Business e Travel

Entro il 2030, la Gen Alpha inizierà il proprio percorso professionale, mentre la Genz Z sarà il gruppo demografico più numeroso della forza lavoro. Per questo motivo SAP Concur ha pubblicato un documento intitolato “Prepararsi per la Gen Z e la Gen Alpha: come le generazioni più giovani cambieranno i viaggi d’affari e la gestione delle spese” per aiutare i travel manager e i leader aziendali a capire come le operazioni di viaggio e spese dovranno essere adattate in futuro.

La tecnologia è una necessità assoluta

La Gen Z e la Gen Alpha sono cresciute in un panorama digitale che sta plasmando le loro preferenze e aspettative tecnologiche. Pertanto, le aziende devono essere all’avanguardia e al passo con un mondo digitale in continua evoluzione e dal ritmo incalzante, per garantire la fidelizzazione dei dipendenti e rimanere al contempo produttive e redditizie. La velocità di internet e l’utilizzo di smartphone e applicazioni mobili influisce sulle preferenze di comunicazione sia dei lavoratori di oggi che del futuro. Secondo una ricerca commissionata da LivePerson, il 65% degli intervistati della Gen Z preferisce comunicare digitalmente piuttosto che di persona, questo ha portato a contatti più brevi, frequenti e diretti tra i dipendenti.

Le aspettative di personalizzazione in un mondo digitale

La tecnologia plasma le aspettative di personalizzazione della Gen Z, compreso il modo in cui l’azienda e i leader approcciano le opportunità di sviluppo e il percorso di carriera. In tal senso, secondo Deloitte, i datori di lavoro dovranno comprendere i comportamenti e le tendenze di una generazione che si aspetta una maggiore personalizzazione nel modo in cui viene trattata dal proprio datore di lavoro.

La sostenibilità è una priorità per le nuove generazioni

Per le nuove generazioni, sempre secondo la ricerca pubblicata da Deloitte, la sostenibilità è una priorità assoluta, infatti il 77% degli intervistati ritiene importante che i valori dell’azienda siano in linea con i propri. Questo porta il settore privato a dover affrontare una crescente pressione da parte di Millenials, Gen Z e Gen Alpha per portare avanti gli sforzi di sostenibilità, scenario già evidenziato nei risultati dell’indagine SAP Concur Global Business Travel Survey 2022: quasi il 100% degli intervistati della Gen Z ha dichiarato di voler adottare misure per ridurre il proprio impatto ambientale durante i viaggi di lavoro nei prossimi 12 mesi. Di conseguenza, le aziende stanno stabilendo obiettivi realistici e mirati, intraprendendo azioni misurabili e ottenendo risultati quantificabili per ridurre al minimo l’impatto ambientale, d’altronde fare del bene al pianeta può essere vantaggioso anche per gli affari. In conclusione, le migliori pratiche di T&E saranno modellate dall’impatto delle preferenze tecnologiche, degli stili di comunicazione e delle aspettative di sostenibilità della Gen Z e della Gen Alpha per percorrere una tendenza destinata a continuare con maggiore enfasi con l’ingresso delle nuove generazioni nella forza lavoro.

“Le aziende devono adottare le tecnologie più recenti e stabilire obiettivi di sostenibilità misurabili per attrarre e trattenere i talenti – spiega Gabriele Indrieri, VP e Managing Director di SAP Concur EMEA South – Per questo motivo, i leader del settore T&E dovrebbero iniziare a discutere con i loro partner operativi, con la direzione dell’ufficio e con gli altri dirigenti dell’azienda per fare il punto sulla situazione e su come tali operazioni potrebbero dover cambiare in futuro”.

Ibiza e Formentera si confermano tra le mete estere più ambite dai viaggiatori italiani per l’estate 2023, non solo per il turismo leisure, ma anche per i meeting e gli eventi. Ibiza Project, la DMC italiana con sede a Ibiza specializzata in incoming su misura alle isole Pitiuse, dopo a ver chiuso la scorsa stagione estiva con un evidente segno più, conferma anche per il 2023 una domanda in costante crescita, sia per il segmento MICE, che per quello leisure, nonostante la riapertura delle destinazioni competitor sul medio raggio.

Le isole Pitiuse sono molto amate e richieste dai viaggiatori italiani, situate a soli trenta minuti di barca l’una dall’altra, permettono, infatti, di entrare in contatto con due mondi differenti: il fermento e i numerosi servizi di Ibiza si uniscono alla calma e all’anima selvaggia di Formentera.

La presenza sulle isole di Ibiza Project ha permesso di notare, in questo ultimo periodo, un’evoluzione in Formentera per quanto riguarda la sua offerta di servizi, tra i quali hotel e ristoranti di nicchia, continuando però a conservare la sua atmosfera tranquilla e le sue spiagge paradisiache.

“La domanda per l’imminente stagione estiva è in continua crescita da gennaio – commenta Marco Dadone, Co-Founder di Ibiza Project –. Nonostante il costo dei voli sia aumentato notevolmente anche in periodi di bassa stagione, ci sono tutte le premesse per chiudere in positivo l’anno in corso. La richiesta verso le isole rimane varia e comprende diversi target, confermando nuovamente la versatilità delle destinazioni, che riescono a soddisfare le esigenze di tutti”.

Un altro trend rilevato dalla DMC è l’elevata richiesta da parte dei viaggiatori di attività outdoor: dall’hiking al plogging fino ai bike tour, tutte proposte che costituiscono il perfetto completamento al programma di un pacchetto MICE, in un’ottica di sostenibilità sempre più apprezzata oggi dai Clienti. Esigenza pienamente soddisfatta grazie alla conoscenza approfondita dei territori e dei loro ambienti naturali unici.

“Il punto di forza di Ibiza Project è di essere locale e presente nel territorio in cui opera – spiega Lara Corsinovi, Co-Founder di Ibiza Project –. Proprio per questo motivo siamo orgogliosi di aver partecipato all’organizzazione dell’M&I, uno dei principali forum del settore per viaggi incentive, meeting ed eventi, che si terrà a Ibiza dal 23 al 26 aprile 2023. Un’opportunità unica quindi per presentare tutti i nostri servizi e il nostro amore per queste isole”.

L’Italia è ancora una delle destinazioni europee più richieste in Asia. Emerge dalla 21esima edizione della Fiera Internazionale del Turismo KITF 2023 ad Almaty presso l’Atakent fino al 21 aprile.  Kitf è la più grande piattaforma professionale per il turismo in Asia centrale e l’evento principale dell’industria turistica del Kazakistan. Ha ottenuto il marchio di qualità UFI (Associazione globale dell’industria fieristica) per la conformità degli stand agli standard internazionali B2B. Con il lancio dei voli diretti tra Almaty e Milano, operati dalla compagnia aerea italiana Neos, l’Italia sta diventando uno dei mercati importanti per Kazakistan dove si registra una costante crescita dell’interesse verso l’ampia e multiforme offerta turistica italiana. Enit – Agenzia Nazionale del Turismo è presente alla fiera kazaka con uno stand di circa 55 mq nel Padiglione 10.  

Secondo dati Enit e il sondaggio dell’Associazione turistica del Kazakhstan sui tour operator e gli agenti di viaggio outgoing, la domanda di viaggi in uscita è aumentata di oltre il 60% rispetto agli anni precedenti, per arte e cultura, ottimo cibo, moda e stile di vita italiano. E’ una meta anche per giovani. I genitori credono che il viaggio in Italia sia importante per educare i bambini all’arte e mostrare la bellezza dell’architettura e della natura. Gli italiani sono considerati di temperamento simile e lo stile di ospitalità è ritenuto molto accattivante. 

Sebbene il reddito disponibile destinato ai viaggi sia diminuito, la domanda di viaggi in uscita è in aumento e il mondo del turismo guarda complessivamente positivamente alle prospettive del 2022. Milano e Roma sono i principali punti di arrivo in Italia e questo determina la scelta delle destinazioni per i tour in Italia. Da giugno 2022 è previsto un volo regolare tra Milano e Almaty. Nel marzo 2022, l’Ambasciata italiana in Kazakistan ha ripreso il rilascio dei visti per i turisti. 

Sono prediletti tour di 10 giorni che combinano shopping e terme. Fare acquisti soprattutto in outlet di grandi firme è il must di ogni viaggio in Italia e questo prodotto non ha concorrenza. I kazaki generalmente non percepiscono l’Italia come una destinazione balneare. E’ concepito come un prodotto per fascia alta che va in Sardegna o in altri resort di livello. La Costiera Amalfitana invece è famosa per i viaggi di nozze. La gastronomia e il vino come viaggio dedicato è un prodotto molto di nicchia per il Kazakistan, tuttavia la cucina, il vino e i ristoranti italiani sono una delle principali caratteristiche dell’Italia. Toscana, Firenze E Bologna sono percepite come mete per segmento alto. 

“Partecipando alla ventunesima edizione della Kitf, l’Enit sta lavorando per il futuro, indirizzando le proprie attività alla promozione del marchio Italia e rafforzando la posizione dell’Italia. Occorre educare il settore dei viaggi sul prodotto sulle destinazioni oltre che sulle principali attrazioni implementando corsi di formazione online con schemi di motivazione per ottenere punteggi migliori per conoscenza e prenotazioni realizzate e stimolare i contatti tra le parti interessate italiane e il settore turistico del Kazakhstan con workshop dedicati per i tour operator con incontri individuali programmati nonché presentazioni della destinazione sia per T.o. che per agenti ad Almaty e Astana. Promuovere lo stile di vita italiano e la diversità dei prodotti di viaggio, creando anche punti di contatto con i social media” dichiara Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit. 

Tourism Australia e Qantas invitano i viaggiatori italiani a partire per un’avventura in Australia grazie a una partnership nell’ambito della campagna Come and Say G’day (in italiano: L’Australia ti aspetta per darti il G’day).
La partnership, attiva in Italia nel mese di aprile, prevede una serie di attività congiunte, tra cui la creazione di un contenuto video pensato per ispirare i viaggiatori italiani a pianificare una vacanza Down Under.
Protagonista del contenuto promozionale è la Brand Ambassador di Tourism Australia, Ruby, la canguretta souvenir che prende vita grazie all’animazione CGI, che viene accolta a bordo di un aereo Qantas dal tipico saluto australiano, G’day.
Petra Perry, Chief Marketing Officer del Gruppo Qantas, ha commentato: “Qantas è orgogliosa di essere la compagnia aerea partner della campagna Come and Say G’day di Tourism Australia. Oltre a stimolare gli arrivi nella destinazione, la campagna sta aumentando la consapevolezza che i turisti possano facilmente viaggiare direttamente in Australia ed esplorare le oltre 65 destinazioni in tutto il Paese quando scelgono di volare con Qantas.”

Eva Seller, Regional General Manager Continental Europe di Tourism Australia, ha aggiunto: “Tourism Australia è orgogliosa di collaborare con la compagnia di bandiera australiana, Qantas, in Italia. La partnership è stata pensata per ispirare e incoraggiare i viaggiatori a scoprire il significato di G’day e a realizzare il viaggio della vita in Australia”.

“I viaggiatori che decideranno di volare con Qantas, verranno accolti dal tipico saluto australiano da parte del personale di bordo, e potranno guardare il cortometraggio G’day durante il volo. “

Diretto da Michael Gracey (The Greatest Showman), il cortometraggio G’day illustra la curiosa avventura di Ruby, doppiata dall’amata attrice australiana Rose Byrne, e di un unicorno giocattolo, Louie, doppiato dall’attore Will Arnett, mentre esplorano l’Australia visitando i suoi iconici luoghi meravigliosi.

Qantas riprenderà ad operare con il volo stagionale e diretto da Roma a Perth, tra il 18 giugno e il 3° ottobre 2023 con il Boeing 787 Dreamliner.

Italyscape ha chiuso il 2022 con 12,5 mln di euro, raddoppiando il risultato conseguito nel 2019 e prevede una crescita sostenuta anche nel 2023. Ad accelerare la corsa di Italyscape si aggiunge l’acquisizione del brand Escapade – Incentive & Meeting Consultant, la destination management company specializzata in meeting, viaggi incentive, congressi e eventi che, da oltre 35 anni, è leader nei mercati francofoni. Questa operazione ha permesso a Italyscape di acquisire, oltre alla notorietà del brand, il know how, i database clienti/fornitori e i contratti: un vero e proprio patrimonio attivo e consolidato.

“L’acquisizione del brand è avvenuta in un momento particolarmente proficuo per Italyscape in quanto, se nel 2022 il segmento MICE ha dato segnali di una lenta ripartenza, la prima parte del 2023 ha segnato invece la definitiva ripresa del mondo degli eventi, con numeri consistenti e con margini di crescita ancora molto elevati sull’anno, considerando che questo segmento — in controtendenza rispetto al passato – si è spostato verso una richiesta sempre più sotto data.”. Afferma Vincenzo Emprin, CEO di Italyscape.

“Escapade ha sviluppato negli anni un posizionamento solido e un profondo radicamento sul mercato francofono; il nostro obiettivo è riuscire a portare avanti con orgoglio la storia e l’ottima reputazione di questo brand storico, estendendone l’operatività su nuovi mercati, partendo da quelli tradizionalmente più vicini a Italyscape, quali Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Messico, Spagna e Francia.”. Prosegue Vincenzo Emprin.

L’acquisizione del brand Escapade sarà accompagnata dall’apertura del primo ufficio satellite di Italyscape che, a breve, aprirà a Padova, presidiando il Triveneto, e che diverrà il polo dedicato allo sviluppo di questa area strategica per l’incoming. La crescita in ambito MICE sarà sostenuta dalla rete commerciale di Italyscape, già operativa nel turismo leisure in Canada, Stati Uniti, Messico, Spagna e naturalmente in Francia. Il trend positivo di Italyscape è frutto della fiducia ricevuta dal mercato che ha premiato ampiamente gli sforzi e le azioni promosse nel corso della pandemia.

Si aprono le candidature per partecipare all’Academy di 181travel, giovane operatore turistico con sede a Cagliari in Sardegna, che per la stagione estiva 2023 cerca 40 Tour Expert da inserire nel proprio team, con possibilità di estensione del contratto.  Le selezioni, che avverranno in due tranche, una a metà aprile e la seconda a inizio maggio, hanno lo scopo di individuare figure appassionate del mondo dei viaggi, incaricate di promuovere il prodotto escursionistico ed esperienziale nelle destinazioni assegnate – gestendo l’intero ciclo di vendita, dalla prenotazione al supporto post-vendita – ma anche monitorare flussi e movimenti nelle strutture partner, partecipare alle esperienze quando necessario e promuovere attività di customer care.

181travel, fondata nel 2016 da Marco Deiosso, è una DMC (Destination Management Company) specializzata nella selezione di esperienze turistiche con lo scopo di dare nuovo respiro al concetto di ospitalità tradizionale, che negli anni ha saputo diventare un alleato ideale per catene alberghiere, tour operator, resort e altre realtà del comparto, italiane ed estere.

Marco Deiosso

“Da sempre ci distinguiamo per il nostro desiderio di trasformare ogni viaggio in un’esperienza di scoperta della destinazione andando oltre tradizioni, dogmi e preconcetti. Proprio come racconta il nome, 181travel, nel nostro animo c’è la volontà di superare ogni limite: 180, infatti, è il numero dei paralleli della terra e 180 è la soglia da oltrepassare con la nostra proposta turistica, che intende valorizzare e promuovere le peculiarità e le tipicità di ogni destinazione, svelando i tesori più autentici del territorio – racconta il CEO & Founder Marco Deiosso – Grazie alle collaborazioni virtuose coltivate nel tempo e ai rapporti solidi con partner e operatori locali, riusciamo a mantenere alta l’asticella, non soltanto nei confronti del partner, per il quale costruiamo ogni attività su misura, ma anche internamente, con percorsi formativi calibrati per le risorse ricercate, proprio come l’Academy che stiamo promuovendo dal 2021, con particolare focus sul Sud Italia”.

Tour Expert cercasi: flessibilità, passione per il mondo del turismo e capacità di relazione sono un must

Il Tour Expert avrà il compito di trasmettere le bellezze del territorio e farle scoprire all’ospite in vacanza, coinvolgendolo nella partecipazione alle escursioni e alle attività proposte, garantendo il soddisfacimento e la perfetta resa dell’esperienza attraverso il mantenimento delle relazioni con i partner locali. 

Tra i requisiti richiesti, ove necessario, vi è la disponibilità a trasferirsi presso la destinazione assegnata, esperienze pregresse nell’ambito delle vendite, meglio se all’interno del settore turistico, capacità di dialogare e scrivere in italiano e inglese (sono un plus le altre lingue), abilità negoziali e commerciali, insieme a soft skills come problem solving, flessibilità e resistenza a stress. Completano il profilo: passione per il mondo dei viaggi e conoscenza del mercato delle escursioni e del target, che verranno potenziate in sede di Academy. 

Le posizioni ricercate sono da intendersi per il periodo indicativamente da maggio a fine stagione estiva, con possibile flessibilità nelle date di inizio e conclusione, nelle aree seguenti: Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Toscana, Abruzzo.  La retribuzione, infine, sarà fissa sulla base dell’esperienza della risorsa, con vitto e alloggio (ove necessario), e variabile, con premi di produttività in rapporto agli obiettivi quantitativi e qualitativi raggiunti.

In tempi di caro vita, l’ospitalità in casa durante i grandi eventi rappresenta un’opportunità di guadagno extra per i proprietari di casa e offre ai viaggiatori opzioni di alloggio adatte a tutte le tasche. Per questo c’è attesa per il ritorno della Milan Design Week nella sua tradizionale collocazione di aprile, dopo le edizioni posticipate e sotto tono causa emergenza Covid degli ultimi anni. Secondo i dati Airbnb, le ricerche per soggiornare a Milano durante la Design Week 2023 (18-22 aprile) mostrano una crescita di oltre 20 volte (2000%) rispetto a quelle effettuate nello stesso periodo del 2021 per soggiorni a Milano nell’aprile 2022 (mese orfano dell’evento, poi posticipato al 7-12 giugno 22). Nell’edizione ‘estiva’ 2022, l’Host medio milanese aveva comunque guadagnato circa 750 euro in una settimana, con i ricavi totali degli host che avevano superato i 5.700.000 Euro. Dati da cui ricaviamo che gli appartamenti occupati durante la design week sono stati circa 7.600 nell’edizione scorsa, nonostante la non alta affluenza. L’opportunità di guadagno quest’anno si annuncia invece in linea con i fasti del passato, grazie al ritorno in pompa magna dei viaggiatori internazionali: il podio delle nazionalità più presenti alla Design Week 23 vede Germania, Stati Uniti e Francia, seguite da Gran Bretagna e Brasile.

“I grandi eventi come la Design Week sono caratterizzati da un picco estremo di domande di alloggio. Costituiscono un’enorme opportunità per chi ospita, con benefici economici per l’intero territorio urbano e non soltanto per il centro turistico – afferma Giacomo Trovato, Amministratore Delegato di Airbnb Italia – “L’ospitalità in casa ha un ruolo importante nel sistema di accoglienza milanese e permette anche di vivere il Salone in modo indimenticabile: per chi volesse viverne l’atmosfera senza sosta, su Airbnb in città sono segnalati oltre 50 appartamenti nella Categoria Design.”

Airbnb rappresenta quindi anche uno strumento di sviluppo economico poiché dà la possibilità ai residenti di Milano di ottenere un guadagno extra attraverso l’ospitalità in casa e, in questo modo, aiuta le famiglie a coprire parte delle spese. Secondo un sondaggio rivolto alla community di host Airbnb, il 41% dei rispondenti ha affermato che i soldi guadagnati attraverso la piattaforma sono stati utili per far quadrare il bilancio familiare. Di diverso avviso sembra invece essere il sindaco di Milano, Sala, che vorrebbe limitare i giorni di affitto breve a un massimo di 120 o 180 poichè secondo il primo cittadino “Un po’ di regolamentazione fa fatta, perché in questo momento sono troppi gli appartamenti tolti a chi a Milano vuol vivere”.

Quali sono dunque i dati reali? In realtà secondo Immobiliare.it sono 97mila gli alloggi sfitti a Milano su 785mila alloggi totali presenti in città, mentre gli annunci presenti su Airbnb sono meno di 20mila, per cui è difficile dare la colpa agli affitti brevi per la mancanza di case da affittare a lungo termine o per il caro prezzi. E’ chiaro invece che la prospettiva di guadagno e di facilità di gestione degli affitti brevi stia probabilmente orientando le scelte di investimento verso questo ambito rispetto alle problematiche di contratti 4+4 in cui ancora oggi resta impossibile sfrattare un inquilino moroso. Purtroppo limitare i giorni di affitto non appare una soluzione per far destinare più case all’affitto a lungo termine, visto che Milano può contare su grandi eventi come la Design Week in cui il costo delle camere e degli appartamenti è tale da ripagare anche i periodi di chiusura.

Ben 303 aziende analizzate e oltre 164mila collaboratori ascoltati: questi sono solo alcuni dei numeri che contraddistinguono l’operato di Great Place to Work Italia, azienda leader nel settore dell’analisi del clima aziendale, della trasformazione organizzativa e dell’employer branding, che lancia per il 22° anno consecutivo la classifica delle imprese nominate “Best Workplaces Italia 2023”. Il ranking, integralmente consultabile sul sito greatplacetowork.it, è frutto di un attento e accurato lavoro di ricerca durato un anno. A tal proposito emerge, per le 60 aziende italiane premiate come Best Workplaces, l’incremento del Trust Index, valore relazionato alla fiducia dei singoli collaboratori, che sale del 2% rispetto a un anno fa (89% contro l’87% del 2022). Restando sempre in ottica Trust Index, i Best Workplaces italiani si pongono al di sopra della media europea (89%), dietro solo alla Danimarca e a pari merito con Belgio e Finlandia. La parola crescita non riguarda solo la fiducia, ma anche il fatturato: i 60 migliori luoghi di lavoro in Italia del 2023 hanno fatto registrare una crescita media annua del fatturato pari al 26%, migliorando il già ragguardevole 23,25% del 2021. Cresce inoltre la forza del Made in Italy: 31 aziende su 60 (52%) presenti in classifica sono italiane, un dato in netta crescita rispetto a 10 anni fa quando le aziende con headquarter nel Bel Paese erano solo 8 su 35 (23%). Entrando ancora più nel dettaglio, il ranking è stato suddiviso e organizzato in 4 categorie differenti sulla base del numero di collaboratori: aziende con oltre 500 collaboratori, con un numero di dipendenti compreso tra 150 e 499, tra 50 e 149 e tra 10 e 49.
“Dato questo contesto di grande cambiamento, la storia che vediamo analizzando la fotografia delle 60 migliori aziende italiane del 2023 è molto coerente – afferma Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia – Le migliori imprese del Bel Paese aumentano in media del 15% la loro forza lavoro rispetto allo scorso anno, hanno il 95% di fiducia nella propria leadership e riescono a raggiungere risultati importanti su temi difficili da affrontare come meritocrazia (+23% rispetto al panel delle 303 aziende analizzate) e correttezza (+19%). Risultati che hanno un peso ancora più importante perché raggiunti dopo anni d’importanti scossoni organizzativi. Tra i settori più presenti – prosegue Bedusa – siamo orgogliosi di vedere la produzione manifatturiera, sempre più simbolo di un nuovo rinascimento imprenditoriale italiano che fa ben comprendere quanto questi temi influiscano su produttività e risultati aziendali, e l’Information Technology, dove la great resignation e qualche stima un po’ troppo entusiastica hanno «obbligato» le aziende del comparto a proporre esperienze sempre più ingaggianti per sfuggire alla trappola dell’azienda-commodity”.

La classifica legata alla categoria con oltre 500 collaboratori vede al primo posto Hilton, multinazionale del settore alberghiero, nonché unica azienda legata al turismo nelle prime posizioni. Seguono Salesforce (2°), information technology, e in terza posizione American Express, realtà attiva nei servizi finanziari e assicurativi. Il podio della categoria con un numero di collaboratori compreso tra 150 e 499 è composto quasi interamente da imprese del settore informatico: il gradino più alto è occupato da Bending Spoons, che ha scalzato dopo 8 anni Cisco Systems (2°), mentre la new entry nel podio di categoria è Unox SpA, organizzazione attiva nel settore manifatturiero, che occupa la terza posizione. Tra le imprese costituite da un numero di persone compreso tra 50 e 149, mantiene il primo posto Biogen Italia Srl (biotecnologie e prodotti farmaceutici), seguita da Reverse SpA (servizi professionali) e da Skylabs Srl (information technology). Infine, tra le aziende con un numero di collaboratori compreso tra 10 e 49 si registra la prima posizione guadagnata da Accuracy, realtà che offre servizi professionali, il secondo posto di Systematika Distribution srl (Information Technology) e la medaglia di bronzo ottenuta da Cleafy, società IT.

“Siamo estremamente orgogliosi del riconoscimento ricevuto da Great Place to Work e di aver raggiunto il primo posto in Italia. Questo premio celebra il nostro costante impegno nel creare e mantenere la nostra cultura lavorativa, la migliore della categoria, che pone i nostri Team Member al centro di tutto ciò che facciamo. Questo riconoscimento è una vera e propria celebrazione degli sforzi e della dedizione nel portare avanti la nostra visione, ovvero portare luce e calore nel mondo dell’ospitalità, per creare un ambiente di lavoro inclusivo e accogliente per tutti nel corso dei nostri sessant’anni in Italia”, ha dichiarato Alessandro Cabella, Managing Director, Rome Cavalieri Waldorf Astoria and Hilton Area General Manager for Italy.

“La grande distanza che c’è tra le Best Workplaces Italia 2023 ed il panorama medio delle organizzazioni italiane è però ancora molto sconfortante – dichiara Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia – Da uno studio della John Hopkins University su un campione di 2.000 lavoratori italiani a cui è stato sottoposto il questionario Trust Index© emergono distanze preoccupanti: 50 punti percentuali sul riconoscimento dei benefit (83% per le best contro 33% per la media italiana), 44 punti rispetto al work-life balance (86% vs 44%) e 38 punti percentuali rispetto alla meritocrazia (79% vs 41%), solo per citarne alcuni. La media della fiducia delle 60 migliori aziende italiane è superiore di 3 punti rispetto a quella europea (89% vs 86%), mentre la stessa media nel campione rappresentativo delle aziende italiane è 6 punti percentuali al di sotto della media europea (52% vs 58%). È qui, a parere mio – conclude Zollo – il vero gap di produttività da colmare nei confronti dell’Europa, e il primo passo da compiere è semplicemente quello di chiedere ai propri colleghi come stanno e se possiamo fare qualcosa per fare sì che possano dare il meglio di loro stessi”.

Nuovo ingresso importante in Gattinoni MICE che potenzia l’HealthCare con l’ingresso di Ilaria Sulis nel ruolo di Head of HealthCare. Professionista affermata da decenni proprio nel Pharma, sarà lei a dirigere la divisione e una squadra composta da 14 professionisti. Tra le divisioni di Gattinoni MICE, l’HealthCare ha l’ambizione di ricoprire un ruolo sempre più rilevante: l’obiettivo è il raddoppio del fatturato entro giugno 2024.
Il mondo Pharma, con le sue leggi, dinamiche e modalità è strategico per chi si occupa di eventi. Sulis conosce in profondità il settore, anche in ambito internazionale. Il suo ingresso risponde agli obiettivi di crescita dell’area, in termini di fatturato e di numero di clienti. Ilaria Sulis nasce a Cagliari nel 1970, dopo la laurea inizia a lavorare nel mondo degli eventi Pharma presso AIM Group con il ruolo di project leader sul cliente Merck Sharp & Dohme (Global), che le consente di maturare esperienza a livello internazionale. Sempre in AIM, si dedica come Project Leader anche a Novartis Region Europe. Nel 2019 lascia AIM per Uvet, dove segue Novartis Italia.

Elisa Presutti, Managing Director Events così commenta il nuovo ingresso: “Con l’ingresso di Ilaria a capo della divisione HealthCare, Gattinoni rafforza un ramo d’azienda già molto performante, con l’obiettivo di sviluppare il reparto sia in termini di competenze verticali, sia in termini di business. L’obiettivo è raddoppiare il fatturato entro il primo semestre del 2024, grazie all’acquisizione di importanti clienti e contratti quadro”.

Ilaria Sulis dichiara: “Sono entusiasta all’idea di entrare in Gattinoni e di portare con me la mia esperienza pluriventennale in ambito Pharma & HealthCare per affrontare questa sfida con energia e passione. Tuttavia, so che il successo dipende dalla forza di una squadra unita e determinata; mi dedicherò alla promozione dell’efficienza dei processi e alla ricerca dell’eccellenza nei risultati, mettendo sempre al primo posto le esigenze dei nostri clienti”.

Il Gruppo Nicolaus potenzia notevolmente in chiave strategica differenti aree aziendali con l’arrivo di 9 nuove figure manageriali di grande esperienza provenienti anche da settori e prestigiose aziende extra-turistici.
L’operazione rientra nell’ambito della seconda fase del piano triennale di crescita ed è finalizzata alla diversificazione e aumentodelle competenze, con una segmentazione di alcune attività che andrà a supportare l’ulteriore sviluppo di rami di business, quali, per esempio, l’hospitality company. Di grande caratura anche il potenziamento delle divisioni customer service, marketing, finanziaria, tecnica e commerciale.
“Con grande soddisfazione accogliamo e presentiamo queste nuove importanti figure che hanno scelto il nostro Gruppo per arricchire con un nuovo tassello il mosaico delle loro brillanti carriere professionali. La nostra azienda è sana, decisa a crescere e ad arricchire le proprie competenze e anche per questo è capace di attrarre risorse preziose e prestigiose non solo del comparto turistico. Nel corso del secondo quadrimestre faremo ulteriori importanti annunci per ciò che concerne le linee di prodotto e l’hospitality company e anche in virtù dell’arricchimento strategico dell’organigramma ci apprestiamo a centrare con successo gli obiettivi di un futuro fatto di crescita non solo del business, ma, in generale, della cultura aziendale”, commenta Giuseppe Pagliara, Amministratore Delegato del Gruppo Nicolaus. Per comprendere la portata di questo rafforzamento trasversale a diversi ambiti è interessante mettere a fuoco sia le aree di competenza sia i percorsi lavorativi delle nuove risorse.

Le aree e le persone

Nell’ambito dell’hospitality company:

· Marcello Ferro, forte di un’esperienza pluriennale nell’ambito del management alberghiero e della conoscenza della società di gestione alberghiera del Gruppo Nicolaus, assumerà il ruolo di direttore corporate al fine di supportare la Direzione di sede della gestione alberghiera, sempre più orientata verso obiettivi di crescita e strutturazione.

· Michele De Iulio, con un curriculum lavorativo che lo ha visto ricoprire ruoli importanti in prestigiosi gruppi alberghieri internazionali quali Marriott, opererà in qualità di amministrativo alberghiero per supportare il management e l’area amministrativa contabile.

Nell’area area commerciale e marketing:

· Anna Sblendorio ricoprirà la posizione di commerciale estero, in relazione a una pluriennale carriera in seno a importanti operatori nazionali come Alpitour e le precedenti gestioni Valtur in ambito commerciale, che le ha permesso di acquisire una grande esperienza nell’area di front office, vendite e prenotazioni outgoing ed eventi.

· Paolo Bianchi è uno dei nuovi colleghi in ambito commerciale inside sales. Punto di forza la pluriennale esperienza nel campo del turismo e dei servizi anche nel ruolo di di responsabile e sales manager per grandi brand di respiro internazionale quali Geo, VOIhotels, Welcome Travel, Nouvelles Frontieres.

· Sathya Weerasinghe assumerà il ruolo di comarketing & sponsorship manager, facendo tesoro di una brillante carriera presso gruppi di comunicazione internazionale come Publicis, IPG e Urban Vision presso i quali, anche in relazione al ruolo di responsabile marketing prodotto, ha messo a punto campagne per brand quali Renault, Nissan, P&G e Unilever. Presso il Gruppo Nicolaus curerà e creerà possibilità di collaborazione con potenziali partner, progettando efficaci programmi di co-marketing, in collaborazione con le funzioni aziendali preposte.

Nell’area Customer Service e assistenza:

· Adriana Palermo ricoprirà il ruolo strategico di Responsabile Settore Assistenza. Adriana, con alle spalle esperienze di product manager e quality controller per brand come Eden e Alpitour, svolge per il Gruppo Nicolaus il ruolo di Resident Manager dal 2022.

Per ciò che concerne i segmenti HR, amministrativo e tecnico:

· Cosimo Eramo opererà in qualità di responsabile controllo e finanza, fornendo un supporto strategico al management e all’intera area finanza e controllo, sulla scorta del suo articolato percorso che lo ha visto ricoprire ruoli di responsabilità per aziende multinazionali di primo piano quali PWC e offrire servizi di consulenza e di direzione strategica.

· Francesco D’Errico, che ha al suo attivo un’esperienza pluriennale in ambito “Maintainment”, andrà a ricoprire l’incarico di direttore della parte tecnica, impiantistica e maintainment del Gruppo, coordinando tutte le fasi dei lavori.

· Enzo Porsenna si occuperà di special projects, risorse umane ed escursioni. La scelta di lavorare nel Gruppo Nicolaus arriva dopo anni presso importanti brand come Costa Crociere ed MSC che lo hanno visto operare in qualità di trainer per nuove risorse & quality manager legato alla scelta delle escursioni. Nella sua nuova funzione svolgerà un determinante ruolo strategico di innovazione e organizzazione nell’ambito ambito delle escursioni e delle HR, in particolar modo per gli aspetti relativi alla formazione e valorizzazione del capitale umano.

L’ingresso di nuove risorse avrà ulteriore seguito di concerto con l’avanzamento del piano e il conseguente incremento di differenti ambiti del business.

La nuova stagione turistica ripresenta le ben note difficoltà legate al reperimento di personale nel mondo del turismo e della ristorazione, in particolar modo in un settore specifico come il turismo esperienziale che si fonda sulla presenza di professionisti in grado di garantire anche sostenibilità e cura del territorio. Lo rileva FederTerziario, organismo datoriale che accoglie circa 85mila imprese sul territorio nazionale, evidenziando che i dati Anpal registrano una domanda di oltre 750mila unità nel commercio e nel turismo nel quinquennio 2023-2027.
“Dopo la pandemia una serie di lavoratori, usciti dal turismo – spiega Emanuela D’Aversa, responsabile ufficio relazioni industriali FederTerziario -, si sono riallocati in altri settori per cui ancora oggi è molto difficile reperire figure quali camerieri e personale di sala, barman, aiuto cuoco, receptionist. Un problema che si ripresenta puntuale ogni anno e che avrebbe bisogno di trovare delle contromisure adeguate che, attraverso la formazione, possano convogliare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, puntando sulle competenze green, anche in ragione della sempre maggiore attenzione del cliente a queste tematiche”.

Un focus specifico merita il cosiddetto turismo esperienziale che si basa sulla conoscenza di un Paese o di uno specifico territorio attraverso l’esperienza diretta e in profondità della sua storia e del suo tessuto sociale, oltre che degli aspetti paesaggistici, artistici e culturali. È un segmento in grande crescita – gli addetti ai lavori stimano un business mondiale di 180 miliardi di dollari all’anno – che però necessità di figure formate in grado di gestire una clientela esigente e particolarmente attenta all’ambiente.

“Il cosiddetto turismo esperienziale – prosegue l’esponente di FederTerziario – è uno dei settori che investe di più in sostenibilità e digitalizzazione; saranno, e in parte sono già, proprio le figure professionali con tali competenze quelle più ricercate dalle imprese: voyage designer, trend setter, eco tour guide o personal eco trainer, specialista in contabilità verde, il responsabile degli acquisti green”.

Il futuro è scritto nei percorsi di formazione e nel ruolo ponte degli organismi datoriali: FederTerziario, sul fronte della formazione e della riduzione del mismatch territoriale, ha sperimentato con successo un modello virtuoso tramite l’accordo con l’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti altoatesini che si è concretizzato, lo scorso anno, con l’invio di studenti siciliani in Trentino Alto Adige per completare il percorso di formazione con prospettive di trovare lavoro oppure rientrare nel proprio territorio con competenze acquisite.

“È fondamentale puntare su percorsi scolastici e formativi – conclude la responsabile dell’ufficio relazioni industriali – in grado di formare le figure professionali funzionali al mercato del lavoro, così come è necessario farlo in tempi brevi in un’ottica di collaborazione tra pubblico e privato”. Sempre secondo il report Unioncamere-ANPAL, il mismatch tra domanda e offerta di profili green cresce all’aumentare dell’intensità dell’importanza con cui sono richieste queste particolari competenze. Nello specifico, si rileva una difficoltà di reperimento delle competenze green per il 33,8% delle entrate, quota che arriva al 36,9% in caso di elevato grado di importanza.   

Con l’arrivo della bella stagione, il bisogno dei turisti di stare all’aria aperta non si ferma, e questo desiderio non fa che alimentare un trend già in forte crescita: il campeggio. Soprattutto negli ultimi anni, il camping è stato rivalutato da numerosi viaggiatori, in quanto soluzione capace di intercettare le esigenze più diverse e soddisfare il bisogno di libertà e di assenza di vincoli. Ma quali sono i vantaggi che ne fanno un’ottima opzione per giovani e adulti?  Scopriamolo insieme.

Perché il trend del camping sta avendo successo

Famiglie con bambini e senza, giovani, adolescenti, senior e coloro che non viaggiano mai senza il loro fido accanto.. Il mondo del camping sembra adattarsi perfettamente alle necessità e abitudini di ogni tipo di turista. In supporto, ci rifacciamo ad alcuni dati e riflessioni condivise dal sito di prenotazione campeggi Campings.com, che evidenziano alcuni punti centrali della crescita delle vacanze in campeggio e del successo del settore. 
A colpire favorevolmente i turisti in vacanza intervengono i seguenti fattori: 

  • La facilità con cui è possibile prenotare gli spazi e le strutture, grazie a portali sempre più affidabili, precisi e performanti. 
  • I prezzi più bassi, che rappresentano un indubbio vantaggio rispetto alle strutture alberghiere più tradizionali e dispendiose. 
  • Il maggior senso di libertà, garantito proprio dall’assenza di orari che caratterizza i campeggi al contrario delle classiche strutture ricettive. 
  • Il più profondo contatto con la natura, assicurato dalla posizione strategica occupata dai campeggi all’interno dei contesti in cui sono collocati. 
  • Il mantenimento delle proprie abitudini, anche in vacanza, che a sua volta permette di sperimentare le comodità domestiche anche ai turisti più lontani da casa. 

Il tutto, senza dimenticare la maggiore ecosostenibilità delle vacanze open air, in linea con quella svolta green che l’economia e il settore del turismo stanno vivendo negli ultimi anni. Non dimentichiamo poi la versatilità che il camping dimostra davanti alle età e ai gruppi più eterogenei di turisti. L’idea di una vacanza a KM0, all’aria aperta, e con la possibilità di soddisfare adulti e bambini, coppie e famiglie è alla base di questa tendenza. 

Mete e periodi preferiti dai campeggiatori

Basandosi sempre sui dati estrapolati da Campings.com, emergono delle chiare preferenze all’interno del più generale trend sul camping. Nello specifico, una grande richiesta è per le vacanze in campeggio in Toscana, la cui percentuale si assesta sul 34%, seguita al secondo posto dalla Sardegna, con uno scarto notevole con un 14% delle preferenze. Troviamo poi la regione Puglia con l’11% e la Corsica con il 9%, prima straniera della lista. 

I periodi preferiti dalla stragrande maggioranza dei campeggiatori si concentrano tutti nei mesi estivi. Nel 42% dei casi infatti, le richieste sono per le settimane di agosto, seguite dal mese di luglio che polarizza il 29% delle prenotazioni. Giugno si colloca al terzo posto della classifica, con un 17% di richiesta.
Il tutto dimostra il valore di questa soluzione specialmente nei mesi estivi, che come evidenziato interessano quasi l’80% delle prenotazioni online. 

Il camping molto più di una tendenza momentanea? Decisamente sì, in quanto in linea con le preferenze espresse dai turisti nazionali ed internazionali. La varietà dei mesi e delle destinazioni preferite conferma il successo di questa soluzione turistica, destinata a crescere ulteriormente negli anni che verranno.