Il Consiglio di Amministrazione dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., presieduto da Enrico Postacchini, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025, confermando la solidità dei risultati economici e la tenuta della domanda nonostante l’impatto dei cantieri sulle capacità operative.
Tutti i principali indicatori economico-finanziari sono in territorio positivo: i ricavi consolidati hanno raggiunto i 131,3 milioni di euro, segnando un +10,6% sullo stesso periodo del 2024. L’EBITDA, stabile a 41,9 milioni (-0,6% sul 2024), mostra la resilienza della gestione operativa anche a fronte dell’incremento dei costi legati agli investimenti e alla crescita del traffico. L’utile netto cresce leggermente, attestandosi a 19,8 milioni di euro (+1,2%).
Nel periodo gennaio–settembre, lo scalo registra 8.539.797 passeggeri, in aumento del 2,4% rispetto al 2024, e supera per sette mesi consecutivi quota un milione di presenze mensili, con oltre 1.039.000 passeggeri a ottobre (+3,5% sullo stesso mese 2024). Il load factor medio si porta all’84,7%, confermando la buona occupazione dei voli.
I movimenti aerei crescono dell’1,3% (64.804), mentre il traffico merci si contrae del 5,6% (39.884 tonnellate); nell’aggregato gennaio-ottobre, le merci trasportate calano a 36.809 tonnellate (-3,5%).
Dal punto di vista della composizione, si consolidano i voli di linea (+2,9%) e low cost (+2%), con il traffico internazionale trainato dall’extra-UE (+2,6%) e il nazionale a +1,6%.
Sul fronte gestionale, il servizio ai passeggeri si conferma una priorità: “Dopo mesi di crescita superiore alle attese – dichiara Nazareno Ventola, AD e DG – l’impatto dei cantieri ha rallentato l’espansione estiva, ma testimonia la solidità della domanda. La priorità resta il piano di investimenti infrastrutturali e il miglioramento progressivo dell’esperienza passeggeri”.
I ricavi aeronautici (56,9 mln, +3,4%) e non aeronautici (42,9 mln, +1,6%) si rafforzano, mentre i ricavi da servizi di costruzione crescono del 43,3% grazie agli investimenti. I costi totali salgono a 89,4 milioni (+16,9%), trainati dalle spese per servizi di costruzione, manutenzione, personale (+8,3%) e maggiori volumi.
Il Risultato Operativo (EBIT) si attesta a 27,5 milioni (contro 29,1 milioni del 2024) per effetto della crescita degli ammortamenti, in linea con gli investimenti fatti.
Dal lato patrimoniale e finanziario, la PFN al 30 settembre è negativa per 26,5 milioni (rispetto a +5,4 milioni a fine 2024), riflettendo sia i flussi operativi positivi (17,7 milioni) che quelli di finanziamento (81 milioni) e di investimento (31,9 milioni), con 17 milioni di dividendi distribuiti. Il patrimonio netto sale a 223,6 milioni.
Gli investimenti realizzati ammontano a 32 milioni, prevalentemente destinati a interventi infrastrutturali di sviluppo e sostenibilità.
Fatti salienti post periodo: a ottobre si registra per il settimo mese consecutivo oltre un milione di passeggeri, portando il totale a 9,6 milioni (+2,5% sul 2024), con già superato il traffico annuo 2019.
Previsioni e outlook: le stime ICAO indicano per il 2025 una crescita mondiale del traffico passeggeri (+3,7%), con prospettive di graduale espansione fino al 2053 (21,5 miliardi di passeggeri globali stimati). Il contesto resta sfidante tra rischi geopolitici e materie prime, ma la gestione dello scalo bolognese si prepara ad affrontare lo sviluppo infrastrutturale e il miglioramento della qualità dei servizi per passeggeri e merci, mantenendo attenzione su tutte le criticità legate ai cantieri e alla continuità operativa.

