Il Governo Italiano ha pubblicato una faq, una serie di domande e risposte, per precisare meglio il senso e la volontà del legislatore nel DPCM 9 marzo 2020 che vieta gli spostamenti su tutto il territorio nazionale e gli eventi fino al 3 aprile. Tra le poche eccezioni c’è quella delle “comprovate esigenze lavorative”, un concetto che ora proviamo ad approfondire con le precisazioni del Governo in merito a 4 argomenti: Lavoro, Trasporti, Eventi, Turismo e Ristorazione
DOMANDE E RISPOSTE SUI VIAGGI DI LAVORO
E’ possibile recarsi al lavoro nel periodo di validità del decreto?
Sì, è sempre possibile recarsi al lavoro se non c’è alternativa possibile, quali possono essere lo smart working da casa, o la fruizione di periodi di ferie e permessi arretrati
Cosa significa quindi “comprovate esigenze lavorative”?
“Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) dal lavoro, ad esempio tramite il modulo di autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova quali possono essere una busta paga, un tesserino di riconoscimento o un contratto di lavoro. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. La non veridicità costituisce infatti reato penale.
Se abito in un comune e lavoro in un altro, magari situato in una provincia diversa, posso fare il pendolare?
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.
Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
In questo caso è fortemente raccomandato di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
Posso viaggiare all’estero per motivi di lavoro?
Sì, con adeguata documentazione e autocertificazione comprovante l’esigenza del viaggio. Controllare anche le restrizioni che altri Paesi stanno emanando nei confronti dell’Italia e le cancellazioni dei voli verso il nostro Paese.
Come si devono comportare i transfrontalieri?
Chi attraversa il confine con altri Stati per recarsi al lavoro potrà farlo a meno di limitazioni decise dal Paese ospitante. Si potrà quindi raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo
Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
DOMANDE E RISPOSTE SUI TRASPORTI
Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
Sono previste limitazioni per trasporto e transito delle merci?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
DOMANDE E RISPOSTE SUGLI EVENTI
Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.
DOMANDE E RISPOSTE SU TURISMO E RISTORAZIONE
Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l’aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie e la situazione sulle restrizioni per i paesi a rischio
Posso viaggiare all’estero?
Non per turismo, si può viaggiare all’estero solo per comprovati motivi di lavoro, di salute o situazioni di necessità. Si può rientrare in Italia per chi era in viaggio all’estero.
Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.
Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?
È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?
Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente oppure una piattaforma di food delivery – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.
Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?
Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo.