Aggiornamento 28/02/2022: Con il mese di marzo 2022 abbiamo archiviato l’autodichiarazione per viaggiare con il progressivo ritorno in zona gialla e bianca delle Regioni italiane, grazie al calo dei contagi, e alla fine dello stato di emergenza, previsto per il 31 marzo.
Questa l’ultima suddivisione dell’Italia in zone valida dal 28 febbraio 2022 al 6 marzo
Zona rossa (massimo rischio): nessuna
Zona arancione (alto rischio): nessuna
Zone gialle (rischio moderato): Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna
Zone bianche (rischio basso): Lombardia, Alto Adige, Veneto, Umbria, Campania e Basilicata
Per conoscere le restrizioni vigenti a seconda del colore delle zone potete consultare la nostra tabella sulle attività consentite o meno con il super green pass
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato una nuova versione ufficiale, valida anche a marzo 2022, dell’autocertificazione per spostamenti diurni e serali, necessaria a chi deve viaggiare per ragioni di lavoro, studio, salute, necessità o rientro al domicilio, che sarà valido anche per tutte le zone che dovessero tornare oggetto di restrizioni alla mobilità: rosse, arancioni e gialle. Il modulo è in pdf editabile, ma si può anche stampare in bianco e compilare nel momento di un controllo.
Scarica l’ultima autocertificazione covid in pdf per viaggiare di notte e in zona rossa e arancione
Altri collegamenti utili
Tabelle Aci 2024
Tabelle ACI 2025
Modulo autorizzazione viaggi minorenni
Paesi con restrizioni per chi viaggia dall’Italia
Aggiornamento 11/01/2021: Il DPCM del 5 gennaio ha introdotto ulteriori misure restrittive fino al 15 gennaio, giorno in cui scade il precedente provvedimento: il 5 e il 6 gennaio è confermata in zona rossa tutta Italia, con obbligo di autocertificazione per gli spostamenti dettati da motivi di lavoro, salute e necessità o rientro al proprio domicilio anche all’interno del proprio comune. 7 e 8 gennaio ci sarà una zona gialla rafforzata, con divieto di spostamento fuori Regione e coprifuoco tra le 18 e le 5: necessaria la certificazione per gli spostamenti per muoversi in queste fasce. Nel weekend del 9 e 10 gennaio tutta Italia sarà zona arancione con necessità di motivare tramite autodichiarazione i viaggi in comuni diversi dal proprio. Per i giorni successivi valgono le regole indicate dal Ministero della Salute su regioni gialle, arancioni e rosse con relative certificazioni: sono 5 le regioni arancioni dall’11 gennaio: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia. Per loro divieto di spostamento fuori dal comune senza autodichiarazione e giustificato motivo. Tutte le altre regioni sono gialle, con autocertificazione solo nelle ore serlai tra le 22 e le 5.
Aggiornamento 20/12/2020: Il DPCM del 19 dicembre riporta tutta l’Italia in zona rossa e arancione durante le festività natalizie dal 24 dicembre al 6 gennaio, senza eccezioni e con obbligo di autocertificazione per gli spostamenti dettati da motivi di lavoro, salute e necessità o rientro al proprio domicilio. Nel dettaglio l’Italia sarà zona rossa nei giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 1, 2, 3, 5, 6 gennaio 2021 con necessità di motivare anche gli spostamenti all’interno del proprio comune, mentre nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 l’Italia sarà in zona arancione con autodichiarazione necessaria per spostamento tra comuni diversi. Unica eccezione in zona arancio per chi abita in comuni sotto i 5000 abitanti: potrà spostarsi nel raggio di 30 chilometri ma non nel capoluogo della propria provincia. C’è poi un ulteriore regola per le visite nelle abitazioni private: dal 24 dicembre al 6 gennaio sarà consentito un solo spostamento al giorno verso un’abitazione privata diversa dalla propria, purchè sia ubicata nella propria Regione e questo avvenga tra le 5:00 e le 22:00. Si potranno spostare al massimo due persone più i minori di 14 anni di cui si è genitori. Per i giorni non elencati valgono le regole precedentemente indicate su regioni gialle, arancioni e rosse con relative certificazioni.
Aggiornamento 13/12: Solo l’Abruzzo rimane in zona rossa con auto certificazione anche per gli spostamenti all’interno del proprio comune, altri 4 territori restano in zona Arancione, con autocertificazione per spostarsi da un comune all’altro, mentre il resto dell’Italia è zona gialla, con richiesta di autodichiarazione solo per gli spostamenti notturni dalle 22 alle 5. Con l’ultima ordinanza del Ministero della Salute, questa è la situazione regionale per le misure di contenimento della pandemia covid-19
La classificazione in zone delle Regioni per tenere sotto controllo la pandemia di covid-19 diventa quindi la seguente:
Zona rossa (massimo rischio): Abruzzo
Zona arancione (alto rischio): Campania, Toscana, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano.
Zona gialla (rischio moderato): Emilia-Romagna, Friuli-Venezia_Giulia, Marche, Puglia, Umbria, Liguria, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Sicilia, Veneto e appunto Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte
Ricordiamo che l’autodichiarazione per gli spostamenti, in cui si specificano i motivi di lavoro, salute, necessità o urgenza per i quali si viaggia, è necessaria nelle regioni in zona gialla solo per gli spostamenti serali tra le 22 e le 5 del mattino. In zona arancione è necessaria anche di giorno per gli spostamenti in comuni diversi dal proprio. In zona rossa, infine, bisogna giustificare anche gli spostamenti all’interno del proprio comune.
Inoltre con il DPCM Natale del 3 dicembre è sancito il divieto di spostamento in tutte le Regioni italiane dal 21 dicembre al 6 gennaio e il divieto di spostamento tra comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Anche per questi spostamenti sarà necessaria l’autodichiarazione in pdf stampata.
Aggiornamento 15/11: aumenta il numero delle regioni in zona rossa e in zona arancione che dovranno utilizzare la nuova autocertificazione per gli spostamenti Dopo aver visionato gli ultimi dati sull’andamento della pandemia da covid-19 il ministro della Salute Roberto Speranza ha decretato per Campania e Toscana la zona rossa (di massimo rischio) mentre Emilia Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia passano in zona arancione (rischio elevato). Solo 5 regioni restano in zona gialla (rischio moderato).
La situazione delle Regioni diventa quindi la seguente:
Zona rossa: Lombardia, Calabria, Valle D’Aosta, provincia di Bolzano (Alto Adige), Piemonte, Campania e Toscana;
Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Umbria, Emilia-Romagna, Friuli e Marche;
Zona gialla: Lazio, Molise, provincia Trento, Sardegna e Veneto.
Ricordiamo che l’autodichiarazione per gli spostamenti, in cui si specificano i motivi di lavoro, salute, necessità o urgenza per i quali si viaggia, è necessaria nelle regioni in zona gialla solo per gli spostamenti serali tra le 22 e le 5 del mattino. In zona arancione è necessaria anche di giorno per gli spostamenti in comuni diversi dal proprio. In zona rossa, infine, bisogna giustificare anche gli spostamenti all’interno del proprio comune.
Aggiornamento 10/11: Dall’11 novembre 5 nuove regioni diventano zona arancione a causa del più alto livello di rischio covid-19: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria si aggiungono a Puglia e Sicilia e dovranno utilizzare l’autocertificazione per spostamenti tra comuni o tra regioni per motivi di lavoro, salute e necessità. Alle zone rosse, Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte e Calabria si aggiunge l’Alto Adige, vale a dire la provincia di Bolzano: qui l’autocertificazione è necessaria anche per spostamenti all’interno dello stesso comune. In tutte le regioni, incluse quelle di area gialla (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Marche, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Veneto e la provincia di Trento), l’autodichiarazione è necessaria per spostamenti notturni tra le 22 e le 5 del mattino.
Aggiornamento 04/11: E’ stato firmato il nuovo DPCM di contrasto al coronavirus covid-19 che differenzia le misure a seconda del livello di contagio nelle Regioni. Le misure saranno valide dal 6 novembre e prevedono coprifuoco tra le 22 e le 5 in tutta Italia, nonché divieto di spostamento tra le regioni e verso comuni diversi da quello di residenza per chi abita nelle zone arancioni ad alto rischio, vale a dire Puglia e Sicilia. Nelle regioni dichiarate zona rossa, ad altissimo rischio, vale a dire Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte e Calabria, gli spostamenti non essenziali sono vietati anche all’interno del comune di residenza. Nelle restanti regioni, dichiarate zona gialla (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Veneto e le province di Trento e Bolzano) i limiti di circolazione riguardano solo il coprifuoco serale a meno di decisioni più restrittive decise dai governatori. Dove vietato ci si potrà spostare solo per ragioni di lavoro, studio, salute e necessità o per rientro al proprio domicilio, compilando l’apposita autocertificazione.
Articolo precedente
Con l’acuirsi in Italia della seconda ondata della pandemia da coronavirus covid-19 sono state emesse diverse norme restrittive. Diverse Regioni stanno inasprendo queste disposizioni istituendo limiti alla circolazione serale o a quella tra province. Di seguito la situazione delle Regioni coinvolte e i relativi moduli di autocertificazione da stampare, utili soprattutto ai lavoratori che devono rientrare a casa:
Regione Calabria: dal 26 ottobre stop agli spostamenti su tutto il territorio regionale, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo. Sono consentiti soltanto gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, situazioni di urgenza o motivi di salute. Per giustificare gli spostamenti sarà necessario esibire una autodichiarazione. Resta consentito, in ogni caso, fare rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza anche per gli avventori degli esercizi pubblici attivi fino alle ore 24,00.
Regione Sicilia: dal 25 ottobre, dalle 23 alle 5, sono limitati gli spostamenti con ogni mezzo, a eccezione dei trasferimenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza, per motivi di salute e per il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.
Regione Piemonte: divieto di circolazione dalle 23:00 alle 5: 00 di mattina da lunedì 26 ottobre. In questa fascia oraria è possibile circolare solo per motivi di lavoro, di salute, di assoluta necessità e per rientrare presso la propria abitazione o domicilio da certificare con un’autodichiarazione. Chiusi i centri commerciali al sabato e alla domenica
Regione Lombardia: in Lombardia è istituito da giovedì 22 ottobre 2020 il divieto di circolazione dalle 23:00 alle 5:00 di mattina, contestualmente alla chiusura, negli stessi orari, dei locali di ristorazione. In questa fascia oraria è possibile circolare solo per motivi di lavoro, di salute, di assoluta necessità e per rientrare presso la propria abitazione o domicilio. La giustificazione va prodotta attraverso un’apposita autodichiarazione.
Regione Lazio: la regione ha vietato gli spostamenti in orario notturno a partire dalla notte tra venerdì 23 e sabato 24 ottobre nell’orario che va da mezzanotte alle 5 del mattino. Inoltre ha decretato la chiusura dei centri commerciali al sabato e alla domenica. E’ permesso viaggiare solo per comprovate esigenze, quali il rientro dal lavoro al proprio domicilio, motivi di salute o situazioni di necessità/urgenza.
Regione Campania: dal 23 ottobre la Regione Campania limita la mobilità tra le province: sarà possibile spostarsi dalla provincia di dimora abituale solo per motivi di lavoro, motivi di salute, comprovati motivi di natura familiare, motivi scolastici o afferenti ad attività formative e altri motivi di urgente necessità. I locali chiudono tra le 23 e le 5 del mattino con obbligo di rientro al proprio domicilio entro le 23.30. Altri spostamenti sono consentiti solo per esigenze lavorative, di necessità e di urgenza.
Regione Liguria: dalle 9 di sera alle 6 di mattina ci si può spostare solo per recarsi in uno specifico ristorante, esercizio commerciale o bar. Non sono previste autodichiarazioni.
Regione Basilicata: prevista la chiusura dei centri commerciali al sabato e alla domenica. Non è necessaria un’autocertificazione.
Aggiornamento 03/06 (Fase 3): Dal 3 giugno 2020 non è più necessaria l’autocertificazione per spostarsi tra regioni italiane anche se alcune di queste richiedono la compilazione di un modulo di autosegnalazione per chi arriva.
(articolo precedente)
Autocertificazione Fase 1 e 2 pandemia
E’ disponibile in questa pagina il nuovo modulo di autocertificazione per gli spostamenti aggiornato con i nuovi riferimenti di legge che vanno in vigore il 4 maggio e le nuove possibilità di spostamento (all’interno della Regione e con possibilità di far visita ai proprio congiunti). Dato che non varia molto rispetto al modello precedente sappiate che, se avete stampato un certo numero di copie, potrete ancora utilizzare la precedente versione del modulo di autodichiarazione per gli spostamenti del 26 marzo, semplicemente barrando le parole “all’interno dello stesso comune” se ci si sposta in ambito regionale e la parola “urgente“. prima di “assistenza a congiunti” se si fa visita a persone con cui si ha un affetto stabile.
Il modello va scaricato in pdf, stampato e compilato da parte di chi viaggia per lavoro, per ragioni di salute, per far visita ai congiunti o per altre situazioni di necessità e urgenza, unici motivi validi per effettuare spostamenti durante la pandemia del coronavirus SARS-CoV-19 all’interno della stessa Regione. Si potrà invece uscire dalla Regione solo per necessità di lavoro, di salute o di assoluta urgenza. Presentare l’autodichiarazione alle autorità preposte è obbligatorio in attuazione dei DPCM del 9 marzo 2020 e successivi (11 marzo, 22 marzo, 25 marzo e 26 aprile) che, allo scopo di contenere l’epidemia del coronavirus covid-19, hanno esteso il divieto di mobilità (e la zona arancione/rossa) a tutto il territorio nazionale, vietando tutti gli spostamenti non necessari, se non per motivi di lavoro, di salute, di necessità o visita a congiunti (per spostamenti all’interno della stessa regione).
Il modulo può essere sia compilato direttamente in pdf, oppure può essere stampato e compilato a mano, nonché firmato per essere legalmente valido. Va mostrato insieme a un documento d’identità per qualunque spostamento, a piedi, in auto o con i mezzi pubblici. La ratio della legge, volta a ridurre i casi di contagio da coronavirus covid 19, è quella di poter dimostrare che si sta andando (o tornando) dal lavoro, anche eventualmente con altre prove documentali, come un contratto, un tesserino di riconoscimento o una busta paga. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa, con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Il modulo di autocertificazione per chi deve spostarsi ricorda infatti anche cosa si rischia in caso di dichiarazione non vera a pubblico ufficiale e fa dichiarare di essere a conoscenza delle sanzioni previste: reclusione da 1 a 3 anni, come da articolo 495 del codice penale, pena che nel caso specifico si andrebbe ad aggiungere al reato sull’inosservanza di un provvedimento dell’autorità (arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro, art. 650 cp).