Nell’ambito del forum di apertura di Biz Travel Forum, che si è svolto all’Hotel Melià di Milano il 23 novembre, Emiliana Limosani, CCO di Ita Airways e CEO di Volare, ha fatto il punto sulla situazione di Ita Airways.
«Il 2023 è un anno positivo per il mondo del trasporto aereo, – esordisce Limosani. – Secondo IATA la domanda è ormai al 95% rispetto al 2019. Anche ITA Airways ha mostrato decisi segnali di crescita, trainati dal lungo raggio. Nei primi dieci mesi del 2023 abbiamo trasportato 12 milioni 300mila passeggeri con una crescita del 53% sullo stesso periodo del 2022. La crescita si deve anche all’incremento del 60% dell’offerta, e agli attuali 81 aeromobili se ne aggiungeranno altri 4 entro fine anno, di cui 33 nuovi. Il ricavo medio per passeggero è aumentato del 77% e il load factor del 7%. Nel 2024 avremo 96 aerei, con il 60% della flotta composta da velivoli nuovi o di ultima generazione».

Per il 2024, le previsioni sono più che ottimistiche, con un aumento della capacità dell’offerta del 36%. Crescerà il lungo raggio con l’apertura di nuove rotte su Toronto e su Chicago mentre per il medio raggio si punta soprattutto su Jeddah e Riyadh in Arabia Saudita.
«Per quello che riguarda le classi Premium, – continua Limosani – i nuovi A350 avranno una configurazione diversa dall’attuale, con 33 posti in Business Class contro agli attuali 20, perché c’è forte richiesta sia da parte delle aziende che da quello di viaggiatori leisure». Per il BT, Limosani sottolinea una crescita del 56% dei ricavi, dovuto per il 67% dai viaggiatori italiani e dal 40% da quelli stranieri. Un segmento interessante anche per la carta fedeltà Volare, – che attualmente conta 1,7 milioni di iscritti a un anno dalla sua creazione – con 26mila viaggiatori d’affari che hanno aderito al programma corporate.

Autore

  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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