È l’alba di una primavera inoltrata quando la nave lascia lentamente il porto di Ancona. A bordo, un gruppo di 13 agenti di viaggio italiani si prepara a vivere un’esperienza immersiva che promette di andare oltre l’azzurro dell’Adriatico. Il mare è calmo, il ritmo è già diverso. Non è solo un fam trip, ma un’esplorazione pensata per ascoltare, osservare, assaggiare, raccontare. Un invito a conoscere davvero la Dalmazia centrale, tra nuove rotte commerciali e antiche storie di ospitalità.




Il progetto – promosso da Fiavet Nazionale, Ente Nazionale Croato per il Turismo e Snav – si è svolto dal 9 al 14 maggio 2025, e ha portato tredici agenzie italiane in un tour denso e variegato, costruito con l’obiettivo di mostrare una Croazia che si rivela anche lontano dalle rotte più battute.
«È una terra che ha molto da offrire ai diversi segmenti di clientela», spiega Viviana Vukelić, direttrice dell’Ente in Italia. «Ci stiamo impegnando a promuoverla non solo come destinazione balneare, ma come luogo di cultura, sport, natura, gastronomia e sostenibilità».
Tra fortezze, laghi e marende: le tappe di un racconto condiviso
Dopo l’approdo a Spalato, il viaggio comincia con una deviazione verso l’entroterra. Sinj accoglie i partecipanti con il suo museo dell’Alka, il santuario della Madonna Miracolosa e la fortezza di Kamičak, da cui lo sguardo abbraccia le colline verdi della regione. Qui il tempo sembra rallentare, mentre la tradizionale marenda dalmata – un pasto a metà tra brunch e pranzo – riempie di profumi la trattoria Ispod ure. Nel pomeriggio, i colori intensi dei laghi Blu e Rosso di Imotski sorprendono chi non aveva mai varcato i confini interni della Croazia. Le loro acque, profonde e misteriose, sembrano raccontare leggende antiche.

Makarska, dove il gruppo soggiorna, è il primo vero contatto con la costa: città vivace e al tempo stesso rilassata, con hotel di design, ristoranti affacciati sul mare e un lungomare che si anima al tramonto. L’indomani, il gruppo sale verso lo Skywalk di Biokovo. Camminare sospesi sopra la valle, con il mare all’orizzonte, è un’esperienza che mescola adrenalina e bellezza. Il parco naturale è un simbolo della Croazia verde, dove turismo e tutela ambientale convivono in equilibrio.

Brač, l’isola tra vino e vento
Il lunedì si apre con la traversata in traghetto verso l’isola di Brač. Le forme scolpite dalla natura di Zlatni Rat – la celebre spiaggia a punta che si sposta con le correnti – accolgono il gruppo a Bol. Dopo la visita all’hotel Elaphusa, la cantina Stina racconta un altro volto della Dalmazia: quello agricolo, fatto di vigne a terrazza che guardano il mare, di vini potenti come il Plavac Mali, degustati tra botti e storie di resilienza.
A Škrip, il museo dell’olio – uno dei più antichi insediamenti dell’isola – completa il quadro sensoriale con una visita che è anche un ritorno alle radici. L’olio d’oliva, qui, è cultura materiale, memoria familiare e orgoglio territoriale. Dopo il pranzo in loco, Supetar conclude la giornata con una panoramica sulle strutture alberghiere pronte ad accogliere i flussi turistici italiani.

Spalato, dialoghi tra istituzioni e mercati
Il rientro sulla terraferma coincide con il soggiorno all’Hotel Cornaro, nel cuore di Spalato. Qui, tra le pietre antiche del Palazzo di Diocleziano e le terrazze contemporanee, si svolge l’incontro istituzionale tra i rappresentanti Fiavet e le autorità turistiche locali. Presenti Ivana Vladović (Ente del Turismo della Dalmazia Centrale), Alijana Vukšić (Direttrice dell’Ente di Spalato) e Ivana Klarić (padrona di casa del Cornaro).
Intervista ai protagonisti: visioni condivise per un turismo di qualità
Nel corso dell’incontro, Giuseppe Ciminnisi (Fiavet), Viviana Vukelić (Ente Croato) e Rosario Piscitelli (Snav) hanno condiviso riflessioni sulla strategia turistica comune tra Italia e Croazia.
Piscitelli ha evidenziato come SNAV resti l’unico vettore sulla rotta Ancona-Spalato: «Il viaggio in nave consente più bagagli, l’auto a bordo e la compagnia degli animali domestici. Le cabine pet-friendly sono tra le più richieste. Con l’ente croato condividiamo da anni una comunicazione integrata, ora anche su RTL 102.5, per valorizzare ogni aspetto del viaggio in Croazia».
Vukelić ha spiegato la scelta della Dalmazia centrale per questo educational: «È una regione ricca di esperienze, collegata soprattutto con il centro-sud Italia. Vogliamo far conoscere una Croazia diversa, più autentica, lontana dai luoghi comuni. Il nostro obiettivo è promuovere un turismo annuale, variegato, sostenibile. L’Italia è un mercato prioritario e la partnership con Fiavet è essenziale».
Ciminnisi ha sottolineato il valore della formazione: «Un agente che conosce il prodotto lo propone meglio. Questo viaggio ci ha permesso di esplorare realtà che pochi conoscevano e che si rivelano ideali per un turismo di qualità, distribuito durante tutto l’anno. La Croazia è ormai una destinazione matura, ma ancora tutta da scoprire».
La Dalmazia centrale, con le sue isole, i borghi, le vigne, i mari e le montagne, si è rivelata nella sua complessità. Non solo come destinazione da vendere, ma come territorio da comprendere. Una Croazia diversa, che continua a sorprendere.
