Business e Travel

La piattaforma di selfbooking focalizzata sul corporate travel WonderMiles sceglie ACI blueteam per espandere la propria attività in Italia. Nata tre anni fa grazie al lavoro di un team di ingegneri specializzati nella creazione di selfbooking tools, come Rydoo e KDS, la nuova piattaforma è stata creata a supporto delle aziende e in maniera perfettamente integrata con il mondo dell’intermediazione turistica per offrire alle Agenzie di Viaggio la possibilità di coinvolgere i propri Clienti con un prodotto all’avanguardia per contenuto, flessibilità e semplicità di utilizzo.

Semplice nella sua configurazione, veloce, ricca di contenuti e in continuo sviluppo, la piattaforma di prenotazione nasce con grandi potenzialità di espansione su tutto il territorio europeo. Per l’Italia l’esclusiva della distribuzione è stata affidata ad ACI blueteam, realtà di primo piano nel comparto del Corporate Travel da oltre vent’anni e tra le prime 5 Travel Management Company per volumi in Italia. Inizia così una collaborazione esclusiva che nei prossimi anni farà fronte comune per conquistare il mercato corporate con al proprio fianco le Agenzie di Viaggio Partner del Gruppo.

“WonderMiles è davvero sorprendente – spiega Massimo Gardini, Industry Relations Director e capo progetto dell’operazione per l’Italia -. Nel mercato dei selfbooking tools ha tutte le caratteristiche per fare bene: il plus della piattaforma è la performance in termini di rapidità e funzionalità e il contenuto, estremamente ricco, coinvolge e integra alla perfezione compagnie aeree legacy, low cost e NDC garantendo sempre la miglior tariffa disponibile alle Aziende che la utilizzano. Anche i servizi hotel, rail e rent-a-car affiancano WonderMiles in modo compatto e fluido rendendo l’esperienza di acquisto intuitiva e semplice. Inoltre, la forte integrazione con l’intermediazione turistica garantisce all’Azienda sempre un supporto proattivo e vigile sulle attività travel”.

Triumph Group International, società attiva nel campo dell’Event & Live Industry, consolida l’impegno verso un business sostenibile e modifica il proprio Statuto Societario diventando “Società Benefit”, una modalità di impresa che è stata introdotta in Italia nel 2016 e consiste, nelle società con scopo di lucro, nell’includere nello scopo societario obiettivi di interesse pubblico e sociale connessi con la propria attività.

Si alza dunque l’asticella degli obiettivi del gruppo, che ora vanno ben oltre la semplice CSR, e avanza dunque il processo di cambiamento del paradigma di business aziendale per l’intero gruppo Triumph, dislocato su più continenti, passando dal business tradizionale, orientato prevalentemente al profitto, ad una produzione di valori sostenibili dal punto di vista economico, sociale ed ambientale per tutti gli stakeholder. L’adozione volontaria di questo status societario implica per le 5 filiali del gruppo (Triumph Asia, Triumph Benelux, Triumph Italy, Triumph Singapore e Triumph UK) l’adesione ai valori di trasparenza, eticità e responsabilità nei confronti delle persone, dell’ambiente e del bene comune. Cambierà anche la ragione sociale che diventerà Triumph Group International S.P.A. Società Benefit.

Il passaggio a società benefit non offre alcun tipo di beneficio fiscale per cui il cambiamento va visto esclusivamente nell’ottica di un rafforzamento del purpose aziendale, già molto orientato alla sostenibilità con la certificazione ISO 20121 per gli eventi sostenibili risalente al 2016.
“Sono convinta che lo sviluppo sostenibile sia molto più di un valore sociale; credo sia a tutti gli effetti un modo di essere e fare impresa, mediante un approccio aziendale volto alla creazione di valori a lungo termine, per tutti gli stakeholder interni ed esternamente connessi alla nostra azienda. In questo modo riusciamo a raggiungere sia un vantaggio competitivo per il nostro gruppo, sia un maggior valore, anche intangibile, per ciascuno di questi soggetti a noi connessi. Soprattutto ritengo, oggigiorno più che mai, che la sostenibilità sociale economica e ambientale costituisca un importante presupposto per la longevità di un’azienda. Solo le realtà che sapranno creare valore per sé stesse e, nel contempo, per l’ambiente, per le future generazioni e per la comunità saranno proiettate nel futuro” ha dichiarato Maria Criscuolo, Chairwoman & Founder di Triumph Group International.
“La scelta di aderire a questo innovativo inquadramento giuridico la immagino come un patto, prima di tutto, con le persone dipendenti del gruppo e poi con tutti i nostri stakeholder. Il raggiungimento del beneficio comune diventa, così, un elemento costitutivo di TGI, insieme al perseguimento dell’utile di bilancio. Tanti potrebbero vedere questa trasformazione come il raggiungimento di un obiettivo mentre per noi è solo il punto di ripartenza di un percorso di innovazione iniziato anni or sono. Siamo infatti da tempo pionieri in ambito di comunicazione e attuazione pratiche di sostenibilità ambientale e stiamo iniziando a quantificare il ritorno sui nostri investimenti in questo settore. Stiamo creando ambienti di lavoro più confortevoli per le nostre persone dipendenti e stiamo preparando il primo bilancio di sostenibilità, insieme al pianificare tante altre attività”.

Gli obiettivi di crescita sostenibile integrati nel nuovo statuto si ispirano ai goal dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (i c.d. SDGs), alla tassonomia ESG (Environmental, Social, Governance sostenibile) in materia di disclosure non finanziaria (DNF) e, ancor prima, al percorso intrapreso nel 2016 con la Certificazione ISO 20121.
In maggior dettaglio, l’impegno di TGI è rivolto principalmente alla valorizzazione e al benessere dei propri dipendenti, attraverso la promozione di opportunità di formazione, sviluppo delle competenze professionali e alla creazione di un ambiente di lavoro positivo. Un altro aspetto chiave riguarda la ricerca di nuove modalità operative finalizzate ad una esecuzione sostenibile dei nostri progetti per la tutela del pianeta, che si concretizzano anche in attività di consulenza, per supportare i clienti nel migliorare l’impatto ambientale e sociale dei loro eventi.

Ricominceranno a fare vacanza, riprendendo timidamente uno standard simile al periodo pre-covid, non tradiranno la preferenza per le località di mare, viaggeranno principalmente in Italia preferendo l’auto come mezzo di trasporto, privilegeranno l’albergo come sistemazione per le ferie, non rinunceranno a serate al ristorante o in casa di amici ma si terranno alla larga dalle notti in discoteca per paura dei contagi: è questa la fotografia attuale del movimento degli italiani per l’estate 2021, rilevata dall’indagine di Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions.Il quadro che scaturisce dallo studio lascia pensare che la ripartenza del settore si stia facendo più concreta e che la macchina turistica sia pronta a rimettere in moto gli ingranaggi, anche se i numeri sono lontani dai livelli ai quali eravamo abituati prima della pandemia: quest’anno si metterà in viaggio il 54,5% della popolazione, contro il 57,1% del 2019.La sensazione di ripresa non si avverte ancora nelle città d’arte e nelle altre località che costituiscono la meta tradizionale dei turisti stranieri. Basti considerare che nei primi mesi del 2021 a Venezia, Roma e Firenze il tasso di occupazione delle camere è crollato di oltre il 70% rispetto al 2019 (dati STR).

“Che il movimento turistico degli italiani in questa estate 2021 stia riprendendo quota non può che essere una buona notizia – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – Questo è un passaggio essenziale che ci dà la misura di quanto sia stata significativa la campagna vaccinale messa in atto dal nostro Governo in modo radicale. Con la percentuale sempre crescente di vaccinati, la paura di nuovi contagi sembra infatti diminuire rispetto allo scorso anno, malgrado il manifestarsi delle nuove varianti”. “Le ultime norme sul green pass – continua Bocca – hanno tuttavia generato qualche incertezza che potrebbe ripercuotersi sull’andamento della stagione in corso. A fronte di queste impreviste restrizioni che prevederebbero il controllo della certificazione verde nei ristoranti interni all’hotel anche per gli alloggiati, si teme che vi possano essere cancellazioni. Ricordiamo che gli albergatori hanno già posto in essere con la clientela contratti di mezze pensioni che nessuno vorrebbe assolutamente disattendere”.

Nella valutazione di una possibile ripresa, è importante notare che la durata media della vacanza principale degli italiani si attesta sulle 10 notti rispetto alle 9 del 2020 e conseguentemente la spesa pro capite raggiunge gli 876 euro, contro i 673 euro dello scorso anno. “Gli italiani in sostanza – aggiunge Bocca – stanno tornando a ragionare per sé e per la propria famiglia in termini di vacanze più lunghe. La maggior parte di coloro che si negheranno una vacanza invece, lo farà principalmente per motivi economici. Questo è un dato che non avremmo mai voluto rilevare”.

Secondo l’indagine, ciò che verrà prodotto in termini di giro d’affari (includendo le spese di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) toccherà i 22,7 miliardi di euro contro i 14,3 miliardi di euro dello scorso anno (+58,7% circa). Di questi, però, solo il 21,4% è destinato ad essere speso per il pernottamento, quindi in sostanza neanche 5 miliardi arriveranno alle imprese ricettive. Troppo poco per riuscire a compensare le perdite avute solo dall’inizio del 2021.“In tempi normali canteremmo vittoria – conclude Bocca – Sfortunatamente troppe ferite sono ancora aperte nel nostro comparto. Abbiamo pagato più di altri le conseguenze dovute al dramma della pandemia: non possiamo dimenticare che nei primi 6 mesi dell’anno nel settore ricettivo sono già andati persi 6,7 miliardi di euro in termini di fatturato. Per noi i risultati concreti vanno calcolati non solo in relazione ad una stagione isolata, bensì nell’arco di un intero anno. Diciamo che l’estate 2021 è un buon punto di partenza, nella speranza che il trend continui ad essere positivo. Purché ci vengano risparmiate sorprese dell’ultima ora”.

Quanti italiani andranno in vacanza

E’ in aumento il numero degli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori casa durante il periodo estivo, dormendo almeno una notte fuori casa. Circa il 54,5% della popolazione, pari a 32,5 milioni di persone, tra maggiorenni (25,8 milioni) e minorenni (6,7 milioni), ha già fatto una vacanza nel mese di giugno o si appresta a farla nei mesi di luglio, agosto e di settembre. Se è vero che, rispetto all’anno scorso, gli italiani sembrano aver ripreso confidenza con le vacanze estive, rispetto all’estate 2019, quando gli italiani in vacanza furono 34,6 milioni, mancano ancora all’appello 2,1 milioni di persone.

Quanti giorni di vacanza faranno gli italiani nel 2021

Torna, invece, ai livelli pre-covid la durata media della vacanza principale (10 notti contro le 9 del 2020). Diminuisce di quasi dieci punti percentuali il numero di coloro che passeranno da 4 a 7 notti fuori casa (da 57,1% a 48,9%) a favore di vacanze più lunghe. Invece, coloro che passeranno o si potranno permettere un week end o poco più rimangono sostanzialmente stabili (da 7,8% a 7,4%). Per il secondo anno di seguito diminuisce il numero di coloro che, oltre alla vacanza principale, durante l’estate faranno anche delle vacanze brevi (1,3% contro il 2,0% del 2020 e il 9,4% del 2019).Chi si è visto costretto ad accorciare la vacanza lo ha fatto perché il budget si è ridotto (73,9% degli intervistati), perché trova che i prezzi siano aumentati (23,9%), perché parte delle ferie è stata consumata durante il corso dell’anno (21,7%).

Dove andranno in vacanza gli italiani nel 2021

Il 93,3% degli italiani che ha effettuato o effettuerà una vacanza nel corso dell’estate rimarrà in Italia, per un totale di 30,1 milioni di persone. Anche in questo caso, si vede un piccolo allentamento della preoccupazione per il coronavirus, infatti, il 5,1% dei nostri connazionali passerà le vacanze all’estero (nel 2020 era il 2,8%). Infine, l’1,6% è ancora indeciso.

Vacanze in Italia: mare batte montagna

Il mare si conferma la meta preferita dagli italiani, seppur in leggera flessione rispetto allo scorso anno (75 vs. 77%), seguito dalla montagna (9,7%) e dalle città d’arte (4,7%). Proprio queste ultime, anche se in leggero aumento rispetto al 2020 (2,5%), sono ancora ben lontane dai livelli pre-covid (9,5% nel 2019).

Mezzi di trasporto

Anche tra chi ha deciso di rimanere in Italia, si nota una tendenza ad allontanarsi dai luoghi familiari. Infatti, il 38,8% sceglierà una regione lontana dalla propria abitazione (nel 2020 erano il 19,3%), mentre il 36,5% trascorrerà le vacanze nella propria regione di residenza (l’anno scorso erano il 56,6%). Il 53,7% degli intervistati ha deciso di muoversi in automobile, mentre il 31,2% torna ad utilizzare l’aereo (11,4% nel 2020).

Giro d’affari: quando si spende e in cosa

La spesa media complessiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) stimata per tutto il periodo estivo si attesta sugli 876 euro a persona. Il giro d’affari complessivo è di 22,7 miliardi di euro. La vacanza principale costerà 833 euro a chi rimane in Italia e 1.425 euro a chi va all’estero. La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 27,5% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 21,4% al pernottamento, il 19,5% alle spese di viaggio, il 15,7% allo shopping e il 15,9% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).

Dove dormono gli italiani

Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 25,2% delle preferenze. Seguono la casa di parenti o amici (23%), la casa di proprietà (13,8%) e a parimerito la casa in affitto e il b&b (11,1%).

Quando si prenota

Solo lo 0,8% degli italiani che hanno effettuato o effettueranno un periodo di ferie durante l’estate 2021 ha scelto il mese di giugno per la propria vacanza principale; agosto si conferma il mese leader, con il 68,2% degli italiani che lo scelgono per la propria vacanza principale, seguito dal mese di settembre, che fa registrare un 14,3% di presenze, mentre il 14,1% di chi andrà in vacanza ha preferito luglio.

Attività preferite in vacanza

Durante la vacanza principale gli italiani si dedicheranno a passeggiate (64,6%), pranzi e cene al ristorante (58,5%), drink con gli amici (54,7%), serate in compagnia di amici (54,2%), escursioni e gite per conoscere il territorio (33,1%). In conseguenza del coronavirus, i vacanzieri rinunceranno alle serate in discoteca o nei locali notturni (29,6%) e ad andare al cinema o a teatro (23,3%). Il 26,7%, invece non ha intenzione di rinunciare a nessuna attività.

L’indagine, che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo, è stata realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata dal 14 al 17 luglio con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ad un campione di 1.203 italiani maggiorenni rappresentativo degli oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni.

Trainline, piattaforma indipendente leader per viaggiare in treno e pullman, ha annunciato oggi tre importanti ingressi nel team Carrier and Supply: Christopher Michau è stato nominato European Carrier e Supply Director e sarà responsabile della continua crescita della rete di operatori ferroviari partner dell’azienda. Michau sarà affiancato da Massimo Vesentini in qualità di Head of Supply per l’Italia e Tim Zeisset, a capo delle relazioni con i vettori per le regioni DACH.
Le nuove nomine arrivano a seguito dell’integrazione dei nuovi arrivati Avlo e Ouigo España sulla piattaforma Trainline e mentre questa si prepara ad aggiungere ulteriori vettori europei alla propria offerta, grazie alla liberalizzazione dei mercati ferroviari in Europa.
Christopher Michau, che in passato ha trascorso 18 anni a sviluppare e gestire le relazioni con le principali catene alberghiere mondiali in Expedia, lavorerà nell’ufficio parigino di Trainline e gestirà le relazioni con i vettori partner di Trainline in tutta Europa. Michau porta in Trainline una vasta esperienza nell’esplorazione di nuovi modelli di business e nella ricerca di modalità creative di immissione sul mercato e commercializzazione di prodotti in grado di fornire valore aggiunto come partner di distribuzione.

Insieme a Michau entra nel team anche Massimo Vesentini in qualità di Head of Supply per l’Italia. Vesentini si concentrerà principalmente sullo sviluppo delle relazioni consolidate di Trainline sul territorio, esplorando ulteriori opportunità con i due vettori italiani, Trenitalia e Italo. Massimo arriva dal Gruppo Maccorp, che gestisce il cambio valuta e la biglietteria ferroviaria per le stazioni ferroviarie italiane con il marchio Agenzie365. La sua esperienza pregressa nel settore dei viaggi lo porta a essere in una posizione chiave per far crescere le relazioni all’interno di questo mercato chiave per Trainline.

Inoltre, il team è affiancato da Tim Zeisset, che gestirà le relazioni con gli operatori per l’area DACH, dove si concentrerà sulla costruzione di relazioni con i partner e sulle opportunità di collaborazione con i nuovi operatori del mercato ferroviario. Dopo aver lavorato per 15 anni per Deutsche Bahn, Zeisset vanta competenze ferroviarie approfondite e localizzate.

Oltre a lavorare per offrire una più ampia scelta di viaggi per i clienti in cerca di migliori offerte o rotte più veloci, il team Carrier and Supply di Trainline esplorerà le opportunità a supporto dei vettori partner e della ripresa del settore ferroviario attraverso il servizio IT Carrier Solutions, che fornisce prodotti con tecnologia white-label, e tramite il servizio Distribution Solutions, entrambi offerti da Trainline Partner Solutions.

“L’investimento nel nostro team Carrier and Supply fa parte del nostro impegno per lo sviluppo del business di Trainline in Europa; l’intensificarsi delle relazioni con i nostri vettori è al centro della strategia di crescita internazionale di Trainline” commenta Champa Magesh, Presidente di Trainline Partner Solutions, continuando “Riconosciamo l’importanza di lavorare in collaborazione con i nostri partner per capitalizzare le opportunità commerciali e di crescita congiunte, che a loro volta stimoleranno la domanda e favoriranno un cambiamento nella modalità di trasporto, lontano da quello aereo e stradale, e sosterranno la ripresa del settore ferroviario in Europa”.

Rome Business School ha pubblicato lo studio: “Il turismo in Italia nell’era post-Covid” che presenta un’analisi dell’impatto dell’emergenza sanitaria sul settore e dà indicazioni sulle nuove tendenze emergenti.
Lo studio riporta che, con 15 milioni di italiani in vacanza a luglio, il turismo registra un aumento del 9% rispetto al 2020 anche se sono 2,8 milioni in meno rispetto al 2019, prima della pandemia. Il 33% dei vacanzieri Italiani resta all’interno della propria regione e solo il 6% prevede di andare all’estero.
In termini di entrate, la spesa turistica 2021 (dati maggio) è di 39 miliardi di euro, + 7,7% sul 2020 mentre la spesa turistica degli italiani all’estero è di 24,6 miliardi di euro, in aumento del + 8,9% rispetto al precedente anno (+ 11,6% sul 2020), sebbene gli autori prevedono una ulteriore crescita nei prossimi mesi. A livello europeo, poi, nel 2021 l’Italia risulta quarta per presenze negli esercizi ricettivi, con una quota del 13,4% sul totale dei Paesi della Ue.

Uno sguardo sulla dimensione regionale

I dati raccolti indicano che nel 2021 le città storico artistiche italiane si confermano il prodotto preferito accogliendo 43,6 milioni di arrivi turistici (di cui quasi il 60% stranieri provenienti da USA, Germania e Francia soprattutto) con una quota del 35,4% del totale, ancor più delle località marine. Con quasi 27 milioni di presenze, Roma continua ad essere la principale destinazione turistica (con il 6,4% del totale) mentre, sempre per il settore culturale, le regioni più interessate sono: Lazio con circa 5 miliardi di euro, Veneto quasi 2,9 miliardi di euro, Toscana (2,7 miliardi di euro), Lombardia (oltre 1,2 miliardi) e Campania (circa 890 milioni di euro).

La ricerca evidenzia che, nel 2021, le regioni con il maggior numero di presenze si confermano il Veneto (16,5% delle presenze complessive negli esercizi ricettivi italiani), il Trentino-Alto Adige (11,9%, con la Provincia autonoma di Bolzano al 7,7% e la Provincia autonoma di Trento al 4,2%), la Toscana (10,9%), l’Emilia-Romagna (9,5%) e la Lombardia (9,4%). In queste cinque regioni si concentra il 58,2% delle presenze turistiche in Italia, pari a oltre la metà (51,6%) dei clienti residenti e a quasi due terzi (64,7%) dei non residenti.

I nuovi trend del turismo post-pandemico: digitalizzazione e smart cities

Nel delineare le tendenze emergenti del post pandemia, gli autori sottolineano la creazione di destinazioni turistiche intelligenti con un trade off tra sostenibilità e innovazione digitale “Le città e tutte le destinazioni cambiano i loro modelli di sviluppo turistico per rispondere non solo ad una clientela più consapevole ed esigente, ma anche alla crescita dell’economia digitale e dell’innovazione delle competenze”; essere una “smart destination” non è quindi solo un’etichetta “ma un vero e proprio processo di trasformazione delle destinazioni che punta al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dall’ONU nell’Agenda 2030”.

In tale senso, i risultati dell’indagine di RBS vedono, nel 2021, Milano, Firenze e Bologna al top della classifica delle città più smart d’Italia, sebbene non raggiungano particolari performances positive in sostenibilità ambientale.
Milano risulta essere la realtà urbana leader sotto il profilo della solidità economica, della ricerca e sviluppo, della mobilità sostenibile e della coesione sociale. Firenze ha il suo punto di forza nell’attrattività turistico-culturale e punte d’eccellenza nell’ambito della trasformazione digitale. Il capoluogo toscano eccelle anche in vivibilità ed iniziative relative all’empowerment del cittadino.
Bologna si conferma molto forte a livello nazionale per l’interoperabilità di alcuni progetti grazie ad una buona governance e ad una comunità sempre più “intelligente”. Ottimi i risultati sull’inclusione sociale, sul risparmio energetico e su ricerca e innovazione.

Lo Studio include poi una suddivisione tra città metropolitane, medie e piccole: le tre città di testa nella classifica generale lo sono anche in quella delle città metropolitane. I punti di forza che le caratterizzano riguardano essenzialmente la capacità di valorizzare il verde urbano, di incentivare la trasformazione digitale (accesso alla banda larga, open data, wi-fi pubblico, servizi online) e di investire sulla mobilità sostenibile (intermodalità, car e bike sharing, riduzione delle emissioni, aree pedonali). Le prime tre città medie, Trento, Bergamo e Pisa, emergono grazie all’inclusione sociale (assistenza agli anziani, accoglienza, offerta sociosanitaria), all’istruzione (offerta formativa innovativa, accessibilità scolastica, percentuale di NEET – Not in Education, Employment or Training) ed energia (sostenibilità dei consumi, qualità dei servizi, adeguamento del patrimonio comunale).
Tra le aree urbane minori, sono sette le città che tendono ad evolversi in vere piccole smart cities: Pordenone, Cremona, Udine, Treviso, Biella, Lodi e Belluno. La loro capacità di innovare si sviluppa in particolare negli ambiti della gestione dei rifiuti urbani (incidenza della raccolta differenziata, riduzione della produzione di rifiuti, iniziative di sensibilizzazione), dell’innovazione e ricerca (spazi di coworking, presenza di start up e imprese ad alta conoscenza, servizi innovativi) e della legalità e sicurezza (efficienza dei tribunali, presidio territoriale, incidenza della criminalità).
Rispetto sempre alle nuove tendenze, lo Studio evidenzia le attrazioni turistiche più popolari nel 2021: gli introiti internazionali per motivi religiosi e di pellegrinaggio, pari a 126 milioni di euro, sono cresciuti del 71,4% così come i flussi turistici legati alla vacanza sportiva (410 milioni di euro, +49,8% sul 2020); le presenze del turismo legato invece alla natura, in Italia, hanno superato per la prima volta quota 100 milioni ed un fatturato di oltre 12 miliardi di euro.
Nel 2021, poi, quasi 5,5 milioni di presenze turistiche nelle strutture ricettive sono dovute al Cineturismo ed anche il turismo legato alla musica gode di ottima salute influenzando circa 8 milioni di visitatori all’anno tra italiani e stranieri e una crescita del 10% negli ultimi 2 anni.

Milano&Partners e YesMilano, l’agenzia di promozione ufficiale della città presentano la campagna di comunicazione internazionale che propone Milano come la migliore destinazione europea dove poter organizzare il primo viaggio di lavoro dell’anno, post pandemia.
Per evidenziare un nuovo inizio a seguito della pandemia, YesMilano si rivolge agli operatori del settore e agli opinion leader per riportarli a Milano, facendo leva sugli asset distintivi che sono alla base dell’attuale rinascita della città: Gateway to Italy, Patrimonio culturale, Mobilità, Socialità e Lifestyle. La missione di YesMilano è supportare la ripresa del turismo attraverso un marketing originale e un Convention Bureau di nuova creazione.

A Milano, più che in ogni altra città, business e lifestyle vanno di pari passo. È questa la premessa alla base dello slogan della campagna “Not in Milano”, che si basa sulla confutazione degli stereotipi e dei cliché negativi solitamente legati ai viaggi di lavoro, con copywriting e immagini che ritraggono Milano come la città in cui un ambiente professionale efficace ed un’alta qualità della vita sono contemporaneamente presenti.

https://youtu.be/F1b4D_mU0qk

“Questa campagna di comunicazione senza precedenti arriva in un momento cruciale per la nostra città e per l’intero Paese colpito dalla pandemia, mostrando l’energia, il dinamismo ed il forte spirito di resilienza con cui Milano è pronta a dare il più caloroso benvenuto a chiunque venga nella nostra città per affari, turismo e studio” dice il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Carlo Sangalli, Presidente Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi, dice: “Milano, città globale, torna ad aprirsi al mondo attraverso la forza della sua capacità attrattiva costituita da 24.500 imprese e oltre 140.000 addetti del settore turistico. Per questo come Camera di Commercio, insieme al Comune e attraverso Milano &Partners, siamo in prima linea per lanciare la nuova campagna di comunicazione internazionale “Not in Milano” che punta al rilancio reputazionale della nostra città. L’obiettivo è quello di rafforzare il brand Milano che mette insieme accoglienza, fashion, business e cultura in un contesto di rinnovata sicurezza”.

Gli ambassador di Milano

La campagna coinvolgerà diversi testimonial, uomini e donne, stranieri e italiani, provenienti da diversi settori professionali come arte, business, design, sport e moda, attivamente collegati a Milano e disposti a mostrare la città come luogo vivace, dinamico e con attività sempre nuove. Questi sostenitori hanno pienamente accolto la campagna e messo la loro immagine e il loro legame con la città al servizio della sua rinascita. Margherita Maccapani Missoni – Designer, Rossana Orlandi – Collectible Design Gallerist, Carlo Cracco – Chef e Alberto Dalmasso – CEO & co-founder di Satispay introdurranno sui propri canali social il format “Not in Milano”, ponendo l’accento sull’unicità e sulla sofisticata attrattiva della città.

“Siamo estremamente orgogliosi che numerose figure di spicco della nostra città si siano impegnate in questa campagna internazionale che vuole evidenziare la rinascita di Milano con tutti i suoi grandi eventi, mostre, fiere, business e lifestyle. Siamo sicuri che tutti insieme porremo di nuovo Milano al centro dell’attenzione internazionale.” conclude il Sindaco Sala.

La campagna è stata ideata dall’agenzia We Are Social Italia, che ha sviluppato l’approccio strategico e creativo. Il lancio della campagna “Not in Milano” è avvenuto a Palazzo Marino, come parte della presentazione del Milano Ambassador Program, un’iniziativa per coinvolgere professionisti di ogni settore nella promozione della città nel mondo come destinazione per gli eventi MICE.

Al lancio della campagna per promuovere il turismo business a Milano, erano presenti Roberta Guaineri, Assessore al Turismo, Sport e Qualità della vita del Comune di Milano, Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di commercio, Luca Martinazzoli, Direttore Generale di Milano & Partners, e il parterre degli ambasciatori di Milano, figure chiave della comunità scientifica e del mondo imprenditoriale che negli ultimi anni hanno contribuito a portare in città congressi di livello internazionale. Questi ambasciatori hanno ricevuto una targa ed una lettera ufficiale di riconoscimento dal Sindaco per aver acceso i riflettori sulla città e per aver contribuito con passione e professionalità all’avanzamento della reputazione internazionale di Milano.

Milano, città leader in Europa nel settore MICE e, ormai da decenni, una delle principali destinazioni internazionali per lo svolgimento di eventi commerciali, congressi e convention aziendali. Ciò è reso possibile da strutture spaziose e tecnologicamente avanzate e dalla collaborazione di tutta l’industria dell’ospitalità della Grande Milano. La mission di YesMilano Convention Bureau è quella di promuovere la città come importante destinazione MICE a livello internazionale a tutti gli organizzatori di eventi quali: fiere, congressi, convention, business meeting, incentive, eventi istituzionali dal forte appeal internazionale, offrendo la propria consulenza gratuitamente e con imparzialità a tutti i buyer e alle aziende che vogliono organizzare un evento di successo a Milano.

Nonostante la temporanea battuta d’arresto causata dalla pandemia dello scorso anno, per i prossimi mesi sono già in programma importanti eventi, tra cui:

ESOT Congress 2021 | European Society of Organ Transplantation Congress, 29 agosto – 1 settembre 2021
World Routes, 10 – 12 ottobre 2021
Enlit Europe, 30 novembre – 2 dicembre 2021

E soprattutto Milano si sta preparando a:
Supersalone – il nuovo evento Speciale 2021 targato Salone del Mobile.Milano – e Milano Design Week, 4-10 settembre 2021
Milano Fashion Week Women, 21 – 27 settembre 2021
UEFA Nations League Finals, 6 – 10 ottobre 2021

Crediti campagna “Not in Milano”

Agenzia: We Are Social
Executive Creative Director: Alessandro Sciarpelletti
Executive Creative Production Director: Daniele Piazza
Senior Creative: Paola Cantella
Art Director: Alessandro Lazzaro
Editor: Andrea Ruscitti
Head of Client Services: Francesca Feller
Senior Account Manager: Diego Vallieri
Account Executive: Maria Giulia Verità
Head of Strategy: Bruno Tecci
Strategy Supervisor: Francesco Marcucci
Produzioni foto da We Are Social Studios:
Head of We Are Social Studios: Sandro Amabili
Producer: Leopoldo Dondena
Foto: Alvise Guadagnino, Viviana Bonafede
Produzione video da H+:
Film Director: Victor Schnur, Ludovico Galletti
Director of Photography: Alessandro Bolzoni
Editing: Anna Lapiccirella
MUA: Maria Carlini
Producer: Matilde Ortona

Location
Grandi Stazioni (Stazione Centrale)
PwC Italia
Camparino in Galleria
Rosa Grand Milano – Starhotels Collezione
Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti

Maria Porro, direttrice marketing della Porro spa, marchio storico del design italiano, è la nuova presidente del Salone del Mobile.Milano. Classe 1983, dal 2020 è anche presidente di Assarredo.

“Competenza, passione, creatività, capacità di ascolto e sintesi, oltre a radici ben salde nel tessuto imprenditoriale dell’arredo e nella storia del design. Sono queste le caratteristiche che contraddistinguono il percorso professionale e associativo di Maria Porro che, grazie anche a una spiccata personalità, sono certo trasmetterà al Salone del Mobile l’energia necessaria per raggiungere traguardi ambiziosi – ha dichiarato Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo – I più sinceri auguri di buon lavoro da parte mia e di tutta la Federazione, che sarà al suo fianco in questa sfida così impegnativa e al tempo stesso stimolante”.

Cosa attende il settore dei viaggi con la riapertura del mondo? Allianz Partners, leader mondiale nell’assicurazione e assistenza viaggio, ha analizzato i comportamenti dei clienti, i cambiamenti delle loro aspettative e l’impatto sull’assicurazione viaggio e ne ha discusso con i protagonisti del settore, ospiti del Travel Recovery Deep Dive webinar.
Nonostante il COVID-19 si sia dimostrato la più grande crisi nella storia dell’industria dei viaggi, l’economia globale sta lentamente tornando ai livelli precedenti, con alcuni mercati che dimostrano segnali positivi grazie alla graduale ripresa del turismo domestico.
Il nuovo viaggiatore, nativo digitale e dunque abituato ad usare le tecnologie, si dimostra sempre più attento ai costi. Cerca flessibilità e un’esperienza fluida, basata su trasparenza e fiducia. La tecnologia contribuisce così ad aumentare la fiducia verso i viaggi, con 4 viaggiatori su 5 che affermano che, nei prossimi 12 mesi, la tecnologia li aiuterà a viaggiare più sereni.

Al contempo i viaggi domestici hanno raggiunto un nuovo livello, trend che continuerà a confermarsi per i prossimi quattro anni sino all’uscita dalla recessione nel 2025. Alla guida di questo trend si trovano i Millennial: nel 2021 il 45% di loro ha optato per ben due volte per la staycation, rispetto al 43% della Generazione Z e il 31% della Generazione X. Secondo il Customer Lab di Allianz Partners, con lo scoppio della pandemia i Millennial mostrano un crescente interesse nei confronti dell’assicurazione viaggio: i Millennial più giovani, che solitamente non stipulavano polizze per i viaggi, mostrano ora un aumento del 15% nell’intenzione di acquisto di polizze viaggio internazionali.
Un altro trend emergente è quello della ricerca di privacy: quelle esperienze che offrono privacy, servizi personalizzati e alti livelli di igiene stanno diventando il nuovo lusso.

Da opportunità a realtà: i principali takeaway sull’assicurazione viaggio

La crisi ha aumentato i livelli di consapevolezza e conoscenza dell’assicurazione viaggio. Il mercato assicurativo globale, che nel 2020 si stima valesse 21,5 miliardi di dollari, secondo le proiezioni potrebbe raggiungere i 33,7 miliardi di dollari entro il 2027, crescendo del 6,7% all’anno tra il 2020 e il 2027.

Secondo i dati di Allianz Partners, la ripresa delle prenotazioni dei viaggi attraverso i Business Partner sta portando oggi a un numero di acquisti di polizze maggiore rispetto al 2019. A livello globale il mercato dell’assicurazione viaggio sta performando meglio dell’industria dei viaggi nel suo complesso, sia in Nord America che in Europa.

Con l’apertura al turismo di nuove destinazioni, si prevede che sempre più Paesi richiederanno un’assicurazione viaggio per l’ingresso, influenzando così il tasso di conversione. Allianz Partners prevede infatti interessanti tassi di conversione per tutto il 2021 e probabilmente per buona parte del 2022, con la pandemia tra le priorità di tutto il mondo.

“Monitoriamo attentamente la ripresa del turismo per essere certi che le nostre offerte incontrino i bisogni di sicurezza dei viaggiatori. Mentre continua a esserci incertezza, le nostre soluzioni di protezione offrono serenità e tranquillità ai viaggiatori che si apprestano a partire per le proprie vacanze estive”, ha commentato Renato Avagliano, Chief Sales Officer di Allianz Partners.

La ripresa tanto sperata del settore del business travel si è vista in modo evidente nell’ultimo trimestre con una crescita costante media delle prenotazioni di oltre il 41% ogni mese e con un picco del 62% a metà giugno: sono questi i dati incoraggianti condivisi dalla multipiattaforma digitale BizAway, attraverso la quale è possibile organizzare online tutti gli aspetti di un viaggio d’affari. Il comparto inizia a riprendersi dopo alcuni mesi di alti e bassi, dovuti all’emergenza sanitaria globale, sebbene si guardi al futuro sempre con cauto ottimismo alla luce dei continui sviluppi della situazione pandemica.
I fattori di questa ripartenza possono essere ricercati in primis nella campagna di vaccinazione di massa e nel conseguente allentamento delle misure di sicurezza, tra cui la sospensione del coprifuoco e la possibilità di viaggiare con test rapidi verso Paesi che in precedenza richiedevano una PCR. “La ripartenza dei viaggi aziendali è un fattore fondamentale per la generazione di business e, in generale, per il rilancio dell’economia – spiega Luca Carlucci, co-founder e CEO di Bizway – Dall’inizio del 2021, gli utenti delle piattaforma BizAway hanno continuato a viaggiare compatibilmente con le restrizioni imposte dalle normative internazionali e dei singoli Paesi. Ma è stato da inizio maggio che abbiamo visto una decisa inversione di rotta con un aumento notevole del numero di persone che hanno ripreso a viaggiare per lavoro. Certo, la situazione è in continuo divenire e non bisogna abbassare la guardia”.

La ripresa dei viaggi d’affari: alcuni dati

Dai comportamenti degli utenti sulla multipiattaforma digitale, BizAway ha rilevato alcuni trend delle prenotazioni in questa nuova fase, successiva all’inizio della campagna vaccinale di massa.

Ecco i principali:

  • ripresa della destinazioni fuori dai confini nazionali. Sebbene i viaggiatori inizialmente puntassero sulla ricerca di nuove opportunità all’interno del mercato nazionale, c’è stato un boom dei viaggi aziendali internazionali, soprattutto in Europa. Le destinazioni più gettonate sono, a livello europeo, Madrid, Barcellona e Milano, seguite da Berlino, Lisbona, Valencia e Parigi.
  • Prenotazioni di hotel e voli in testa. Gli utenti che organizzano un viaggio d’affari su BizAway principalmente prenotano hotel (49%), voli (28%), treni (22%) e auto (solo 1%).
  • Largo a prenotazioni flessibili. Fin da subito, dall’inizio dell’anno, la tendenza è stata quella di affidarsi alle prenotazioni flessibili, con possibilità di cancellazione o di cambiare date senza costi aggiuntivi, offerte da hotel, compagnie aeree, treni. Si tratta di una condizione quasi imprescindibile per effettuare una prenotazione.
  • Riduzione dei giorni di anticipo della prenotazione. Gli utenti di BizAway tendono ad aspettare l’ultimo minuto per prenotare hotel o voli. Mentre la media dei giorni di anticipo prima della crisi sanitaria era di 10 giorni tra la prenotazione e il check-in per l’alloggio e di 14 per i voli, nel 2021 i termini si sono ridotti notevolmente: 6/7 giorni per gli hotel e 10 giorni per gli aerei. Questo richiede che le procedure di prenotazione siano sempre più agili e immediate.
  • Aumento delle notti di soggiorno in hotel. Nel corso del 2021, in termini di pernottamento si è osservato è che gli utenti di BizAway hanno iniziato a prolungare i loro soggiorni prenotando 2 / 3 notti, mentre nel 2020 la media era di 1 / 2 notti.
  • Le categorie che viaggiano di più. I settori che hanno dato impulso maggiore alla ripresa delle trasferte aziendali sono quello ingegneristico e delle telecomunicazioni, seguito da quello sanitario, in particolare farmaceutico, da quello legale e finanziario (società di consulenza) e commerciale (investitori).

Un’indagine commissionata da American Express a Nielsen mostra come la destinazione preferita per le vacanze estive sarà l’Italia per l’82% dei consumatori che ha già prenotato o pianificato i propri viaggi. La meta preferita è il mare per l’81% degli intervistati, seguono la montagna (32%), le grandi città d’arte (19%) e i piccoli borghi (19%), alla riscoperta di più regioni del Bel paese, spostandosi nel corso del proprio viaggio (44%). Il 56% ha confermato di aver già programmato i propri viaggi dei prossimi mesi, prediligendo gite in giornata (71%), soggiorni brevi e weekend (71%), soggiorni di una settimana (70%) e vacanze più lunghe (56%).

Quest’anno gli italiani cercano principalmente relax dalle proprie vacanze (68%), ma anche buon cibo e un’ottima offerta enogastronomica come solo l’Italia sa offrire (53%). Il contatto con la natura rimane un elemento molto importante e guida la scelta della destinazione per il 46% degli intervistati, come anche la presenza di piccoli borghi (26%) ricchi di storia e città d’arte nelle vicinanze (21%). C’è una forte attenzione anche alla sicurezza, un fattore importante nella scelta della destinazione per metà degli intervistati e anche la ricerca di luoghi non affollati è prioritaria per il 93% delle persone. Trend confermati dalla preferenza di piccole realtà locali come agriturismi e B&B (42%) e appartamenti autonomi (27%) per i propri soggiorni e dalla volontà di spostarsi con i propri mezzi (71%) per raggiungere le destinazioni prenotate. Il canale preferito per le prenotazioni è l’online per il 60% dei vacanzieri e lo strumento di pagamento più utilizzato sono le carte di credito per la metà di loro. Il budget per le vacanze è invece aumentato rispetto allo scorso anno per il 31% dei rispondenti, mentre rimane invariato per il 53%.

L’Italia è la meta perfetta perché offre tutto quello che un viaggiatore cerca e a guidare la scelta di riscoprire il nostro Paese anche quest’estate sono l’eccellenza gastronomica per il 96% degli intervistati, la cultura, la storia e l’arte (96%), i paesaggi mozzafiato (96%) e la ricchezza delle tradizioni (93%). Ed è proprio su questi elementi che si basano gli itinerari di “Viaggio in Italia”, dedicati a 9 regioni italiane, tra le mete preferite delle vacanze estive, che rappresentano una preziosa guida alla riscoperta di paesaggi naturali, esplorazioni, opere artistiche e borghi caratteristici, ma anche location imperdibili, strutture ricettive, ristoranti e trattorie, negozi e attività locali attentamente selezionati e consigliati dalla voce degli abitanti di quei luoghi che raccontano il loro legame con la terra d’origine.

L’ultimo anno è stato drammatico per l’industria del turismo, sebbene l’allentamento delle restrizioni durante i mesi estivi del 2020 abbia permesso di salvare parte della stagione. In questo scenario, che ha registrato elementi nuovi quali il turismo di prossimità e quasi esclusivamente domestico e una finestra di prenotazione last-second, il comparto dell’outdoor ha dimostrato una buona tenuta nonostante i dati in calo, sostenuta anche dalle sue caratteristiche intrinseche: la flessibilità delle soluzioni, la sostenibilità della spesa, il contatto con la natura e la sicurezza.
E per l’estate 2021? A misurare il perimetro di questo segmento turistico è l’ultimo Osservatorio del Turismo Open Air commissionato all’Istituto Piepoli da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e da Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nell’ospitalità open air. Realizzato a giugno con metodo quali-quantitativo su un campione rappresentativo della popolazione italiana, la ricerca ha indagato le vacanze all’aria aperta dell’ultimo anno, i cambiamenti indotti dalla pandemia, le previsioni di soggiorni outdoor per l’estate 2021 e l’influsso della campagna vaccinale sulle prossime vacanze estive.

I dati dell’ultimo anno

Secondo l’indagine, nel drastico calo registrato delle vacanze degli italiani nell’ultimo anno con un dimezzamento sia dei viaggi brevi (massimo due notti) che lunghi (tre notti e oltre), l’outdoor ha segnato una flessione meno spiccata, di qualche punto percentuale. A fare almeno una vacanza open air è stato il 23% degli italiani (dato 2020) con una preferenza per i soggiorni brevi e una quota alta di giovani. Stando al report, infatti, il target nell’outdoor che ha meno risentito dell’effetto pandemia è il segmento 15-34 anni, che nell’ultimo anno ha registrato solo una lieve flessione del -4%. Per contro si è dimezzata la quota del target 35-64 anni, mentre gli over 64 anni sono scesi dell’80% rispetto ai dati pre-Covid. Quanto alla destinazione, il mare si conferma la prima scelta: per il 62% degli italiani sono state vacanze prevalentemente balneari. A preferire la montagna è stato il 18%, seguito dalle città e località d’arte con il 12%. Stabili i viaggi fatti in coppia (52%), seguiti da quelli con tutta la famiglia (34%) e con gli amici (20%).
Per quasi un italiano su due la pandemia ha indotto cambiamenti nei programmi di vacanza e per ben il 16% ha causato l’annullamento delle vacanze programmate. Per altri (18%) ha determinato vacanze in un luogo diverso da quanto pianificato, mentre il 6% ha cambiato alloggio per sceglierne uno che garantisse norme igieniche coerenti con la prevenzione del contagio.

Le previsioni per l’estate 2021

Secondo le stime dell’indagine per l’estate 2021 più di un italiano su due ha programmato una vacanza in media per più di una settimana, di questi un quarto pianifica una struttura outdoor, villaggio e agriturismo in testa seguiti da camping e rifugio montano. Il 65% di chi pianifica outdoor sceglierà una destinazione di mare, il 20% la montagna, il 16% città e località d’arte. Il profilo del viaggiatore outdoor è simile a quello dell’ultimo anno, con una decisa presenza di giovani (21%) e scarsa di over 64 (3%). Interessante il dato sul periodo: se agosto si conferma il mese dominante (per il 48% degli italiani e per il 54% dei turisti outdoor è il periodo individuato per le vacanze), settembre registra una quota considerevole, specialmente tra i propensi all’outdoor (28%),
Circa un quarto dei vacanzieri open air ha già prenotato, quasi la metà invece intende prenotare tra giugno e luglio. Del totale propensi in strutture outdoor, oltre l’80% sceglierà una struttura in Italia, Sicilia in testa (16%), seguita da Sardegna (14%) e Liguria (12%).
La garanzia di rispetto delle norme igieniche preventive del contagio (26%) è il secondo fattore di scelta dopo la convenienza (29%) per i viaggiatori propensi in strutture outdoor, evidenziando sempre una grande sensibilità al tema pandemico. In effetti l’andamento della campagna vaccinale ha un grande impatto sulla propensione alla prenotazione: invoglia alle vacanze sette italiani su dieci, addirittura nove su dieci tra i propensi a fare una vacanza in strutture outdoor.

Il turismo all’aria aperta pone le basi per consolidarsi sempre di più negli scenari turistici attuali. Il 2021 sarà l’anno ideale per intercettare i flussi provenienti dagli Stati confinanti all’Italia, L’Europa e il Nord America rappresentano il bacino principale di provenienza degli adventure traveler, ma è anche uno dei più attivi per presenza di t.o. specializzati nelle nicchie di mercato”

Luca Belenghi, CEO Human Company ha commentato: «Per questa nuova edizione dell’Osservatorio del Turismo Open Air siamo entusiasti della prestigiosa collaborazione con Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, a cui si affianca la rinnovata partnership con Istituto Piepoli. Questa è la prima wave di indagine che si inserisce in un più ampio programma che prevede la realizzazione di ulteriori report volti ad effettuare un tracking del mercato outdoor in Italia» Continua Belenghi: «Le passate edizioni dell’Osservatorio hanno evidenziato negli ultimi anni la costante crescita del segmento dell’open air in Italia. In era pandemica, pur nel generale calo dei volumi nazionali rispetto ai dati pre-Covid, il comparto ha dimostrato una buona tenuta e registrato un aumento delle presenze dei connazionali, per la sua capacità intrinseca di rispondere alla domanda di un turismo più lento, consapevole e di prossimità. Si tratta di dati che trovano riscontro sull’effettivo andamento delle prenotazioni per l’estate 2021, con l’auspicio che anche i numeri di settembre possano essere confermati e possa riprendere il turismo nelle città d’arte nel prossimo inverno».

Secondo Livio Gigliuto, Vice Presidente Istituto Piepoli: «Questa per i nostri concittadini sarà un’altra estate italiana, ma stavolta sembra esserlo per scelta. L’accelerazione della campagna vaccinale libera la nostra voglia di vacanze e nel farle abbiamo riscoperto l’open air, che ci fa sentire sicuri, la natura, con cui durante la pandemia abbiamo recuperato un rapporto che non vogliamo più perdere, e l’Italia, cui ci sentiamo anche emotivamente più connessi di prima. Sarà in ogni caso un’estate all’insegna della prudenza, tanto che il rispetto delle norme igieniche e sanitarie è ormai il criterio principale di scelta delle destinazioni e delle strutture, alla pari con la convenienza».

Qatar Airways e Visit Maldives hanno concordato una partnership strategica per far crescere ulteriormente il turismo internazionale verso l’isola tropicale. L’accordo riunisce una compagnia aerea e una destinazione che sono state leader durante la pandemia nel fornire esperienze di viaggio sicure, affidabili e lussuose nonostante le numerose sfide affrontate.
La partnership strategica vedrà le due organizzazioni collaborare alle attività di marketing in diversi mercati del mondo per far crescere ulteriormente il numero di visitatori internazionali alle Maldive, massimizzando le opportunità offerte dalla vasta rete globale caratterizzata da oltre 140 destinazioni di Qatar Airways.
Meno di un anno dopo essere stata la prima compagnia aerea internazionale a riprendere i servizi per le Maldive nel luglio 2020, Qatar Airways ha ampliato le operazioni a quattro voli giornalieri il 1° luglio 2021. I passeggeri che viaggiano verso le Maldive possono godere del rinomato servizio a 5 stelle della compagnia aerea a bordo di un mix di Airbus A320 e Boeing 777 all’avanguardia.
L’amministratore delegato del gruppo Qatar Airways, Sua Eccellenza Akbar Al Baker, ha dichiarato: “Le Maldive sono sempre state una destinazione strategicamente importante all’interno del nostro network, come dimostrato dal fatto che la nostra compagnia aerea è stata la prima a riprendere i servizi internazionali, nonchè dal nostro rapido aumento dei voli giornalieri, da uno a quattro in meno di 12 mesi. Questa partnership con Visit Maldives è un passo successivo naturale nel raggiungimento degli obiettivi a lungo termine di entrambe le nostre organizzazioni per questa rotta, e non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con Visit Maldives per contribuire a far crescere ulteriormente il turismo internazionale alle Maldive”.
L’amministratore delegato di Visit Maldives, Thoyyib Mohamed, ha commentato: “Sono molto contento che Qatar Airways abbia aumentato i voli per le Maldive! È un’indicazione della continua fiducia e del sostegno di Qatar Airways nel futuro del turismo maldiviano. Qatar Airways ha sempre sostenuto Visit Maldives, l’ente di marketing turistico delle Maldive, con le nostre campagne di marketing globale. Apprezziamo l’immenso sostegno dato dalla compagnia durante questo difficile periodo storico. L’aumento della frequenza dei voli dà fiducia ai viaggiatori di tutto il mondo che le Maldive sono una delle destinazioni più sicure in cui viaggiare in questo periodo”.
“Con i regolari webinar congiunti condotti per i mercati chiave, il lancio di pacchetti speciali come il “safe travel bubble package” l’anno scorso, e con un’entusismante campagna congiunta rivolta a 14 mercati in cantiere, Qatar Airways è determinante nelle campagne di marketing intraprese da Visit Maldives per promuovere le Maldive come un rifugio sicuro. Siamo estremamente entusiasti di questa decisione, e non vediamo l’ora di vedere il successo di questo nuovo sviluppo”.
Il Ministro del Turismo delle Maldive, Hon. Dr. Abdulla Mausoom ha aggiunto: “Qatar Airways era presente quando abbiamo riaperto le frontiere delle Maldive per far ripartire il turismo. L’atterraggio del volo QR672 di Qatar Airways da Doha a Male il 15 luglio 2020, con 129 passeggeri, è stato un nuovo inizio per la compagnia aerea e per le Maldive. Da allora la presenza e la frequenza dei voli è aumentata. Essendo tra i primi tre vettori passeggeri per le Maldive, apprezziamo il sostegno e l’impegno di Qatar Airways nella ripresa del turismo dell’area. Con l’aggiunta di queste nuove frequenze, Qatar Airways sta inviando un forte messaggio al mondo, un impegno, che quando le frontiere e i cancelli si apriranno loro saranno presenti. Siamo felici che siano qui alle Maldive. Grazie a Qatar Airways per essere un partner importante della storia di successo del turismo delle Maldive”.
Dalla riapertura delle frontiere per i viaggiatori internazionali il 15 luglio 2020, le Maldive sono state acclamate come um’importante storia di successo turistico nel corso della pandemia. Con una cifra di quasi un milione di viaggiatori arrivati sull’isola, l’industria del turismo maldiviano è sulla strada per raggiungere le cifre di arrivo pre-Covid. I viaggiatori provenienti dalla regione del Medio Oriente sono stati tra i principali arrivi alle Maldive dopo il periodo di blocco e continuano a crescere giorno dopo giorno.