Nel corso del 2023, il turismo italiano si è riavvicinato ai numeri record segnati nel 2019, con un -1,7% nelle presenze nelle strutture ricettive e un -0,1% nei passeggeri sui voli, e con il 2023 ancora da chiudere, sarà un dato che finirà in pareggio, se non anche con un sorpasso, tenendo conto del +22% di prenotazioni aeree rispetto l’anno precedente della stagione autunnale. Lo rende noto il ministero del Turismo, nell’ambito del primo Forum internazionale del settore in corso di svolgimento a Baveno, sul Lago Maggiore.

L’industria turistica posiziona l’Italia al settimo posto in Europa per incidenza del settore sul Pil nazionale, piazzandosi davanti a competitor quali Francia e Germania. Le analisi svolte da OpenEconomics stimano un effetto diretto e indiretto della spesa turistica sul Pil nazionale annuo pari a circa 255 milardi di euro, che corrispondono al 13% del Pil italiano e a un moltiplicatore di 2,5 rispetto alla spesa pura per turismo che è di circa 100 miliardi. L’attivazione diffusa e profonda delle catene del valore coinvolte dal turismo è responsabile in maniera diretta e indiretta della creazione di 3 milioni di posti di lavoro stabili a tempo pieno distribuiti su tutto il territorio nazionale. Per il Ministro Santanchè l’obiettivo è di aumentare l’incidenza del turismo sul PIL, grazie anche al contributo delle Regioni, perchè da soli si va più veloci, ma insieme più lontano.

Secondo i dati presentati nel corso della prima giornata il turismo in Italia nel 2023 ha mostrato una forte ripresa, evidenziata da dati significativi come un aumento del 133% nelle presenze nelle strutture ricettive e del 297% nei passeggeri dei voli rispetto al 2022. Gli arrivi totali nei primi otto mesi dell’anno sono stati 89 milioni, con un’importante partecipazione di turisti stranieri. La spesa dei viaggiatori stranieri in agosto ha raggiunto i 73 miliardi di euro, segnando un aumento del 9%. Questo incremento è un segno di una crescente tendenza alla destagionalizzazione del turismo.

Tra le tendenze emerse, spicca il turismo locale e sostenibile, con molti italiani che esplorano le bellezze del proprio paese. La sicurezza è diventata una preoccupazione primaria per i turisti, portando a un maggiore focus sui protocolli di sicurezza, inclusa la cybersecurity. La digitalizzazione e l’uso della tecnologia hanno accelerato, migliorando l’esperienza turistica con soluzioni come visite virtuali, audioguide digitali e servizi senza contatto. C’è anche un interesse crescente per un turismo più autentico e responsabile.

A livello internazionale, le tendenze includono un focus sulla sostenibilità, con i viaggiatori sempre più consapevoli dell’impatto ambientale dei loro spostamenti e alla ricerca di esperienze eco-friendly. Il turismo esperienziale è in aumento, con una domanda per esperienze autentiche e significative. La digitalizzazione sta rivoluzionando il settore, con un uso crescente di app, piattaforme online e tecnologie come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale.

Le previsioni indicano che, con una pianificazione integrata e coerente, gli arrivi e le presenze turistiche potrebbero aumentare significativamente. Nel 2027, si prevede di superare i 141 milioni di arrivi e i 480 milioni di presenze.

Il governo Meloni ha messo in atto diverse strategie per promuovere il turismo, come la riforma delle guide turistiche, incentivi finanziari per le imprese turistiche e la promozione della piattaforma Italia.it. Le campagne di promozione internazionale e le missioni commerciali in paesi come la Corea del Sud e la Cina sono state focalizzate per consolidare le relazioni e attrarre turisti.

In sintesi, il turismo italiano nel 2023 ha dimostrato una forte ripresa post-pandemica con una crescita significativa nei numeri e nelle spese. La tendenza alla destagionalizzazione, l’accento sulla sicurezza, la digitalizzazione, e un focus crescente sulla sostenibilità e l’autenticità sono alcuni dei tratti distintivi del settore. Le prospettive future sembrano promettenti, con una previsione di ulteriore crescita e sviluppo sostenibile del turismo nel paese.

Autore

  • Danilo Molaschi

    Danilo Molaschi è un architetto specializzato in economia e pianificazione urbanistica. Ha cominciato a lavorare con gli albergatori nel 2003, quando è diventato direttore dello sviluppo di business di Swisscom per l'Italia, entrando in contatto con i migliori imprenditori alberghieri italiani. Successivamente si è specializzato in servizi finanziari per albergatori, in particolare la locazione operativa e la finanza agevolata, diventando un consulente di direzione in grado di trovare i finanziamenti per far crescere economicamente le strutture alberghiere, realizzando i loro progetti, mantenendo un corretto e bilanciato controllo di gestione.

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    Danilo Molaschi è un architetto specializzato in economia e pianificazione urbanistica. Ha cominciato a lavorare con gli albergatori nel 2003, quando è diventato direttore dello sviluppo di business di Swisscom per l'Italia, entrando in contatto con i migliori imprenditori alberghieri italiani. Successivamente si è specializzato in servizi finanziari per albergatori, in particolare la locazione operativa e la finanza agevolata, diventando un consulente di direzione in grado di trovare i finanziamenti per far crescere economicamente le strutture alberghiere, realizzando i loro progetti, mantenendo un corretto e bilanciato controllo di gestione.

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