metà dei propri dipendenti della sede di Venaria Reale (TO).
Grazie a questa partnership, presentata a Torino in occasione dello Smart Mobility World, i dipendenti di Viasat potranno condividere un passaggio in auto durante il percorso casa-lavoro con chi ha orari e destinazioni simili, ricevendo diversi benefici: i driver otterranno rimborsi chilometrici e/o buoni carburante e parcheggi dedicati i rider potranno evitare di usare la propria auto, eliminandone i costi di gestione.
“Si tratta di una partnership che ci riempie davvero di orgoglio – ha commentato in proposito Andrea Moglia, General Manager di BePooler Italia – Viasat è un’altra importante realtà che, in Italia, decide di appoggiarsi al servizio di carpooling aziendale offerto da BePooler. Dopo essere diventati leader del settore con i frontalieri del Canton Ticino, ci siamo fissati come obiettivo quello di replicare gli stessi risultati anche in territorio italiano e, quest’ultima collaborazione, conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione”.
La scelta di Viasat di abbracciare la soluzione di mobilità sostenibile rappresentata da BePooler s’inserisce perfettamente in linea con lo studio Company Car Benefits Survey realizzato da Willis Towers Watson secondo cui oltre la metà delle aziende italiane intende rivedere la propria politica per quanto riguarda le auto aziendali. Grande favore nei confronti di car policy che tengano maggiormente in considerazione il problema legato alle emissioni di CO2 e grande interesse, quindi, per nuovi servizi di mobilità quali appunto il carpooling aziendale di BePooler.
“Riteniamo che BePooler possa essere una perfetta risposta a queste nuove esigenze delle aziende – ha aggiunto Antonio Turroni, fondatore di BePooler – sia per venire incontro ai propri dipendenti, ammortizzando così la spesa da sostenere per potersi recare sul luogo di lavoro, ma anche come soluzione per ripensare agli spostamenti in ottica più green e smart, immettendo sulle strada un minor numero di veicoli e contribuendo così a ridurre il traffico, a decongestionare la rete stradale diminuendo inevitabilmente le emissioni di CO2 ed incrementando, al contrario, i livelli di sicurezza”.