Overtourism, Airbnb dà la colpa agli hotel: scelti per l’80% dei soggiorni UE, spesso in centro città

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Airbnb ha lanciato un appello ai leader delle città per affrontare il tema dell’overtourism nelle dieci destinazioni più visitate dell’Unione Europea (UE) considerando diversi fattori, tra cui l’impatto degli hotel.
Contestualmente, la piattaforma condivide il Report “Overtourism nell’UE”, basato su dati ufficiali di Eurostat e dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, nonché su dati del settore e di Airbnb.
Ma l’analisi approfondisce l’overtourism come fenomeno complessivo, osservando le realtà che contribuiscono in modo significativo alla pressione esercitata sulle destinazioni turistiche più popolari. In particolare, i numeri dimostrano come l’overtourism in Europa sia il risultato di una combinazione di varie cause e debba essere affrontato con politiche che tengano conto dell’intero ecosistema turistico, in particolare il ruolo fondamentale delle strutture alberghiere nella crescita delle presenze turistiche nelle grandi città.

Il contributo principale delle strutture alberghiere

Secondo il report quasi l’80% dei pernottamenti nella regione nel 2023 e nel 2024 sono stati registrati negli hotel. Inoltre, il report mostra che tra il 2021 e il 2023 i pernottamenti nelle dieci città più visitate dell’UE sono aumentati di oltre 200 milioni (un incremento di 2,5 volte), con il 75% di questa crescita riconducibile a pernottamenti in hotel. Ma, mentre gli ospiti degli hotel si concentrano nelle stesse città anno dopo anno, la maggior parte dei pernottamenti su Airbnb nell’UE – quasi il 60% – è avvenuta fuori dalle città.

Durante il periodo di ripresa post-Covid – dal 2021 al 2024 – gli hotel hanno rappresentato il 93% dell’aumento dei pernottamenti ad Amsterdam e il 76% a Barcellona.

Nonostante questo, l’aumento di hotel non accenna a diminuire. In particolare:

  • Alla fine del 2024, quasi 250.000 camere d’hotel erano in fase di costruzione o di pianificazione in tutto il continente.
  • In alcuni quartieri dell’UE, come Praha 1 a Praga e Santo Antonio a Lisbona, ci sono ora circa 3 camere d’hotel ogni 5 residenti locali.
  • Solo in Spagna, le autorità hanno approvato oltre 800 nuovi progetti alberghieri, per un totale di 75.000 nuove camere in tutto il Paese entro il 2026.

L’impatto delle navi da crociera e di chi non pernotta

Anche il numero di escursionisti giornalieri e di passeggeri delle navi da crociera è cresciuto in maniera rilevante, alimentando la percezione di sovraffollamento. A Barcellona, ad esempio, il porto ha registrato 3,59 milioni di crocieristi nel 2024, mentre in tutta la Catalogna si contano 8,5 milioni di escursionisti giornalieri. Dal 2022 al 2023, i passeggeri delle crociere sono aumentati di oltre il 50% in città simbolo come Barcellona (+53%), Amsterdam (+63%) e Lisbona (+54%, massimo storico).

Il ruolo delle compagnie aeree

A questa dinamica si aggiunge il ruolo delle compagnie aeree, che hanno superato i livelli pre-pandemici con una forte ripresa dei voli e l’apertura di nuove rotte: Ryanair ha superato per la prima volta i 200 milioni di passeggeri5 in un solo anno, mentre nei primi mesi del 2025 United Airlines e Delta hanno incrementato i collegamenti dagli Stati Uniti verso l’Europa rispettivamente del 23% e del 13% rispetto al 20196.

Secondo Airbnb poiché gli hotel sono concentrati nei centri città contribuiscono al sovraffollamento turistico e generano minori benefici economici per le famiglie che vivono nei quartieri residenziali. Inoltre le restrizioni agli affitti brevi non hanno fatto bene, in quanto il report fa notare che dopo l’introduzione di restrizioni sugli affitti brevi ad Amsterdam e Barcellona nel 2018, il numero di pernottamenti ha continuato a crescere. Entro il 2024, i pernottamenti sono aumentati di 2,4 milioni ad Amsterdam e di 4,8 milioni a Barcellona. Come conseguenza, con meno opzioni di soggiorno, l’occupazione alberghiera e i prezzi sono aumentati alle stelle: tra il 2019 e la primavera del 2025, le tariffe sono salite del 50% ad Amsterdam e del 35% a Barcellona.

Il report completo è disponibile di seguito

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