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L’albergo della famiglia Sinner, situato a Sesto, tra le splendide montagne della Val Pusteria, è un luogo che combina tradizione, ospitalità e una storia sportiva unica. Proprio qui il nuovo numero uno del tennis mondiale, Jannik Sinner ha trascorso la sua infanzia, forgiando le basi di una carriera promettente che lo ha portato a diventare uno dei più grandi talenti del tennis mondiale. Anche il sito dell’hotel oggi ha una pagina dedicata al campione di famiglia.
Un rifugio tra le montagne
L’albergo, noto come Haus Sinner, casa Sinner, è composta da sei appartamenti ed è immerso in un paesaggio circondato dalle maestose Dolomiti della provincia di Bolzano. La struttura, a conduzione familiare, offre un’atmosfera accogliente e calda, tipica delle tradizioni altoatesine. La famiglia Sinner gestisce l’hotel con dedizione, garantendo agli ospiti un soggiorno confortevole e memorabile.
Un’infanzia tra neve e sport
Jannik Sinner è nato il 16 agosto 2001 a San Candido (Inniken), un piccolo comune vicino all’albergo. Sin da bambino, ha mostrato un grande interesse per lo sport. in inverno, Jannik trascorreva le giornate sulle piste da sci, sviluppando una notevole agilità e resistenza mentre in estate, si dedicava al tennis, giocando nei campi vicino all’albergo. A soli sette anni, Jannik ha iniziato a prendere lezioni di tennis, dimostrando rapidamente il suo talento naturale. Pur avendo vinto diverse gare da sci già da piccolo, ha poi scelto il tennis perchè è uno sport dove se anche fai un errore puoi sempre recuperare, cosa che nello sci è molto più improbabile.
Nonostante gli impegni internazionali e una carriera sempre più brillante, culminata col raggiungimento del primo posto nella classifica ATP, Jannik ritorna spesso all’albergo della famiglia per passare del tempo con i genitori e il fratello Mark. Per lui, è un luogo di pace e rigenerazione, dove può ritrovare le sue radici e ricaricarsi. I visitatori dell’albergo possono spesso sentire racconti della famiglia sinner sulla straordinaria ascesa di Jannik e vedere le foto che documentano i suoi primi passi nello sport.
L’eredità della famiglia Sinner
L’albergo non è solo un luogo di villeggiatura, ma rappresenta anche un pezzo importante della storia di Jannik. La famiglia Sinner continua a gestire l’hotel con la stessa passione e dedizione, accogliendo ospiti da tutto il mondo e condividendo con loro un pezzo della loro storia. Per molti, soggiornare qui significa immergersi in un ambiente familiare e accogliente, che riflette i valori di perseveranza e determinazione che hanno guidato Jannik nella sua carriera.
Dove abita ora Jannik Sinner
La carriera da fuoriclasse lo porta in giro per il pianeta quasi tutto l’anno. Quando chiude la valigia, però, Jannik Sinner torna sempre nello stesso punto sulla carta geografica: Monte Carlo. Da tre stagioni il leader del ranking ATP – primato conservato anche durante la recente squalifica di tre mesi – ha stabilito qui la propria residenza principale e il quartier generale degli allenamenti.
Il principato è diventato una scelta quasi naturale per molti top player, ma il ventitreenne altoatesino respinge l’idea che si tratti solo di vantaggi fiscali. «È una scelta professionale, null’altro: a Monte Carlo gioco all’aperto tutto l’anno, i campi sono sempre a disposizione e posso allenarmi con i migliori» ha spiegato in un’intervista al “Corriere della Sera”
Il suo “rifugio” si trova a pochi passi dal Monte‑Carlo Country Club, con vista sul Mediterraneo. La casa non è grande: tanto che, dopo il secondo trionfo agli Australian Open, Sinner ha ammesso di dover parcheggiare il trofeo a casa dei genitori perché la coppa non ci sta. L’appartamento era stato condiviso anche con l’ex fidanzata Maria Braccini. Oggi, libero da convivenze, il campione preferisce conservare un ambiente essenziale, vicino ai campi e lontano dai riflettori del centro
Monte Carlo gli offre privacy – i residenti del quartiere lo salutano senza assediarlo – ma soprattutto logistica. Sinner può raggiungere a piedi il club dove lavora con Simone Vagnozzi e Darren Cahill; può programmare sessioni in palestra in orari flessibili; può cenare nel ristorante italiano in cui celebra le vittorie con un piatto di fettuccine al ragù
La carta d’identità di Sinner resta altoatesina. A Sesto Pusteria i genitori gestiscono ancora la piccola pensione di famiglia e lo attendono dopo i grandi tornei. Il sindaco ha persino riasfaltato le strade del paese per accoglierlo da numero uno. Quando il calendario lo permette, Jannik rientra tra le Dolomiti: qui lascerà anche i trofei che non trovano spazio nel bilocale monegasco